Il PD a Sondrio presenta Del Curto
Elezioni amministrative Sondrio 14 e 15 maggio, il PD presenta Simone Del Curto e la sua lista “Futuro insieme”. Il medico in pensione, 71 anni, candidato sindaco del centrosinistra, cita Paolo …
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Elezioni amministrative Sondrio 14 e 15 maggio, il PD presenta Simone Del Curto e la sua lista “Futuro insieme”. Il medico in pensione, 71 anni, candidato sindaco del centrosinistra, cita Paolo …
Elezioni amministrative Sondrio 14 e 15 maggio, il PD presenta Simone Del Curto e la sua lista “Futuro insieme”.
Il medico in pensione, 71 anni, candidato sindaco del centrosinistra, cita Paolo VI: «Politica è prendersi cura delle persone». «Nel mio lavoro ho imparato ad ascoltare. La qualità della vita va favorita e aiutata, dall’istruzione ai rapporti»
«Lavorare per una città felice» innalzando la qualità della vita in ogni campo e per tutti nel solco di quella tradizione di impegno e servizio nei confronti della comunità che ha contraddistinto tutta la sua esperienza di vita.
E’ con questo obiettivo che Simone Del Curto ufficializza la sua candidatura al ruolo di sindaco di Sondrio appoggiato dai partiti di centrosinistra (Sinistra per Sondrio e Pd), dalle liste civiche frutto di una storia consolidata in città (Sondrio democratica e Sondrio 2020) e dalla nuova Futuro insieme, la sua.
«Ho fatto e sto facendo il medico da un sacco di anni – racconta Del Curto che dopo la pensione è tornato in servizio a Sondalo per aiutare nell’emergenza Covid e che non ha mai smesso di andare per il mondo con Medici senza frontiere -. La mia professione mi ha permesso di venire a contatto con persone di tutti i tipi perché ho fatto il pediatra e poi l’anestesista, mi sono occupato di cure palliative più di 30 anni fa, quando quello di Sondrio era uno dei primi ospedali a farlo, tutto ciò mi ha permesso di avere un’esperienza in vari campi e di prendermi cura degli svantaggiati, delle persone con problemi sia fisici che economici e morali ».
Aprile 2023 Carissimi,abbiamo vissuto nel mese di aprile, appena trascorso, la Pasqua. Annoto alcuni passaggi che hanno lasciato un segno: la lavanda dei piedi proposta a tutti i partecipanti prima della …
Aprile 2023
Carissimi,
abbiamo vissuto nel mese di aprile, appena trascorso, la Pasqua. Annoto alcuni passaggi che hanno lasciato un segno: la lavanda dei piedi proposta a tutti i partecipanti prima della cena pasquale. In questo gesto abbiamo espresso uno strumento per raccontare e rivivere la propria storia, per poter continuare a dare il proprio contributo alla crescita della fraternità’. La parola figlio, BEN in ebraico, significa anche costruttore e a volte ci sfugge quanto i giovani possano essere i veri costruttori del futuro. Nella sera del giovedì noi adulti abbiamo comunicato ai più giovani (cristiani e musulmani) la forza e il significato di questo gesto compiuto da Gesù e riproposto da tutti noi: lavarci i piedi gli uni gli altri.
Mangiare insieme l’agnello con le erbe; ascoltarci e sentire il soffio sottile dello Spirito è stato un esercizio di vita.
Il venerdì abbiamo pregato e accolto la Parola di tutto il Vangelo di Marco nel centro di preghiera musulmana Assalam accolti e accompagnati per tutto il tempo da Samti e dalla figlia Nusaybah.
Una frase colta dal diario del 31 agosto del 1934 di una monaca russa, Mat Matija, che ha consegnato la sua vita in un campo di concentramento sostituendosi ad un’altra persona, è stato il motivo che ha sostenuto la comunicazione della casa per questa Pasqua. La riporto:
Ci sono due modi di vivere: camminare sulla terra ferma facendo solo ciò che è giusto e rispettabile, e così misurare, soppesare, prevedere.
Ma si può anche camminate sulle acque.
E allora non si può più misurare e prevedere. Ma bisogna solo credere incessantemente.
