Lettera aperta ai sindaci:  perché non posso bere acqua del rubinetto? 
Recentemente ho avuto un’esperienza inquietante.
Ero a cena in un Ristorante di Mandello del Lario e alla domanda :  “ acqua? Naturale o gassata?”
La mia risposta è stata: “ del rubinetto, grazie”

Ne è nata una discussione animata sull’impossibilità di servire ai clienti acqua del rubinetto, detta anche
 “ acqua del sindaco”.
Mi è stato fermamente negato un mio diritto con modi autoritari e arroganti.

Cosa che succede spesso nei  locali del territorio,  fortunatamente  non in tutti.
Alcuni esempi: un Ristorante  di Bellano  mette  a disposizione per le richieste  brocche di acqua del rubinetto,  così come  Bar e Pizzeria di Lierna.   Gratis naturalmente.

Nei paesi europei e là dove l’acqua è potabile, la  si mette a disposizione  di chi  desidera bere acqua del rubinetto.
 In Francia un decreto  legge del  giugno 1967 ne dà obbligo a tutti gli  esercizi pubblici, legge ultimamente richiamata in un più ampio contesto: la riduzione dei rifiuti e in particolare della plastica.
La legge AGEC (Loi Anti-gaspillage pour une économie circulaire) promulgata il 10 febbraio 2020).

Mi rivolgo quindi ai Sindaci e a Lario reti Holding,  gestore del Servizio Idrico Integrato per tutti i Comuni della Provincia di Lecco, affinchè  si impegnino in una campagna di sensibilizzazione in tal senso.
Il mio non vuole essere una posizione contro le aziende produttrici di  acqua in bottiglia di plastica o vetro ma il richiamo al rispetto di un diritto di cittadina.

Liù Lamperti

Lierna ( Lc)

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