• 28 March 2024
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Venerdì 16 dicembre si è svolto lo sciopero generale indetto da CGIL e UIL contro la bozza di Legge di Bilancio, considerata iniqua in quanto aumenta la precarietà, rende ancora più ingiusto il sistema fiscale e premia gli evasori. La partecipazione al presidio organizzato in mattinata di fronte alla Prefettura di Lecco è stata consistente. Nel corso dell’iniziativa i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali sono stati ricevuti dal Prefetto per un colloquio, durante il quale hanno avuto modo di esprimere le proprie richieste.

Diego Riva, Segretario Generale della CGIL Lecco: “A un anno esatto di distanza – il 16 dicembre 2021 CGIL e UIL erano scese in piazza contro la Legge di Bilancio del governo Draghi – abbiamo deciso di proclamare un nuovo sciopero generale per esprimere la nostra insoddisfazione verso una manovra sbagliata. Si tratta innanzitutto di un provvedimento che non rispetta i principi costituzionali di solidarietà e progressività fiscale, perché con l’aumento della soglia della flat tax per il lavoro autonomo i lavoratori dipendenti e i pensionati si troveranno a essere tassati il doppio rispetto a chi ha redditi anche tre volte superiori. La reintroduzione dei voucher, contro i quali la CGIL aveva raccolto milioni di firme nel 2016, produrrà ulteriore precarizzazione in un mondo del lavoro già frammentato. C’è poi il capitolo previdenza: il governo cambia in corsa il meccanismo di adeguamento delle pensioni all’inflazione, senza alcun confronto preventivo con i sindacati, e rende ancora più penalizzante Opzione Donna. Insomma, il nostro giudizio su questa manovra non può che essere fortemente negativo.”

Giuseppe Incorvaia, componente della Segreteria della UIL Lario, riflette sul fatto che “nessuna attenzione è rivolta ai giovani, di cui tanto si parla ma per i quali nessuno fa niente. La nostra proposta di pensione di garanzia, ad esempio, non è nemmeno stata presa in considerazione.”
Anche nei luoghi di lavoro l’adesione allo sciopero è stata alta. In base ai primi dati a nostra disposizione, le astensioni dal lavoro hanno raggiunto picchi del 90% nel settore metalmeccanico (Costacurta di Garlate, RxPack di Oggiono), ma diverse altre aziende del territorio hanno fatto registrare percentuali significative (80% alla Gilardoni Vittorio, alla Fiocchi Munizioni, alla ITLA Bonaiti, alla MCV e alla Regina Catene; 70% alla Carcano Antonio e alla Primat; buona partecipazione anche alla IHI e alla Catra). Nel settore cartotecnico spicca il 95% di adesione della LCS Agnesini Carte Speciali, mentre nel settore tessile ha incrociato le braccia il 90% dei lavoratori della Gavazzi Tessuti Tecnici. Nel settore del commercio si stima un’adesione vicina al 60%. In serata è in programma lo sciopero del trasporto pubblico locale, mentre i dati relativi al comparto scuola saranno resi noti la prossima settimana.

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