La guerra di Crosetto.
Potevano proporre, come facciamo noi da anni, di eliminare dal patto di stabilità gli investimenti per la salute, l’istruzione o il trasporto pubblico locale.
E invece no, il nuovo ministro della Difesa Crosetto si lancia in una nuova guerra (è proprio il caso di dirlo): togliere le spese militari dal computo del patto di stabilità.

Vuole usare altri 10 miliardi di soldi pubblici per comprare sistemi d’arma. 
10 miliardi sono quelli che servono per fare l’istruzione gratuita, dall’asilo all’università.
O per assumere migliaia di medici, infermieri e insegnanti. 
10 miliardi servirebbero per stipendi e pensioni minime. 

A coloro cui tolgono il reddito di cittadinanza vogliono dare da mangiare bombe e proiettili.
Oppure il ministro è troppo affezionato al suo passato recente e al suo lavoro al fianco dei produttori di armi. 
La foto che vedete è un manifesto di Sinistra Italiana dello scorso maggio, quando già il parlamento aveva votato per un ulteriore aumento delle spese militari.

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