TINO MAGNI FASCISMO: NO ALLA MANIFESTAZIONE FASCISTA DI DONGO

Interrogazione al Ministro dell’Interno

«Ogni anno, da anni, a Dongo sul lago di Como, in prossimità dell’anniversario della Liberazione e del giorno della fucilazione di Mussolini si radunano in forma organizzata centinaia di militanti dell’estrema destra in camicia nera per commemorare con riti e cortei l’esecuzione di Mussolini. Quest’anno la manifestazione si svolgerà domenica 7 maggio prossimo e le forze antifasciste e l’Anpi locale hanno organizzato un presidio in contemporanea con il raduno fascista. Da diversi anni l’Italia sta conoscendo un riemergere di movimenti di ispirazione fascista, inquietante e intollerabile. Le iniziative promosse da organizzazioni neofasciste e neonaziste, oltre ad offendere la coscienza civile e democratica dell’Italia, la memoria comune e i valori fondamentali della Costituzione, rappresentano un fattore di grave turbamento per l’ordine pubblico in tutto il Paese. Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno Piantedosi per chiedere se sia a conoscenza dell’iniziativa di Dongo e quali iniziative intenda assumere per impedire questo raduno fascista. Ho chiesto inoltre quali iniziative urgenti il Ministro intenda assumere per contrastare efficacemente la diffusione di idee violente e razziste da parte dei gruppi neofascisti e neonazisti. Domani al Question time al Senato chiederemo a Piantedosi notizie sullo scioglimento delle organizzazioni fasciste.»

ANCHE L’ANPI ORGANIZZA UNA CONTRO MANIFESTAZIONE
Il 7 maggio a Dongo presidio dell’ANPI contro la manifestazione neofascista

Il 7 maggio a Dongo, ore 8 in Piazza Paracchini, si svolgerà un presidio promosso dalla locale Sezione ANPI e dal Comitato provinciale di Como per protestare contro la manifestazione neofascista che si ripeterà puntualmente come gli scorsi anni. La Sezione di Dongo lancia un forte appello alla partecipazione che alleghiamo insieme al volantino col programma del presidio. Si può aderire scrivendo a anpi.dongo@gmail.com. Hanno già comunicato la propria presenza le organizzazioni sindacali, le associazioni democratiche, i partiti

Tutti i Cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
art.54 Costituzione della Repubblica italiana

A pochi giorni dal 25 aprile le esternazioni di alcune tra le maggiori
cariche dello Stato sulla Resistenza, sulla guerra di liberazione, sulle
radici della nostra democrazia e della Repubblica, sono un
gravissimo attacco alla Storia e ai valori costituzionali.
Alla Storia perché c’è un dichiarato tentativo di riscriverla nella
totale confusione e non conoscenza dei fatti.
Ai valori costituzionali perché divulgano una cultura di tolleranza
della propaganda dei simboli fascisti e delle violenze assolte contro
Persone, Associazioni, luoghi di ispirazione e di impegno
democratico.

Ci rivolgiamo ai Cittadini e alle Cittadine perché la voce
dell’indignazione e del dissenso si faccia sentire: il prossimo 25
aprile ci saremo contro quel fascismo che non è finito il 25 aprile
1945.
Un secondo impegno è conoscere, conoscere, conoscere i fatti e la
memoria:
“ Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò
che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente
essere sedotte ed oscurate, anche le nostre.” Primo Levi
La nostra attenzione e la nostra vigilanza saranno tanto più attive e
pronte a reagire contro chi vuole assolvere il fascismo.
E ancora.
Con il passare degli anni cresce in noi la consapevolezza del ruolo
che DONGO e la Popolazione antifascista del Territorio hanno avuto
nel fermare la vergognosa fuga di Mussolini e dei suoi Gerarchi
verso la Germania. Un contributo fondamentale e decisivo,
un’azione di coraggio, un comportamento collettivo di civiltà e di
eroismo.

