• 28 November 2023
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LARIO, MINISTERO AMBIENTE AUTORIZZA IMMISSIONI DI LAVARELLO. FERMI E PIAZZA: VINTA BATTAGLIA A DIFESA NOSTRE TRADIZIONI

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica con una nota inviata all’assessore regionale all’Agricoltura e Sovranità alimentare, Alessandro Beduschi, ha comunicato l’autorizzazione all’immissione di Coregone Lavarello nel lago di Como per gli anni 2024/2026.

Secondo le indicazioni del ministero, le produzioni potranno essere realizzate dall’incubatoio di Fiumelatte, per un massimo annuo di 1.600.000 soggetti di taglia fino a 60 mm.

Lo studio di valutazione del rischio presentato da Regione Lombardia nel Luglio 2021 è stato integrato, a seguito di un impegnativo lavoro di approfondimento tecnico e interlocuzione con ISPRA e Ministero. L’integrazione alla richiesta di deroga così formulata ed inviata lo scorso mese di maggio ha consentito di giungere all’autorizzazione alle immissioni.

“È stata vinta una storica battaglia contro la burocrazia e l’ideologia esasperata. Finalmente – commentano l’assessore regionale comasco alla Ricerca, Innovazione e università, Alessandro Fermi e il sottosegretario lecchese con delega all’Autonomia e Rapporti con il Consiglio regionale, Mauro Piazza – riprendono le vecchie tradizioni del Lario.”

Analogo commento dal Consigliere regionale lecchese Giacomo Zamperini

«Finalmente questa lettera del Ministero mette fine ad un’assurdità per la quale un pesce storico del nostro lago non era considerato autoctono, il Lavarello finalmente è tornato ad essere riconosciuto come una specie ripopolabile presso l’incubatoio di Fiumelatte (LC). Questa è una vittoria che abbiamo conquistato con determinazione: una storia assurda che finalmente si è conclusa con un lieto fine. È evidente che il Lavarello faccia parte della nostra cultura laghèè, argomento che il buon senso popolare ha sempre ritenuto scontato e che oggi viene riconosciuto anche dalla legge.

Commenta Anna Dotti, Consigliere Regionale comasca: «Grande ed importante risultato ottenuto per la filiera dell’ittica comasca ed i suoi pescatori, a partire dalla prossima primavera, saranno immessi nel Lago di Como un massimo annui di 1.600.000 soggetti di taglia fino a 60 mm con l’obbiettivo di contribuire positivamente allo sviluppo dell’ecosistema, alla pesca sportiva e conseguentemente al comparto ristorazione tradizionale, meta attrattiva per turisti e persone locali.

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