MELONI, PER LA PACE NON BASTANO LE FRASI DI CIRCOSTANZA

Giorgia Meloni poco fa ha detto di essere concentrata per frenare una crisi umanitaria a Gaza. Un impegno solenne che però stride con l’azione del nostro Governo in sede Onu, dove ieri sera l’Italia si è astenuta su una risoluzione che perorava una tregua umanitaria nella Striscia di Gaza.

La scusa accampata da Meloni è l’assenza nel testo di una condanna di Hamas e di un riferimento al diritto di Israele a difendersi. Due temi su cui la comunità internazionale, con le Nazioni Unite in prima fila, si è pronunciata con inequivocabile chiarezza già dai primi minuti dopo il vile attentato terroristico perpetrato da Hamas.

La risoluzione è stata poi approvata dall’Assemblea Generale ONU con 14 voti contrari, 45 astensioni e 120 voti favorevoli.

Per caso il Governo italiano vuole suggerirci che ci sono 120 Stati membri delle Nazioni Unite che fiancheggiano Hamas? Francia, Spagna, Belgio, Portogallo e altri 116 Paesi – secondo il Governo italiano – avrebbero espresso la loro vicinanza ai terroristi di Hamas? O piuttosto tutti questi Stati hanno espresso una chiara posizione affinché venga garantito il diritto internazionale umanitario?

Per la pace ci vogliono schiena dritta e coraggio, non la debolezza e la codardia di un Governo che con una decisione pilatesca dimostra di considerare la sofferenza dei civili un drammatico ma inevitabile “effetto collaterale” della guerra.

GIUSEPPE CONTE

Il testo della risoluzione dell’Assemblea generale Onu per un cessate il fuoco a Gaza, redatto dai Paesi arabi e guidati dalla Giordania, è stato approvato ieri venerdi 27 Ottobre a larga maggioranza, e tra gli applausi, con 120 voti a favore, tra cui Francia, Spagna, Portogallo. Quattordici Paesi hanno votato contro, tra cui Stati Uniti e Israele. L’Italia è tra i 45 astenuti, insieme con Germania, Giappone, India, Polonia, Tunisia, Ucraina e Regno Unito.

IL commento di Elly Schlein:
“Io penso che sia stato un errore per l’Italia non sostenere la risoluzione dell’ONU per una tregua umanitaria. Bene hanno fatto Francia, Spagna, Portogallo a votare a favore.

Chiamatela tregua, chiamatela cessate il fuoco umanitario, chiamatela pausa umanitaria, basta che si fermi questa strage di civili. La preoccupazione è enorme, non possiamo assistere a questo massacro”.

Elly Schlein

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