Un istante di incredulità E s’incomincia ad affondare.
Abbiamo chiesto a Desideria Guicciardini un disegno che è diventato anche la copertina di MC dei Missionari clarettiani: un piccolissimo papa Francesco che cammina sulle acque tumultuose, da solo, con lo sfondo della basilica di san Pietro.
Alla casa abbiamo avuto per due settimane la presenza di due giovani missionari clarettiani: il camerunese Anaclet Jene e l’indiano Jennar Vakayil, E’ passato per una visita il padre Manolo Tamargo, economo generale dei clarettiani.
Il giovedì normalmente sono a pranzo con noi don Flavio Colombo, don Mario Proserpio e don Marco Bassani.
Con i clarettiani ho partecipato al 4×4 nel monastero di Piggiano in provincia di Matera.
Una serata abbiamo partecipato con la presidente Doretta Panzeri e con Paola Dall’Angelo ad un’assemblea della comunità parrocchiale s. Ambrogio ad fontes di Segrate.
Una serata abbiamo animato una lectio nella chiesa della Vittoria a Lecco offrendo in omaggio il libro Luce di Antonio e Giorgio Spreafico.
Il Consiglio di Amministrazione della Comunità di via Gaggio ha fatto un lungo lavoro di aggiornamento e di progettazione.
Allego a questa lettera un indice degli eventi per i prossimi due mesi. Dal 25 al 28 giugno vivremo la ripresa del dialogo con i gruppi clarettiani dei Paesi Baschi e della Catalogna.
Un pensiero di Bene per ognuna/o.
Le proposte per il mese di maggio/giugno 2023
Maggio
2 mar Ore 10,30 a Parma gruppo spiritualità.
4 gio Ore 21 Gianni Borsa a Valmadrera – Fatebenefratelli – su David Sassoli.
5 ven Ore 14.30/16.30 con Michela Maggi alla Casa sul pozzo su Abitare a Lecco. Ore 20.45 Assemblea soci Comunità di via gaggio.
6 sab Ore 14.30 Marcia per la Pace Olginate/Lecco. Ritrovo presso il ponte della ferrovia di Olginate (quello di legno). Partenza ore 15.
8 lun. Ore 10.30 studenti del Bertacchi in visita alla Casa. Ore 21 online calendario MC.
12 ven ore 20.30 a Mandello presento il libro di papa Francesco ti voglio felice – editore libreria pienogiorno.
20/21 partecipazione alla Marcia della Pace Perugia/Assisi
27 sab Cambioarmadio dal 27 maggio al 4 giugno alla Casa sul Pozzo
28 dom Pentecoste
30 mar Ore 20,45 a Colle Brianza ore 20.45 incontro su rifugiati/immigrati che arrivano nel nostro territorio (incontro con Angelo Cupini)
Giugno
5 lun Ore 21 online calendario MC.
6 mar Casa sul Pozzo incontro sulla profezia del femminile in collaborazione con L’Altra via di Calolziocorte.
8 gio Giornata di spiritualità per la Terza età di Segrate: itinerario per Piona, Casa sul Pozzo, Parco del Curone.
Dal 25 domenica pomeriggio al 28 mercoledì a mezzogiorno Incontro alla Casa sul Pozzo dei gruppi sociali clarettiani dei Paesi Baschi, Catalogna e Italia.
In studio per il mese di luglio (data da definire): pellegrini a Barbiana per i 100 anni dalla nascita di don Milani.
Padre Angelo Cupini
AGRICOLTURA ‘VERDE’, ASSESSORE BEDUSCHI: DA REGIONE 12,1 MILIONI PER 6 LINEE DI INTERVENTO APRE BANDO 2023 PER FAVORIRE PRATICHE E MODELLI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Regione Lombardia stanzia 12,1 milioni di …
AGRICOLTURA ‘VERDE’, ASSESSORE BEDUSCHI: DA REGIONE 12,1 MILIONI PER 6 LINEE DI INTERVENTO
APRE BANDO 2023 PER FAVORIRE PRATICHE E MODELLI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
Regione Lombardia stanzia 12,1 milioni di euro per l’agricoltura, finanziando interventi che promuovano l’introduzione o il mantenimento di pratiche agricole a basso impatto ambientale e modelli produttivi più attenti a un uso sostenibile delle risorse. I fondi stanziati sono parte del Complemento per lo Sviluppo Rurale del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 della Regione Lombardia.
