• 20 April 2024
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Il rapporto Ecomafie 2022 di Legambiente: 1.821 reati penali, 1.785 persone denunciate e 33 arresti. La regione sale al quarto posto per inchieste di corruzione finalizzata a commettere illeciti ambientali. Oro dall’ immondizia , come diceva  diceva il boss di Cosa nostra Vincenzo Virga, specializzato nel traffico illegale di rifiuti, mente imprenditoriale di Bernardo Provenzano e alleato di Toto’ Riina. 

Non solo in Sicilia ma anche in Lombardia. Lo certificano le inchieste riguardanti  discariche abusive, traffico di sostanze tossiche, incendi di immondezzai, smaltimento illegale di macerie e rottami. L’anno scorso sono stati contestati 1.821 illeciti penali in ambito ambientale; sono stati inoltre eseguiti 599 sequestri; le persone arrestate sono state 33, 1.785 quelle denunciate; poi ci sono i 4.131 illeciti amministrativi e le 3.417 multe staccate.

I numeri sono in crescita. L’anno prima sono stati infatti contestati 1.297 reati tra ciclo illegale del cemento e dei rifiuti: 203 a Brescia, 106 a Sondrio, 96 a Bergamo, 73 a Varese, 68 a Pavia, 50 a Como, 37 a Mantova, 33 a Milano, 24 a Lodi, 16 a Lecco, 13 a Cremona, 9 a Monza. Mentre le persone arrestate sono state 56, le denunciate sono state 2.339, tra cui 235 in provincia di Brescia, 190 a Bergamo, 118 a Sondrio, 96 a Varese, 91 a Pavia, 69 a Como, 25 a Mantova, 23 a Lodi, 21 a Milano, 17 a Cremona, 15 a Lecco e 9 a Monza. I sequestri sono stati invece 256: 33 a Brescia e a Pavia, 20 a Sondrio, 18 a Bergamo, 15 a Varese e Mantova, 13 a Milano, 8 a Como e Lodi, 7 a Cremona, 5 a Monza e 1 a Lecco.

A segnalare i numeri sono gli attivisti di Legambiente, nel dossier Ecomafie 2022. Ora si teme sia per i cantieri avviati con i fondi del Piano nazionale di resistenza e resilienza, sia per i lavori e la gestione dei Giochi invernali del 2026 in programma tra Milano e la Valtellina, uno dei territori più a rischio e coinvolto dal fenomeno. “Il rapporto mette in luce come la Lombardia sia la quarta regione per inchieste di corruzione finalizzata a perpetrare illeciti ambientali, testimoniando come sia un crocevia di interessi e opportunità per chi vuole fare affari speculando sull’ambiente e sulla salute dei cittadini – avverte Sergio Cannavò , reponsabile del Centro di Azione giuridica di Legambiente Lombardia –. 

Per questo temiamo che l’avvio dei cantieri delle opere finanziate dal Pnrr e per l’organizzazione delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026 diventino occasioni particolarmente allettanti di malaffare e infiltrazioni criminali”. E è proprio a tale contrasto alle ecomafie e ai reati ambientali è dedicata la quinta edizione del bando Paolo Cereda, uno degli esponenti di punta di Libera, scomparso nel 2017 all’età di 54 anni: il bando, che tra l’altro si intitola appunto ” rasi munnizza e nasci oro” è proposto dai volontari lecchesi dell’associazione antimafia, in un territorio dove personaggi ritenuti vicini ad esponenti della ‘ndrangheta erano pronti a infiltrarsi pure nelle municipalizzata provinnciale della spazzatura.

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