Oggi inizia il Ramadan
Un augurio di buon cammino ai fratelli musulmani che hanno iniziato nel primo mattino di oggi il cammino del Ramadan. Che sia un tempo di grazia e di intercessione per tutti …
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Un augurio di buon cammino ai fratelli musulmani che hanno iniziato nel primo mattino di oggi il cammino del Ramadan. Che sia un tempo di grazia e di intercessione per tutti …
Un augurio di buon cammino ai fratelli musulmani che hanno iniziato nel primo mattino di oggi il cammino del Ramadan. Che sia un tempo di grazia e di intercessione per tutti gli uomini.
Domani sera nella Parrocchia di Valmadrera Veglia per i Misssionari martiri, in modo particolare nella memoria di suor Luisa Dell’Orto (sul calendario MC al mese di agosto).
Allego il verbale dell’incontro online sul calendario MC redatto da Fausta Fraschini (che ringraziamo sempre affettuosamente).
Una buona giornata a tutti.
Padre Angelo Cupini
23 marzo 2023
La linea del PD ? Non avere una linea ! Si apre oggi a Roma la prima Assemblea Nazionale del PD , dopo il terremoto provocato dal voto degli “elettori” del …
La linea del PD ? Non avere una linea !
Si apre oggi a Roma la prima Assemblea Nazionale del PD , dopo il terremoto provocato dal voto degli “elettori” del PD (e onestamente non solo del PD, questo dovrebbe essere chiaro) che hanno ribaltato il risultato delle Primarie del 19 Febbraio, in cui gli iscritti avevano premiato Bonaccini, facendo invece trionfare Elly Schlein la domenica successiva.
A quanto sembra a Bonaccini verrà dato l’incarico di Presidente del PD, ricucendo una collaborazione con la nuova Segretaria che all’inizio dava l’impressione di tentennare su questa soluzione. E’ importante ricucire, non solo per dare più forza al Partito, ma per evitare ulteriori strappi ed eventuali deprecabili scissioni.
Ma vorrei sottolineare un altro argomento. Si dice:” con la Schlein la linea del PD si sposterà più a Sinistra”. A qualcuno provocherà qualche mal di pancia, qualcun altro come Fioroni è già uscito.
Però io vorrei ricordare che non è mai esistita una “linea” chiara e netta del PD: esistono tante linee, come tante correnti, e tante valutazioni diverse sulle stesse problematiche.
Il PD è un Partito riformista e di centro-sinistra (questo è indubitabile) , quindi più attento alle necessità dei lavoratori dipendenti. Ma al suo interno sono sempre convissute “tante” linee, a volte anche molto diverse, e questo che a qualcuno può sembrare un limite è in realtà il suo vero punto di forza.
Il modello politico a cui il PD si ispira, e su cui è nato, non è certamente quello del PCI del 1969, che espulse Luigi Pintor e Rossana Rossanda del “Manifesto” perchè non erano adeguati alla “linea”.
Nel momento stesso in cui si accettano le “correnti”, come nel “Patto fondativo” del PD nel 2007, è chiaro che non esiste una linea sola.
Il modello è allora quello della Democrazia Cristiana nei suoi anni migliori, che aveva al suo interno una corrente di Sinistra Sociale, come quella di Donat Cattin, e una quasi di estrema destra, come quella di Amintore Fanfani.
Ad accomunare le diverse “correnti” l’appartenenza al Cattolicesimo e l’essere espressione politica della Chiesa italiana.
Ad accomunare il PD invece la comune adesione al Riformismo (anche se il termine è un po’ generico e può prestarsi a discussioni).
Il PD stesso era nato dalla fusione ” a freddo” (così si disse allora) tra PDS e Margherita. Se il PDS aveva una linea diretta discendente dal PCI, la Margherita (a cui chi scrive aveva aderito) era già nella sua fondazione, nel 2002, un insieme di correnti politiche molto diverse tra di loro, la prefigurazione dell’Ulivo di Prodi, come disse all’epoca Rosy Bindi.
