Elly Schlein comincia a credere davvero in una possibile vittoria alle primarie del 26 febbraio. Sarà per il nervosismo del competitor Bonaccini, che ogni giorno ripete come una litania la lista dei big che la sostengono, da Franceschini a Orlando e Zingaretti, per dimostare che lei non è una novità. Per altro dimenticando che tutta la prima fila del renzismo, da Guerini a Lotti, Marcucci, Picierno e Bonafè, sta con lui. QUESTA SERA SU SKYTG24, alle 20.30, il primo e unico confronto tra i due sfidanti alle primarie. Mentre i dati dei congressi di circolo, che si chiudono oggi anche nel Lazio e in Lombardia, confermano la vittoria di Bonaccini al primo turno: per lui 71 mila voti tra gli iscritti (54%), circa 25 mila in più di Schlein che si ferma a 44 mila (33,9%). Per lei ieri pomeriggio la prova della piazza a Testaccio, Roma: circa 2mila i presenti.

IL GOVERNATORE IN QUESTI ULTIMI giorni sta cercando di sterzare a sinistra. E così annuncia un referendum per il salario minimo e insiste sulla lotta alla precarietà. «Sono figlio di un camionista e di un’operaia del Pci, non prendo lezioni di sinistra da nessuno», la bordata lanciata alcuni giorni fa a Schlein. «Non ci serve un partito di protesta».

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