“Con il bando aperto oggi – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – puntiamo a incentivare una gestione ambientalmente sostenibile delle attività agricole, in termini di tutela della qualità delle acque e dei suoli, di salvaguardia della biodiversità e di valorizzazione del paesaggio agrario. Inoltre, verrà favorita la conservazione di razze animali a rischio di estinzione o erosione genetica”. “Questa misura – prosegue l’assessore – è perfettamente in linea con la volontà regionale di fare dell’innovazione e della sostenibilità i pilastri della nostra agricoltura, tanto che il 35% degli investimenti del Programma di Sviluppo Rurale fino al 2027 saranno destinati a questo”.
Il bando 2023, per il quale le domande potranno essere presentate entro il 15 maggio, prevede l’attivazione di diverse linee di intervento:
SRA03 – Tecniche lavorazione ridotta dei suoli (3 milioni di euro): promuove l’adozione di tecniche di agricoltura conservativa e risponde in via prioritaria all’esigenza di favorire la conservazione del suolo attraverso la diffusione di tecniche di coltivazione che ne minimizzano il disturbo e favoriscono il miglioramento della sua fertilità, aumentando anche la capacità del terreno di assorbire l’acqua e ridurre l’emissione di CO2.
SRA06 – Cover crops (1,5 milioni di euro): prevede un pagamento annuale per ettaro a favore dei beneficiari che si impegnano a seminare colture di copertura sulle superfici a seminativo, contribuendo alla riduzione del rilascio di nitrati nelle acque, al miglioramento della struttura e fertilità, del sequestro di carbonio organico e alla riduzione delle emissioni di gas serra.
SRA08 – Gestione dei prati e dei pascoli permanenti (600.000 euro): l’intervento è finalizzato alla salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi, alla tutela delle risorse naturali come suolo e acqua, ed inoltre concorre alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento agli stessi.
SRA14 – Allevatori custodi dell’agrobiodiversità (600.000 euro): prevede un sostegno a favore dei beneficiari che si impegnano ad allevare razze locali a rischio di erosione genetica.
SRA22 – Impegni specifici risaie – Semina in acqua – (3,9 milioni di euro): per favorire la tecnica della semina in acqua, in quanto la risaia costituisce un habitat assai ricco di biodiversità specialmente per le popolazioni di uccelli acquatici.
SRA29 – Produzione Biologica (2,5 milioni di euro): prevede un pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori o delle associazioni di agricoltori che aderiscono al metodo di produzione di agricoltura biologica contribuendo a ridurre l’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti, promuovendo la salvaguardia delle risorse naturali come suolo e acqua e la valorizzazione della biodiversità.
“La dotazione complessiva per il quinquennio – conclude l’assessore Beduschi – sarà di 60,5 milioni di euro e, pertanto, le aziende finanziate saranno chiamate ogni anno a confermare il loro impegno”. (LNews)
Nei giorni del 41mo anniversario dell’omicidio di Pio La Torre per onorare la sua figura e il suo lavoro è doveroso e necessario fare il punto sulla gestione e l’utilizzo dei …
Nei giorni del 41mo anniversario dell’omicidio di Pio La Torre per onorare la sua figura e il suo lavoro è doveroso e necessario fare il punto sulla gestione e l’utilizzo dei beni confiscati alle mafie che proprio lui aveva voluto fortemente.
L’ultima relazione della Commissione Antimafia aveva segnalato le difficoltà e i limiti della stessa Agenzia preposta a mettere a disposizione della collettività i beni confiscati alle mafie.
I dati, che non sono cambiati nella sostanza, segnalavano alla fine del 2021, a fronte di 19332 immobili destinati e utilizzati, pressoché lo stesso numero di immobili da destinare (19255) e, a fronte di 1730 aziende confiscate destinate, ce n’erano 2014 da destinare.