Sbaglierebbe molto chi pensasse che la Margherita fosse stata fondata solo dai Popolari (cioè gli ex DC). Nella Margherita, il cui Segretario era l’ex Radicale Francesco Rutelli, era confluita una area di Sinistra (Massimo Cacciari ad esempio), una area Popolare (Franceschini) ed una Liberale (l’ultimo segretario del PLI Valerio Zanone).
Già nella Margherita quindi vi erano diverse “correnti” e diverse “valutazioni di pensiero”.
Faccio due esempi: nel 2009, quando esplose il caso “Eluana Englaro”, una Deputata del PD, Lucia Codurelli, si dichiarò a favore di una Legge sul diritto a scegliere il proprio “fine vita”, mentre un altro deputato, Antonio Rusconi, vi era fortemente contrario.
Ma il caso più eclatante avvenne nel 2014: mentre l’allora Segretario del PD Matteo Renzi promuoveva un Referendum per cambiare il Parlamento e la Costituzione, all’interno dello stesso PD Massimo d’Alema promuoveva un Comitato contro il Referendum. Una contraddizione logica e politica ? Puo’ darsi. Ma se D’Alema e Bersani si illudevano che il PD renziano avesse aperto “grandi praterie” a Sinistra, il loro partitino li ha delusi ampiamente, non andando mai oltre poco più del 2%.
La stessa illusione si fanno, a mio parere, Renzi e Calenda, immaginando ancora “grandi praterie” al centro.
Insomma, nel bene e nel male il PD bisogna tenercelo: chi ne è uscito, soprattutto per seguire strade personalistiche, non è mai andato molto lontano.
Del resto il PD nasce dallo “spirito maggioritario” che contraddistingue le democrazie anglo-sassoni. Sia negli Stati Uniti che in Inghilterra vi sono nel Partito Laburista o in quello Democratico visioni politiche radicalmente diverse (da Jeremy Corbin a Tony Blair) ma nessuno si sognerebbe di uscire per fondare un proprio partitino.
Andiamo avanti così, nella differenza ma nell’unità: è la forza del PD, e chi ne è uscito non ha capito nulla !
Enrico Baroncelli
Molti gli elementi di riflessione che l’ultimo libro di Marco Travaglio offre ai suoi lettori. Travaglio ripercorre quasi tutto l’anno che è passato dall’invasione russa del 24 Febbraio 2022, assolutamente deprecabile …
Molti gli elementi di riflessione che l’ultimo libro di Marco Travaglio offre ai suoi lettori. Travaglio ripercorre quasi tutto l’anno che è passato dall’invasione russa del 24 Febbraio 2022, assolutamente deprecabile e frutto di una logica predatoria inaccettabile in era moderna (non a caso Putin si è richiamato più volte a Pietro il Grande) , ai primi mesi del 2023 .
Molto interessanti poi le “Previsioni del giorno” , lanciate dai vari quotidiani analizzati (i “giornaloni” Repubblica, Il Corriere, ma anche altri minori come Il Giorno, Messaggero, Libero ecc.) che fin dal primo mese pronosticavano il crollo dell’economia russa dopo le sanzioni, la svalutazione del rublo, l’implosione della società russa e dell’esercito dopo le prime difficoltà della primavera dell’anno scorso.
Se la propaganda russa ormai la conosciamo, ed è normalmente il ribaltamento della realtà (il Ministro Lavrov ha provocato grosse risate una settimana fa in India affermando che è stata la Russia ad essere aggredita, non l’Ucraina) anche quella occidentale però ha avuto il suo ruolo, finendo per passare per buone tutte le “fake news” di fonte ucraina.
Proprio oggi per esempio il New York Times ha smentito definitivamente che a far saltare in aria il condotto di gas Main Stream 2 sul fondo del Baltico, buttando letteralmente “a mare” 20 miliardi di dollari di investimenti, siano stati i Russi: chi è stato allora ?
A distanza di un anno, le previsioni sono ancora oggi le stesse: l’Esercito russo sta per sfaldarsi, nonostante l’arrivo di centinaia di migliaia di nuove reclute, del tutto inesperte e mandate a morire in inutili assalti alla baionetta come nella I Guerra Mondiale, la Russia è quasi al default, il popolo russo sta per ribellarsi, e via dicendo.
