• 14 May 2024
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“A pensar male si va all’Inferno ma spesso ci si azzecca” diceva il grande Giulio Andreotti. Perfettamente in questa cinica scia si colloca l’ultima ipotesi lanciata ieri per ben due volte su LA7, a “L’aria che tira al mattino e a “In Onda” la sera, dal grande ex Direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli.

“Il Presidente egiziano Al Sisi – dice Mieli – è un uomo molto intelligente, un politico superiore alla media. Poniamo caso allora che per far dimenticare il caso Regeni, su cui stavano emergendo gravi indizi a carico della polizia egiziana, si crei un caso del tutto nuovo. E cioè che si prenda uno studente qualsiasi, un buontempone dall’aspetto simpatico, e collegato all’Italia, che scrive qualcosa contro il regime egiziano sui Social. Lo si cattura e lo si manda preventivamente in prigione. Passa un po’ di tempo , e anche in Italia ci si accorge di questo nuovo personaggio. A cui viene comminata una condanna pesantissima, tre anni di prigione, per motivi assolutamente inconsistenti, condanna reiterata di mese in mese. A questo punto in Italia si muove la pubblica opinione, proprio perchè la condanna è spropositata di fronte ai presunti reati commessi (parlar male del governo egiziano sui Social)”.

E qui la mossa geniale di Al Sisi: “Finalmente dopo più di tre anni di inferno – era stato arrestato nel febbraio 2020 – la condanna viene annullata con una amnistia presidenziale, una grazia, che può rimandare in libertà il povero Zaki, che quindi può tornarsene a Bologna, e il Governo italiano e la pubblica opinione italiana sono soddisfatti”.
Di Regeni ne parleremo un’altra volta, per adesso Al Sisi si è guadagnato tutte le nostre simpatie.

“Come è umano lei !” diceva Fantozzi con la sua voce stentorea.
Ecco, “a pensar male” …..

Enrico Baroncelli

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One thought on “IL SOSPETTO

  1. È una vicenda che ha serie fondamenta, Un’analisi condivisibile…!!!!
    VERITÀ È GIUSTIZIA PER REGENI…!!!

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