• 19 April 2024
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Maurizio Gasparri, oltre ad essere uno dei parlamentari più longevi nelle varie legislature italiane (ben 30 anni di presenza in Parlamento, la prima volta fu eletto nell’MSI nel 1992) è sicuramente anche un tipo simpatico e propenso alla battuta. Mercoledi 11 Gennaio, prendendo la parola al Senato, è incorso in una gaffe abbastanza mostruosa che ha suscitato l’ilarità generale sui Social.
Che ha detto il buon Gasparri ? Ergendosi a professore di Storia, ha dichiarato, lui che “qualche libro certamente l’ha letto”, che nel 1863, quando non c’era ancora il Regno d’Italia, il Regno del Piemonte aveva partecipato alla Guerra di Crimea contro la Russia.

Ora è abbastanza incredibile che un Senatore della Repubblica non sappia neanche la data di nascita dello Stato che lui dovrebbe rappresentare: nel 1863 il Regno d’Italia  esisteva già da due anni. Nel 2011, quando Gasparri era Deputato già da 19 anni, ne abbiamo celebrato il 150* anniversario, per la precisione il 17 Marzo, e nel più recente 2021, quando lui era Senatore da 29 anni, il 160 esimo. Dov’era Gasparri in quei 17 Marzo ? Non aveva partecipato alle celebrazioni della ricorrenza, come non ha partecipato e non parteciperà a quelle per il 25 Aprile ?

Un po’ meno gravi le altre “patacche” che Gasparri ha infilato: il Regno del Piemonte non è mai esistito, fino al 1713 si chiamava Ducato di Savoia, e dal 1713 fino al 1861 Regno di Sardegna (Gasparri, ma quali libri hai letto ?)

Infine la Guerra di Crimea non si è svolta nel 1863, ma è cominciata dieci anni prima, nel 1853: giusta però l’affermazione che Cavour vi partecipò per allearsi alla Francia (Gasparri, da prof di Storia ti assegno un bel  3+ di incoraggiamento !)

Insomma, ci sarebbe da ridere se non fosse una terribile testimonianza dello scarsissimo livello culturale che la “nuova” (anzi a dire il vero vecchissima) classe dirigente espressa dal  Governo Meloni ha portato al potere.

Per molti anni la Destra ha rimproverato l'”egemonia culturale” che la Sinistra ha sempre avuto in Italia. Noi avevamo gli Umberto Eco, il grande professore Alberto Asor Rosa (recentemente scomparso) e moltissimi altri grandi e grandissimi della Cultura.

Loro devono invece accontentarsi di un Gasparri qualsiasi, o di un Salvini o Meloni che come il suddetto non hanno neanche terminato gli studi.
Siamo saccenti e arroganti ? Può darsi, le elezioni purtroppo hanno consegnato il Paese a questi personaggi da bar e le elezioni si rispettano.
Ci si lasci però piangere questa “Italia mia, benché ’l parlar sia indarno” (è Petrarca, Gasparri, è Petrarca, cercalo su Wikipedia !)

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