Tutte affermazioni in realtà smentite dai fatti: il PIL (Prodotto interno lordo) russo in un anno è diminuito solo di poco più del 2% (infatti il gas viene venduto non più all’Europa ma alla Cina e all’India), il consenso a Putin è salito all’80% (come sappiamo noi Italiani dai tempi di Mussolini, le sanzioni aumentano la propaganda e rafforzano la coesione di un popolo intorno al proprio leader) nessuno dei disastri che un anno fa venivano previsti si sono realizzati, se non nelle economie occidentali, come quella italiana, dove le bollette elettriche e del gas sono letteralmente esplose mandando in gravissima difficoltà le famiglie e le imprese aziendali.
Le sanzioni si ritorcono contro chi le emette ? Sostanzialmente si, e non c’è molto da discutere. Ci siamo privati del gas russo per rivolgerci ad altri dittatori decisamente poco democratici e soprattutto poco affidabili, Bin Salman in Arabia, l’Algeria, l’Egitto e la Tunisia, dove la situazione è tutt’altro che stabile, e in più ci siamo privati del mercato russo, che finanziava molte ditte di import export nonchè il mercato del Turismo.
Insomma, dall punto di vista economico, la guerra ci sta già costando veramente molto cara, senza contare i miliardi in armi che abbiamo mandato e vogliamo mandare a Zelensky.
C’è almeno qualche prospettiva di pace ? Lo ha ripetuto proprio due giorni fa il bravissimo direttore di Limes, Lucio Caracciolo: “al momento molto poche” , dopo un anno, anche perchè Zelenskj, nel Novembre del 2022, si è impedito per legge di intavolare qualsiasi negoziato con la Russia di Putin.
Le uniche proposte sensate che erano state avanzate nei mesi scorsi, per arrivare alla fine della guerra, cioè quella di riconoscere la Crimea alla Russia e soprattutto una larga autonomia alle regioni del Donbass e di Lugansk, sul modello italiano dell’Alto Adige (una volta che noi Italiani abbiamo un modello vincente da proporre e di cui dovremmo andarne fieri, questo invece viene ignorato a livello internazionale !), oltre alla non adesione dell’Ucraina alla Nato, sono state sdegnosamente respinte. Zelenskj, ormai ipnotizzato dalla sua tuta mimetica e dal suo nuovo ruolo di leader militare (Travaglio ricorda che alla vigilia della guerra la sua popolarità era scesa al 30%, essendosi dimostrato un leader chiaccherone ma poco abile nella soluzione dei problemi) vuole andare avanti con le stragi fino alla riconquista della Crimea, combattendo con le armi americane “fino all’ultimo ucraino”.
Questa la situazione, con il rischio di ulteriori “escalation” finora per fortuna evitata, ma Putin ci ricorda spesso che stiamo ballando sul ciglio della Terza Guerra Mondiale e del disastro atomico.
Vogliamo andare avanti così ? Altro che “Agenda 2030” e progetti di recupero ambientale. Il rischio è quello di trovarci a breve senza nemmeno più un pianeta da recuperare !
Da notare, in ultimo, lo schiacciamento delle posizioni dell’Europa su quelle americane, con la Von Der Leyen sempre in prima linea e con la neo premier Meloni che ultimamente si è adeguata: L’Europa ha perso una grossa occasione per portare avanti una politica propria, tanto più che è evidente che gli interessi del nostro continente non coincidono ormai quasi per niente con quelli degli Stati Uniti , dove il gas è abbondante, la benzina e l’elettricità costano molto meno che da noi.
Elmetto in testa, pronti per la guerra totale ? Gli “Scemi di Guerra” ci stanno portando proprio lì ! A proposito: queste non sono considerazioni da “putiniani” , ma da persone che hanno qualche concetto di Economia e di Storia politica ! Ricordandoci, possibilmente, ch e le nostre scelte saranno i nostri figli a pagarle !
Enrico Baroncelli