• 23 April 2024
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Trasporti: pubblico è bello
Una regione come la nostra, congestionata dal traffico e con un serio problema di inquinamento, necessiterebbe di un servizio di trasporto pubblico efficiente ed efficace. Ciò è tanto più vero se si considera che questa è la via per ridurre la circolazione di autoveicoli e la concentrazione dei veleni nell’aria che respiriamo.

I disagi quotidiani dei pendolari che vivono in Lombardia sono noti a tutti: treni cancellati, soppressi, in perenne ritardo, mezzi vecchi, spesso guasti. In alcuni territori, poi, affidarsi al trasporto pubblico su rotaia è davvero una scommessa

Su tutto ciò la competenza è regionale e, in questi anni, da parte delle Giunte di centrodestra non c’è stato un investimento serio sul materiale rotabile. Solo ultimamente, su nostra pressante insistenza, Regione ha acquistato alcuni treni nuovi che stentano però ad essere messi in attività. Anche sulle linee non è stato fatto alcun investimento.

La Regione si è giustificata addossando la responsabilità a RFI (cioè la linea nazionale) ma c’è da chiedersi come mai la Giunta non ha insistito con essa sollecitando investimenti, presentando progetti.

Anche il Passante che collega le varie province della Lombardia con Milano e interseca la nostra città, spesso vive le situazioni di disagio fin qui elencate. C’è da chiedersi che gestione che è stata fatta in tutti questi anni di Trenord, cosa possa giustificare tutto ciò visto che, questo tipo di servizio influisce notevolmente sulla qualità della vita di tante persone che ogni giorno si spostano, spesso per motivi di studio e lavoro, nella nostra Regione.

Qualche dato

Se i treni di Trenord non raggiungono un certo “indice di affidabilità” nel mese, agli utenti viene dato un bonus, una specie di sconto sugli abbonamenti successivi. Apprezzabile, certo, ma io credo che gli studenti e i pendolari, che raggiungono Milano da tutta la Lombardia, preferirebbero arrivare puntuali al lavoro e nei luoghi di studio o rientrare a casa puntuali.

Dai dati del mese di settembre, diffusi a novembre, il servizio ferroviario lombardo si dimostra ampiamente insufficiente: ben 15 direttrici su 42 non hanno raggiunto l’indice minimo di affidabilità. Peggio del mese di agosto, in cui le direttrici erano state 12. Trenord, quindi, si è vista costretta ancora una volta a emettere rimborsi a favore degli abbonati per sopperire in parte ai danni causati dal disservizio ferroviario.

Dal sito della partecipata che si occupa del servizio ferroviario regionale, si può già sapere che nel mese di novembre 2022 alcune direttrici ancora una volta non hanno rispettato lo standard di affidabilità previsto dal Contratto di servizio.

Lo standard minimo di affidabilità prevede un indice del 5%; la linea Bergamo-Carnate-Milano l’ha superata arrivando al 7,81%; Bergamo-Pioltello-Milano si è attestata al 6,66%; Alessandria-Mortara-Milano si è fermata al 9,91%, ma addirittura la Stradella-Pavia-Milano è arrivata al 10,15% e, record assoluto, la Piacenza-Lodi-Milano si è attestata sul 10,40%!

Gli abbonati di queste direttrici potranno acquistare l’abbonamento mensile di febbraio con lo sconto del 30%, ma non credo che, appunto, gli interessati ne siano così felici. Mentre i numeri parlano chiaro, la Giunta regionale continua a sottovalutare il problema, rifiuta di convocare i tavoli di quadrante che permetterebbero di ascoltare la voce dei pendolari, oltre che di prendere atto del parere negativo sull’affidamento diretto a Trenord arrivato persino dall’Autorità di regolazione dei Trasporti.

Le nostre proposte

Per un buon funzionamento del servizio di trasporto pubblico locale su rotaia proponiamo trasparenza nelle procedure di bando e non più l’affidamento diretto; una gara pubblica per valorizzare la concorrenza e contribuire a migliorare il servizio creando contesti di maggiore efficacia ed efficienza.

Non meno importante è il tema della sicurezza nelle stazioni e a bordo dei treni, a tutela dei passeggeri e personale. Puntiamo poi all’ammodernamento del materiale rotabile: servono treni nuovi e una linea efficiente, un potenziamento delle linee cadenzate, la loro estensione ai collegamenti con i principali capoluoghi di provincia della fascia pedemontana, l’introduzione di collegamenti espressi, innanzitutto tra Milano e Varese e Milano e Bergamo.

Proponiamo abbonamenti integrati e tariffe differenziate per lavoratori, disoccupati, anziani e famiglie numerose, con piena applicazione del principio di progressività e gratuità del trasporto pubblico locale per under 25 e coloro che si spostano per accedere alle cure sanitarie.

Desideriamo, insomma, per la nostra regione un sistema di mobilità adeguato, ma anche sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Intendiamo favorire un nuovo patto per i trasporti in Lombardia, per ridare forza e ruolo a un settore che può essere fondamentale e trainante, dopo gli anni della pandemia.

 

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