• 27 April 2024
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L’anno novo si è aperto con una preoccupante prospettiva, oltre al fronte ucraino e israeliano si è aggiunto l’intervento militare anglosassone nel già martoriato Yemen, accusato di compromettere le rotte commerciali nel Mar Rosso, che potrà preludere ad un ulteriore escalation con un coinvolgimento militare diretto di altri Stati dell’area mediorientale.
E’ impressionante quanto stia accadendo intorno a noi, ed ancor più preoccupante è l’assenza di una mobilitazione di tutte le forze democratiche istituzionali nazionali ed europee, che passivamente subiscono il diktat anglosassone composto dal Governo USA ed inglese.

Mai nel passato abbiamo assistito ad un presidente USA che non si sia opposto alle logiche militari e guerrafondaie, come il vecchio Biden, lo abbiamo constatato con la guerra fratricida in Ucraina condotta per procura con esclusivi interessi economici decisi dalle lobby anglosassoni, contro gli interessi dell’Europa, molto di più che contro la Russia di Putin.
Tale cattivo esempio l’ha adottato Netanyahu contro Hamas, decretando una guerra genocida che sta annientando il popolo palestinese, si vuole imporre la propria superiorità non riconoscendo i diritti e le ragioni di un popolo che da 75 anni attende di vivere e coesistere con quello israeliano.
Ora con grande apprensione stiamo seguendo gli eventi e le conseguenze di questo intervento militare destabilizzante nello Yemen, senza che i promotori avessero allertato e coinvolto non solo i loro referenti internazionali, ma nemmeno i propri alleati, dove si vuole arrivare? Si sentono gli unici padroni del mondo? Tutto il mondo dovrebbe seguire questo loro esempio?

E’ sempre più evidente come l’attuale classe dirigente occidentale non sappia più come orientarsi, prevale la sudditanza ed il silente servilismo, il pericolo maggiore lo identifico proprio in “casa nostra” in un Occidente, una vecchia Europa, che non sa rinunciare al predominio ed ai propri privilegi e non ha alcuna disponibilità ad accettare che altri suoi simili, altri popoli possano decidere il loro futuro, da viere in sicurezza e serenità.
L’Europa e gli USA quest’anno si confronteranno con i propri cittadini, avverranno a Giugno le elezioni del Parlamento Europeo ed a Novembre le elezioni del nuovo Presidente USA, saranno occasioni significative per misurare la condivisione di questa classe dirigente, sempre più in guerra ed incapace di trovare soluzioni che sappiano rispondere agli interessi comuni, auguriamoci ed impegniamoci perchè siano opportunità per una autentica svolta democratica e di pace per il mondo intero.

Sergio Fenaroli

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