ELEZIONI REGIONALI: PER UN’ALTRA LOMBARDIA HO FIRMATO LA CALL TO ACTION DI WIKIMAFIA!
Come primo gesto ufficiale in vista delle Elezioni Regionali del 12 e 13 febbraio, dove sarò Capolista nella Circoscrizione di Milano e Provincia per la Lista del Movimento 5 Stelle, ho deciso di aderire alla call to action di WikiMafia.
Il nostro gruppo politico negli anni ha dimostrato, con i fatti, la sensibilità e l’attenzione ai temi che riguardano le mafie. A settembre, per le elezioni politiche, ha portato in Parlamento personalità che hanno dedicato una vita a combattere questa piaga nel nostro Paese: parlo di Roberto Scarpinato e Cafiero De Raho.
E posso garantire che, anche nella prossima Legislatura, il M5S riprenderà ad occuparsi del tema, indipendente da chi sarà eletto. Perchè la Legalità è nel nostro DNA.
Ecco le richieste di Wikimafia alla politica, una base importante di iniziative che andranno sviluppate in futuro e che ho sottoscritto insieme al Candidato Presidente della Coalizione Progressista, Pierfrancesco Majorino:
1. Affrontare la Questione Morale
Il candidato si impegna a considerare prioritaria la questione morale, lavorando all’interno della propria coalizione (per i candidati Presidente) e del proprio partito (per i candidati consiglieri) affinché già dalla fase della formazione delle liste si escludano personalità in conflitto di interesse, aduse a pratiche clientelari e a frequentazioni non specchiate.
2. Rendere pubblici i propri finanziatori già in campagna elettorale
Il candidato si impegna ad aggiornare settimanalmente l’elenco di chi finanzia la propria campagna elettorale con cifre superiori a 500 euro, rendendolo pubblico nella sezione trasparenza del proprio sito elettorale (in assenza di un sito elettorale, attraverso i propri canali social).
3. Trasparenza sui capitali investiti nelle opere regionali
Il candidato si impegna a lavorare per l’introduzione dell’obbligo di dichiarazione del titolare effettivo in bandi, gare, convenzioni pubbliche e quant’altro presupponga impegni economici da parte dell’ente regionale.
4. Divieto per la Regione di rapporti economici con società offshore
Il candidato si impegna a lavorare per l’introduzione del divieto per l’ente regionale di contrarre rapporti di natura economica con società aventi residenza fiscale nei c.d. paesi offshore e/o con i titolari effettivi aventi residenza fiscale nei medesimi paesi e/o siano controllate da società schermo o da reticoli societari opachi, sollecitando il governo nazionale, anche depositando un disegno di legge, ad adottare queste misure e a renderle operative, anche al fine di tutelare le risorse del PNRR e delle altre opere strategiche regionali.
5. Costituire la Regione parte civile nei processi di mafia
Il candidato si impegna a sollecitare la costituzione dell’ente regionale come parte civile in tutti i processi di mafia che riguardano la propria Regione, impegnando le eventuali statuizioni ottenute per finanziare specifici corsi di formazione su prevenzione antimafia e anticorruzione per i dipendenti pubblici dell’ente regionale e dei comuni.
6. Valorizzare i beni confiscati
Il candidato si impegna a far sì che la Regione valorizzi e incentivi il riuso sociale dei beni confiscati alle mafie, sia aumentando i fondi per la loro iniziale ristrutturazione e messa in sicurezza, sia favorendo la loro gestione da parte di realtà di giovani under-35, provvedendo ad una loro adeguata formazione, nonché provvedere a una loro mappatura georeferenziatadisponibile pubblicamente sul sito della Regione.
7. Insegnare la storia delle mafie della regione nelle scuole
Il candidato si impegna, nell’ambito dei noti bandi di finanziamento dell’educazione alla legalità, a vincolare tali fondi a percorsi di formazione che comprendano lo studio e l’approfondimento della storia delle organizzazioni mafiose della propria regione, con un focus particolare sulla provincia in cui ha sede l’istituto scolastico, mettendo a disposizione degli insegnanti pubblicazioni adeguate realizzate allo scopo.