Anche oggi ci svegliamo con un’Italia che continua ad essere teatro di centinaia di morti invisibili sul lavoro o durante gli stage.
Questa notte cinque vite sono state spezzate mentre facevano il proprio lavoro: la vittima più giovane aveva 22 anni.
È ora di dire #basta. Servono più investimenti su formazione, prevenzione nella sicurezza sul lavoro, maggior controlli e avanzamenti sulle tecnologie per evitare che questa strage silenziosa continui. (Paola Bocci)
Nel 2023 è inaccettabile morire come sono morti i 5 operai che stavano lavorando sulla Torino-Milano, vicino alla stazione di Brandizzo. Una tragedia che mette in luce quanto ancora ci sia da fare sul tema della sicurezza sul lavoro. Purtroppo i dati ci raccontano una situazione gravissima: sono tante, troppe, le persone che perdono la vita sul posto di lavoro.
Servono misure serie, maggiore attenzione, meno superficialità: è una questione di prioritaria importanza.
BASTA MORTI SUL LAVORO! (Mov. 5 Stelle Lombardia)
Kevin Laganà, 22 anni.
Michael Zanera, 34 anni.
Giuseppe Sorvillo, 43 anni.
Giuseppe Saverio Lombardo, 52 anni.
Giuseppe Aversa, 49 anni.
Quanta gigantesca rabbia.
(Pierfrancesco Majorino)
Fra appalti e subappalti, si finisce a morire sul binario di una ferrovia, perché la mano destra non sa quello che fa quella sinistra, per un euro di profitti in più.
anni di scelte politiche scellerate, che hanno trasformato i lavoratori in usa-e-getta.
(Giovanni Retti)