Non fu la violenza delle armi a fermare la colonna di auto e mezzi
militari nazifascisti, ma un Popolo guidato da Uomini e Donne con la
coscienza e la volontà limpide e sicure.
E’ giunto il momento che questa Storia sia riconosciuta
ufficialmente e onorata nelle forme che merita.
Oggi quelle Donne e quegli Uomini non ci sono più.
Sta alle nuove generazioni essere consapevoli dei loro valori,
difendere le loro conquiste come bene irrinunciabile e patrimonio di
tutta l’Italia.

“Ci appelliamo alle nuove generazioni affinché mantengano in vita
e tramandino gli ideali della Resistenza e i suoi ideali sempre
attuali di democrazia ed economia, sociale e culturale”
Che sappiano costruire una società nuova che ponga l’uomo , la
terra , gli animali, le piante quale priorità assoluta.
Resistiamo al virus dell’indifferenza, della rassegnazione, dell’
individualismo.
Esercitiamo il coraggio di dire NO a chi, in nome di una presunta
pietà e nostalgia, esibisce simboli del fascismo e ne fa pubblica
propaganda, in spregio alla nostra Costituzione.
Dongo e Mezzegra sono meta di queste celebrazioni , perché
sono luoghi simbolo della fine del fascismo.
Per questo rinnoviamo il nostro appello per chiedere alle
Istituzioni pubbliche che tali manifestazioni non siano
autorizzate.
“Sono un’offesa agli ideali di libertà, di democrazia, di giustizia
conquistati dalla guerra di liberazione dalla occupazione nazista e
dalla dittatura fascista anche attraverso la Repubblica Sociale
italiana.

Sono un oltraggio alla memoria delle vittime di quei regimi.”
Oggi viviamo dentro equilibri fragili sotto la minaccia di armi
sempre più potenti e distruttive.
Aumentano le disuguaglianze e la povertà. Alcuni diritti,
fondamentali per la convivenza, sono indeboliti: Il lavoro, la salute,
l’istruzione.
Anche la democrazia, che è la partecipazione, soffre.
Diritti e democrazia sono minacciati da forze politiche che
vorrebbero chiudere i Popoli in fortezze, che considerano nemici e
invasori le masse di migranti che fuggono dalla fame e dalle guerre.
Il 25 aprile è una memoria attiva per rimettere al centro i valori che
la nostra Costituzione dichiara e difende: all’incubo della guerra
mondiale contrapponiamo la volontà della pace mondiale.
Non una pace armata, né una tregua, ma un nuovo ordine del
Mondo fondato sulla dignità di tutti i Popoli, sulla equilibrata e
giusta distribuzione delle risorse, sulla fine di ogni forma di
sfruttamento, sul rispetto del Pianeta.
Utopia?
No: desiderio dei Partigiani di ogni tempo.
Dagli ultimi Partigiani riceviamo questo testimone.
Dongo sia simbolo di una permanente civile resistenza. Sia luogo di
confronto, di sapere, di conoscenza di quelle ultime tragiche
giornate di fine aprile che hanno visto, con la fuga dei protagonisti
della dittatura, la rinascita della democrazia.
Il 25 aprile diamo voce all’Italia che resiste, alle Cittadine e ai
Cittadini che affrontano la fatica e i sacrifici di una sconvolta realtà.
Dongo, luogo di rinascita, appartiene a tutti i popoli dell’Italia,
dell’Europa, del Mondo.
Chiediamo a tutte le cittadine, alle donne e agli uomini delle
associazioni democratiche e antifasciste, alle donne e agli uomini
dei sindacati , alle donne e agli uomini dei partiti, di sottoscrivere
il nostro appello ed in particolare ci appelliamo alle giovani
generazioni , ai ragazzi/e affinchè sappiano indignarsi e: non
essere indifferenti : “Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia
parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo”.
Dongo 25 aprile 2023

Anpi Dongo

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