Molto partecipata, anche da tanti giovani probabilmente studenti universitari, e anche molto tecnica la serata organizzata dai Giovani Democratici e tenuta dal giovane europarlamentare Brando Benifei, primo firmatario di una proposta di legge all’Europarlamento riguardante proprio l’uso dell’Intelligenza Artificiale.
Serata introdotta da Pietro Redaelli, segretario dei GD lecchesi e Pietro Regazzoni, assessore al Comune di Lecco, e sollecitata dalle domande di Debora Striani , segretaria MFE (Movimento federalista Europeo) di Lecco.

Benifei, prima nella sua relazione e poi rispondendo alle diverse domande del pubblico, si è soffermato sugli aspetti legali e morali dell’Intelligenza Artificiale.
“IL problema è scoppiato nel 2023 – ha detto – prima di un anno fa ne sapevamo poco: è nell’anno scorso che è scoppiata la bolla di ChatGPT, fondata da OpenAI,e si sono sviluppate anche diverse piattaforme studiate da Google , Microsoft (Bing), e altri colossi del software”.

L’Intelligenza Artificiale è sicuramente il futuro, ma va regolamentata, altrimenti non solo si vive nel Far West, ma possono esserci conseguenze pericolose, non solo per la privacy personale. “Il cittadino europeo deve sapere quali sono i suoi dati messi in circolazione da questo grande magma che è l’Intelligenza Artificiale, e poter scegliere lui se pubblicarli o no”. Lo stesso per la legge sul Copyright: ” è notizia recente che il New York Times ha denunciato OpenAi per violazione del copyright, avendo inserito molti dei suoi articoli giornalistici nella formazione del grande database che sta alla base del “cervellone” ChatGPT. Ora difficilmente riuscirà a dimostrare che i suoi articoli sono stati copiati “in toto”, ma l’importante è dare un segnale che non tutto è liberamente disponibile e infatti i responsabili di OpenAi, di fronte alla possibilità di multe miliardarie, si stanno muovendo per cercare delle soluzioni di compromesso con i fornitori primi di dati e notizie”.

Il mondo del giornalismo è uno dei primi ad essere stato investito dal “ciclone” dell’intelligenza artificiale: il software è in grado di scrivere articoli da solo (impostandone naturalmente i parametri) e molti giornalisti, soprattutto in America, si sono trovati licenziati da un giorno all’altro, da organi di stampa ormai completamente automatizzati.

Ma anche altri settori sono stati studiati dalla commissione europarlamentare: quello della Sanità in particolare, della Scuola, naturalmente della Pubblica Amministrazione e altri.

“Abbiamo combattuto una battaglia contro le “capacità predittive” dell’Informazione Artificiale, sostenute invece dal Ministro degli Interni italiano Matteo Piantedosi, e cioè la possibilità teorica di “prevedere” crimini e reati. In base infatti alle caratteristiche di alcuni soggetti, è facile prevedere che essi commetteranno dei reati. Ma la Giustizia, secondo noi, deve concentrarsi sui reati già eseguiti, non su quelli immaginati”.

Benifei è nell’EuroParlamento già dal 2014, quando fu eletto insieme ad Elly Schlein dal PD a trazione renziana, nel mitico anno in cui questi raggiunse il 40% dei voti (il doppio di quelli attuali secondo quasi tutti i sondaggi). Ha dunque una ormai lunga esperienza: nelle conclusioni in particolare si è parlato delle prossime elezioni europee.

“Io sono un federalista convinto, ha detto Benifei- e ho aderito al Movimento Federalista Europeo: l’Europa ha già fatto dei passi in avanti, per esempio dopo il Covid, con la disponibilità del PNRR fondi comuni di cui l’Italia ha beneficiato, ma bisogna andare ancora oltre. Dobbiamo unirci formalmente al più presto possibile, per non essere schiacciati dalle superpotenze mondiali, non solo gli USA ma anche la Cina, la Russia, e altre potenze emergenti del BRICS. Se non tutti i 29 paesi dell’UE aderiranno, (se qualcuno anche in Italia pensa di poter andare avanti per i fatti suoi, auguri, vive in un sogno) cominciamo con quelli disponibili da subito “.

“La riprova ce l’hanno data alcuni amici parlamentari del Sud America: voi Europei – ci hanno detto – potete trattare con le grandi potenze e i colossi del software, perchè insieme avete un peso: noi invece, ad esempio in Cile, se osiamo dire qualcosa ad esempio a Google, ci rispondono :”allora ce ne andiamo” e quindi dobbiamo subire ogni loro imposizione”.

Insomma una serata sicuramente interessante e ricca di riflessioni e spunti per il futuro.

ENRICO BARONCELLI

La registrazione integrale della serata in un video su facebook, al link https://fb.watch/pxlx9A–DN/

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