Quando l’assessore milanese Pierfrancesco Maran, all’epoca autoproclamatosi candidato Presidente per le elezioni in Lombardia, prima di lasciare il posto a un altro Pierfrancesco, venne a Lecco, all’inizio di Dicembre, presso la Casa sul Pozzo, a un incontro molto interessante organizzato dal PD, disse una cosa che a molti sembrava quasi una banalità.

“Come mai noi del CentroSinistra, che in Lombardia oggi governiamo sei capoluoghi di Provincia su otto, non riusciamo da 28 anni a conquistare il Pirellone ?”.
La domanda era invece molto pertinente, e io vorrei cercare di dare tre risposte , a mio parere decisive.

La prima. La legge elettorale è molto diversa: nei Comuni si vota col doppio turno, in Regione no. Questo vuol dire che il centrosinistra, notoriamente più litigioso e diviso, non ha il tempo di ricompattarsi in un secondo turno per conquistare la maggioranza. A Lecco per esempio, se si fosse votato solo al primo turno, il Sindaco sarebbe stato senza dubbio Peppino Ciresa, mentre il secondo turno ha favorito Mauro Gattinoni.
Ma anche in Francia, per esempio, il secondo turno favorisce la Sinistra: se alle Politiche dell’anno scorso si fosse votato col primo turno, Macron non sarebbe Presidente, ma lo sarebbe stata Marine Le Pen.

Seconda: la Campagna elettorale. Majorino ha dovuto affrontare una campagna breve e faticosa, con il sostegno di tanti bravissimi militanti che lo hanno sostenuto, sfidando eroicamente il freddo e il gelo con i loro gazebo,  ma la sua campagna elettorale è durata poco più di un mese, escluse le vacanze natalizie. Troppo poco per farsi conoscere anche fuori Milano (molti in Valsassina ad esempio non l’avevano mai sentito nominare). 
Viceversa la campagna elettorale degli assessori di centro destra non dura due mesi, ma possiamo dire cinque anni ! E’ un lascito dell’organizzazione ferrea del “sistema Formigoni”, una vera “macchina da guerra”. Fateci caso: non c’è festa, inaugurazione, “Sagra della Porchetta” o del formaggino, dove non sia presente almeno un assessore di Fontana.
Il “nostro” (nel senso di lecchese) Antonio Rossi non dubito che conosca a fondo qualsiasi impianto sportivo o palestra di tutta la Lombardia, anche la più lontana. Che si inauguri un nuovo attrezzo ginnico, una corda, o una ristrutturazione, lui è sempre lì !
Figuriamoci se si inaugura una nuova strada : gli assessori sono almeno due o tre !

La Terza: la Regione Lombardia ha una disponibilità economica davvero impressionante. Se gran parte del suo Bilancio è dedicato, per legge, alle spese sanitarie, è incredibile quanti fondi arrivino ai Comuni, a volte anche tramite l’intermediazione di Province o Enti intermedi come il Bacino Imbrifero Montano (BIM)  e le Comunità Montane,  ad esempio.
Ce n’è per tutti, Sindaci amici, ma anche non amici.
Vuoi costruire un marciapiede, una nuova rete fognaria, ampliare la Scuola, cambiare l’illuminazione pubblica per esempio ? Non c’è problema: bussate e (forse) vi sarà dato. La Regione è un bancomat, una dispensatrice di soldi impressionante, sulla base certamente di progetti più o meno accuratamente presentati.
“A fra’, che te serve ?” diceva il grande Giulio Andreotti ! “Chiedete e vi sarà dato” è scritto nel Vangelo !

Se non ci credete vi inviterei a fare come un mio collaboratore, che ha avuto l’imprudenza di abbonarsi alla newsletter telematica di Regione Lombardia, LNEWS. Da allora la nostra posta è saturata, arrivano almeno sette otto messagi al giorno, in cui si dimostra ciò di cui si parla sopra. 

Insomma, dobbiamo rassegnarci ad altri 5 anni di Fontana e questa volta, dato il sucesso di Fratelli d’Italia,  persino più spostato a destra ? Purtroppo si, ma sarà meglio cominciare a preparare le contromisure !

 

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