La legge che porta il nome di La Torre ha cambiato la lotta alla criminalità organizzata colpendola, con le confische, direttamente sugli interessi economici ma anche lanciando il messaggio forte che i beni tolti alle mafie vengono restituiti alla collettività. I dati ci dicono che su questo bisogna cambiare passo: mettere i comuni nella condizione di utilizzarli accedendo alle informazioni necessarie ma anche facilitando l’accesso ai fondi messi a disposizione; a fine 2021 sono stati spesi solo 61 dei 510 milioni stanziati per favorire l’utilizzo sociale degli immobili e, se non cambiano le cose, rischiano di non essere spesi i 300 milioni previsti nel PNNR per la stessa finalità. Lo stesso bando in essere per l’assegnazione diretta alle associazioni del terzo settore dei beni confiscati non sta producendo alcun effetto.
Onorare la memoria e il lavoro di Pio La Torre oggi deve significare affrontare le lentezze e le pastoie burocratiche che non consentono l’utilizzo di tutti i patrimoni tolti alle mafie e rilanciare l’Agenzia per i beni confiscati spingendola ad assumere un ruolo meno notarile e più attivo e propositivo nella gestione.
Nel momento storico in cui in Europa molti Paesi si stanno orientando a introdurre, a partire dall’esperienza italiana, proprio il tema della confisca preventiva dei beni alle organizzazioni criminali per meglio combatterle, è necessario che il nostro Paese sappia essere un riferimento grazie anche al pieno funzionamento della legge proposta e voluta da Pio La Torre.
Franco Mirabelli
Contrattazione Sociale con Comune di Calolziocorte, risultati raggiunti e impegni presiPresso il Comune di Calolziocorte si è svolto un incontro nell’ambito della Contrattazione Sociale Territoriale, il confronto tra le Organizzazioni Sindacali …
Contrattazione Sociale con Comune di Calolziocorte, risultati raggiunti e impegni presi
Presso il Comune di Calolziocorte si è svolto un incontro nell’ambito della Contrattazione Sociale Territoriale, il confronto tra le Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL Confederali e dei Pensionati con le Amministrazioni Locali, finalizzato alla promozione delle condizioni di vita dei cittadini – lavoratori, pensionati, disoccupati. Le OO.SS. hanno predisposto per il biennio 2022/2023 una Piattaforma contenente le posizioni e le rivendicazioni in merito a diversi temi sociali, economici e sanitari, e sulla base di questa hanno selezionato richieste specifiche da sottoporre al Comune di Calolziocorte.
Riportiamo di seguito i risultati raggiunti e gli impegni presi dall’Amministrazione Comunale:
Io penso sia un tema di riconoscimento di una cultura e di una storia fondative del Pd. Lo dico senza aver avuto quella storia ma da nativa democratica che ha scelto …
Io penso sia un tema di riconoscimento di una cultura e di una storia fondative del Pd. Lo dico senza aver avuto quella storia ma da nativa democratica che ha scelto con entusiasmo il Pd perché incontro tra storie capaci di dire che si poteva stare insieme perché il mondo era cambiato e il tessuto valoriale comune più forte delle differenze. Senza il riconoscimento di quelle storie si rischia di snaturare il Pd e la sua missione alla vocazione maggioritaria.
Però mi sembra onestamente un processo alle intenzioni. Per ora è tutto come prima e non c’è nessuna mutazione genetica. Noi continueremo a fare il nostro dovere con le nostre istanze. Penso che l’intervista di qualche tempo fa di guerini sul foglio indichi chiaramente la posizione. Noi non abbiamo cambiato idea. Attendiamo e poi, eventualmente, interverremo.
“ Sostegno all’Ucraina “finché è necessario” e unione euro-atlantica, su cui si riconosce tutto il Pd. Ma anche dissenso rispetto a Elly Schlein sulle spese militari, anche se lui, il presidente del Copasir Lorenzo Guerini, preferisce parlare di continuità con gli impegni presi dal Pd e dal paese.
