• 28 November 2023
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Bonaccini

Molto interessante e ricca di spunti la visita di Stefano Bonaccini al Festival dell’Unità lecchese, tenutasi ieri sera 16 Giugno al Circolo Libero Pensiero.
“Con tutti i problemi che ha in questo periodo non pensavo che Bonaccini avrebbe mantenuto il suo impegno – ha introdotto il Sindaco Mauro Gattinoni – sopratutto perchè la visita era stata programmata prima che l’Emilia Romagna fosse alluvionata”.

La cena serviva anche a raccogliere fondi per l’Emilia, che è stata al centro delle riflessioni del suo Governatore.
“In 36 ore – ha detto – è caduta una quantità enorme di acqua come nei due anni precedenti. La secca e la siccità di questo inverno avevano reso il terreno praticamente argilloso, incapace di assorbire un urto così consistente. I fiumi hanno superato dappertutto gli argini, coprendo una gran parte del territorio, mentre nella zona collinare e montuosa ci sono state centinaia di frane, che spesso hanno isolato interi paesi”.

Il problema ha riguardato singole aziende, improvvisamente trovatesi, quando non allagate, impossibilitate sia a ricevere merci da trasformare sia a spedirle, ma anche le singole famiglie.
“Abbiamo lottato in quasi anni contro lo spopolamento delle montagne, ma adesso la situazione è veramente difficile”. Una prima quantificazione dei danni li porta a circa 9 miliardi. “Naturalmente contiamo sul Governo per poterci rialzare il più rapidamente possibile, in Romagna siamo tipi che si rimboccano le maniche, non siamo certo abituati a piangerci addosso e non fare niente, però abbiamo bisogno di fondi subito, per ripristinare strade, collegamenti e servizi”.

E’ chiaro che la nomina di un Commissario straordinario coordinatore diventa dirimente:” Facciano chi vogliano , ma si sbrighino. Io ho fatto il Commissario per la ricostruzione dal terremoto, che è avvenuto dieci anni fa, e da allora ci siamo rialzati con successo: producevamo il 2% del PIL nazionale, oggi il 2,5% . Si spera che non si pensi a meschini calcoli politici sulla pelle delle popolazioni colpite”.

La discussione, introdotta da Agnese Massaro, ha toccato molti argomenti concreti. Dai problemi ecosostenibili: “Noi abbiamo dato il trasporto gratuito a circa 200.000 studenti perchè usino i mezzi pubblici e non privati” alla Sanità “L’Emilia Romagna ha una sanità di alto livello, ma naturalmente costa , e per questo abbiamo un deficit. Ma lo Stato deve decidersi se favorire la Sanità privata, come nel modello lombardo, dove questa occupa il 50% delle prestazioni, oppure quella pubblica, come in Emilia e in Toscana, dove il privato conta solo il 20%”.
Anche il tema delle “Case di comunità” è stato affrontato per prima in Emilia: “Noi ne abbiamo il 25% di tutta Italia, ma c’è un disperato bisogno di infermieri. I concorsi per assumerne di nuovi sono pochi, e quando ci sono vengono disertati, perchè il lavoro è molto faticoso e lo stipendio inadeguato”

Anche per quanto riguarda il PD le idee sono chiare: “Noi non partecipiamo alla denigrazione di Elly (Schlein), che è appena diventata segretaria del PD, ma facciamo delle proposte su quali obiettivi perseguire, tra cui appunto la Sanità italiana. Con Elly dobbiamo essere collaborativi, ricordando che il PD è fatto di tante anime, compresa quella cattolica moderata e liberale, e tutte devono partecipare alla vita del Partito, altrimenti ci sarà una fuoriuscita non tanto di personaggi eccellenti, alcuni dei quali se ne sono già andati, ma di semplici militanti e iscritti” .

Così anche la discussione sul Salario minimo è sacrosanta: “Non possiamo veder partire all’estero i nostri figli perchè i salari che vengono offerti loro sono ridicoli !”

Per l’Ambiente rimane il problema del consumo di territorio, che è stato sicuramente eccessivo, “ma in Emilia sono scivolati interi boschi in montagna e zone franose dove non c’erano case in costruzione”.
In conclusione “noi non possiamo essere solo il Partito dei NO , ma anche nei confronti di questo Governo di Destra noi dobbiamo sempre avere della alternative da proporre ai cittadini”. Questa pericolosa aria di Destra che va dalla Spagna alla Grecia e al Nord Europa si combatte con proposte precise a favore dei cittadini, e con delle idee alternative su quello che faremmo noi. Dire solo NO non basta”.

Insomma una serata molto interessante e anche molto partecipata dal pubblico.

Enrico Baroncelli

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