• 29 March 2024
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“Uccisi perchè Italiani” , aveva detto  Giorgia  Meloni a proposito della commemorazione dei 335 morti delle Fosse Ardeatine, ricordati anche dal Presidente Mattarella il 24 marzo, anniversario della strage avvenuta nel 1944 .
L’eccidio, come è noto, è stata la risposta feroce all’uccisione di 33 soldati tedeschi, avvenuta a Roma pochi giorni prima, dilaniati da una bomba nascosta dai Partigiani di un GAP (Gruppo Azione Partigiana) in un carretto fermo in Via Rasella.

Sia pur obbedendo a una tragica “normativa di guerra” (dieci italiani uccisi per ogni tedesco morto) la somma si sarebbe dovuta fermare a 330 : furono proprio quei 5 condannati in più, scelti forse a caso tra i prigionieri antifascisti che erano stati catturati quache tempo prima, che permisero al Tribunale di Roma di condannare definitivamente all’ergastolo chi aveva comandato quella terribile rappresaglia, cioè Herbert Kappler.

La Meloni le sa queste cose ? Forse si e forse no, dato che “el tacon” che lei ha postato è stato “pejo del buso”, come dicono i Veneti.

Eppure tra gli Storici che ne hanno scritto più ampiamente, già Senatore dell’MSI, di cui Meloni si vuole tenere la Fiamma nel simbolo, c’è stato un certo Giorgio Pisanò, autore di una comunque la si voglia giudicare dettagliatissima “Storia della Guerra Civile” (altrimenti chiamata ” Resistenza”) che forse la/il Presidente del Consiglio, che non è un professore universitario come i suoi predecessori Mario Monti e Giuseppe Conte, ma purtroppo per lei si è fermata nei suoi studi giovanili alle Superiori, dovrebbe almeno aver letto.

Alla obiezione appunto che non erano stati uccisi perchè Italiani, ma perchè accusati di antifascismo, la Meloni ha ribadito che per lei erano comunque tutti italiani (“che differenza c’è ?”) , servendoci così sul piatto l’ennesima polemica giornaliera, dopo la penultima sui figli delle coppie omosessuali e innumerevoli altre che da Ottobre a oggi farciscono l’azione inutile di un Governo sempre più evidentemente di incompetenti, a cui le polemiche probabilmente servono per nascondare la loro totale inettitudine a governare (questo è il mio sospetto, purtroppo ormai quasi una certezza).

Ieri sera l’ex Presidente della Corte Costituzionale Zagrebelskj, nel programma RAI gestito da Gramellini, ha spiegato perchè Meloni ha sbagliato: ” Intanto tra di loro c’erano una sessantina di Ebrei, a cui le Leggi razziali del Fascismo avevano tolto anche la cittadinanza italiana. Per cui giuridicamente essi non erano più italiani”. Inoltre diversi di loro erano stranieri, colpevoli di aver collaborato con l’esercito anglo-americano, e ha ricordato anche che molte salme non erano state riconosciute, “quindi non sappiamo di chi fossero, se italiani o altro”.

“La/il Presidente del Consiglio ha quindi detto una idiozia ” ha concluso Zagrebelskj, “cioè ha parlato di una cosa che evidentemente non conosce”.
Che stranezza !

Comunque, per concludere, la giusta osservazione finale l’ha fatta l’ex Direttore di Repubblica (dal 1996 al 2016) Ezio Mauro, proprio ieri sera a Lecco a presentare il suo ultimo libro sulla “Marcia su Roma”.
“La Repubblica Italiana – ha ricordato Mauro – nasce negli anni 1945-47 sulla base di una Costituzione Antifascista, che ripristinava il valore della Democrazia e della Libertà negate per più di un Ventennio dalla violenza fascista.
Chi non sente il bisogno di ricollegarsi a quei sentimenti e a quei valori, cancellando con decisione ogni legame ambiguo con il Fascismo ( come aveva già fatto Gianfranco Fini alla fine degli anni ’90, e forse anche per questo è stato fatto fuori) è sostanzialmente un corpo estraneo alla politica odierna e ai valori della Repubblica”.

L’invito è quindi rivolto alla/al Presidente del Consiglio a pensarci bene, prima di avallare ambiguità e gruppi scellerati (come per esempio a Firenze) che si richiamano ai momenti più nefasti della storia italiana.

Enrico Baroncelli

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