REDDITO DI CITTADINANZA: CON QUESTA MANOVRA IL GOVERNO MELONI ABBANDONA 100MILA LOMBARDI
La stretta sul Reddito di Cittadinanza, comunicata nell’ambito della manovra finanziaria del Governo Meloni è uno schiaffo in faccia a 50mila cittadini lombardi e le loro famiglie (il dato delle cinquantamila famiglie è calcolato sulla base del dato Anpal, nel periodo gennaio-settembre 2022 in Lombardia).
Il nostro portavoce Nicola Di Marco commenta così la presa di posizione del Governo Meloni: “In Lombardia sono 128mila i nuclei percettori di almeno una mensilità di reddito di cittadinanza nel 2022, per un totale di 260mila persone coinvolte.
Prendendo il dato Anpal relativo ai 660mila “occupabili” su scala nazionale, ai quali il governo ha deciso di togliere il sostegno, si stima che il centrodestra in Lombardia abbia intenzione di togliere a circa cinquantamila nuclei percettori, per un totale di circa centoquattromila persone coinvolte, la possibilità di comprarsi da mangiare e pagare le bollette.
Lo farà mentre strizza l’occhio agli evasori, ai pagamenti in nero e taglia gli aiuti contro il caro benzina. Quella del governo Meloni è una manovra pavida, distante anni luce dalle irrealizzabili promesse della loro stessa campagna elettorale.
La manovra di un governo incapace di intervenire sui reali problemi dell’Italia e della Lombardia, come sanità, trasporti e lavoro, che cerca di convincere dieci milioni di lombardi come la responsabilità di tutto ciò che non funziona sia di cinquantamila cittadini, e delle loro famiglie, che vivono grazie all’importo medio di 470 euro percepito tramite il reddito di cittadinanza.
Ricordiamo che mentre Moratti e Fontana, nel gennaio del 2021, pasticciavano con l’algoritmo e costringevano cittadini e imprese a settimane extra di zona rossa, il M5S grazie al governo Conte 2 supportava lavoro e imprese attraverso sostegni concreti e misure quali il #Superbonus110 che hanno permesso di rilanciare il Pil lombardo. Di fronte alla propria meschinità il centrodestra troverà un muro: noi.” Mostra meno