In Polonia Mattarella ha parlato di aiuto militare all’Ucraina e unità tra Europa e Nato, il Pd di oggi riesce a dire le stesse cose con uguale chiarezza? “Il presidente Mattarella ha pronunciato un discorso importante, che richiama all’unità l’Europa e l’Occidente – dice al Foglio Guerini – perché nell’aggressione russa sono ‘in gioco gli elementi che caratterizzano l’odierna esperienza occidentale, a partire dalla libertà’. Per fronteggiare questa e le altre sfide dell’oggi bisogna innanzitutto, e utilizzo ancora una volta le illuminanti parole del Capo dello Stato, ‘respingere la tentazione della frammentazione della solidarietà tra i paesi liberi, cementata nell’esperienza dell’Alleanza atlantica e dell’Unione europea’. Parole chiarissime, che sottoscrivo pienamente. E nelle quali certamente si riconosce tutto il Pd”.
La segretaria Schlein si dice favorevole al supporto militare all’Ucraina, ma contraria all’aumento delle spese militari dell’Italia. È una svolta rispetto alle posizioni del Pd ultimi governi e che lei ha espresso da ministro della Difesa. Il partito ne ha discusso? “Vorrei sottolineare che Schlein ha riconfermato, con nettezza, la linea che il Pd ha mantenuto fin dal 24 febbraio dello scorso anno: l’Italia deve sostenere l’Ucraina nello sforzo eroico con cui sta difendendo il proprio popolo dalla scellerata aggressione decisa da Putin in tutte le forme, a partire dall’invio di forniture militari. E fino a quando sarà necessario. Sulle spese militari le potrei rispondere che sono abituato a stare in minoranza. Battute a parte, il tema attraversa in modo controverso l’opinione pubblica, e quindi anche la politica. Vogliamo tutti più sicurezza ma pensiamo che questa esigenza debba essere demandata alla responsabilità di altri. Agli Stati Uniti, alla Nato, all’Europa. Quasi dimenticandoci che la Nato e la Ue siamo anche noi. La tutela della libertà, delle democrazie, dello stato di diritto, richiede anche di rafforzare le nostre capacità di difesa. Il tema non è solo rispettare gli impegni assunti in ambito Nato da tutti, e sottolineo tutti, i governi italiani dal 2014 a oggi. Ma risponde anche a un’esigenza nazionale di ammodernare il nostro strumento militare che ha risentito di anni di ipofinanziamento, sia sul piano degli investimenti che su quello della manutenzione e dell’addestramento”.
Quasi trent’anni fa, un suo predecessore al ministero della Difesa e padre del centrosinistra come Beniamino Andreatta diceva che gli europei dovevano passare dal ruolo di “consumatori di sicurezza” a quello di “produttori di sicurezza”. Per una difesa comune europea basta mettere le attuali risorse in comune o servono maggiori investimenti? “Andreatta aveva pienamente ragione. Passare da consumatori a produttori di sicurezza è l’essenza della sfida della costruzione della Difesa europea. E’ la linea definita con ambizione dalla Bussola Strategica approvata dagli stati membri anche come risposta sia alla conclusione, per certi versi drammatica, della nostra ventennale presenza militare in Afghanistan, sia all’aggressione russa all’Ucraina. Per farlo c’è certamente l’esigenza di superare egoismi nazionali, razionalizzare la spesa – penso ad esempio alla frammentazione dei sistemi d’arma –, spingere sulla cooperazione industriale, costruire più robuste capacità militari e decidere di impiegarle nella gestione delle crisi. Con tutti i mezzi di cui l’Ue dispone: più forti capacità militari, ma anche aiuti allo sviluppo, capacità diplomatiche, institution building, investimenti sulla società civile. Non solo più investimenti quindi, che sono comunque necessari, ma innanzitutto volontà politica. Una partita che dobbiamo giocare fino in fondo capendo che l’unità è essenziale affinché l’Europa sia all’altezza della sua ambizione”.
Si discute animatamente del caso Uss, dell’evasione di questo rampollo della nomenklatura putiniana prima di essere estradato negli Usa. Governo e magistratura si rimpallano le responsabilità. La nostra intelligence dice di non essere stata avvisata da nessuno, ma non dovrebbe essere il ruolo dell’intelligence quello di arrivare prima e avvisare gli altri? “Non vorrei apparire reticente, ma essendo presidente del Copasir sono tenuto a doveri di riservatezza e sobrietà comunicativa. Ciò che posso dire è che il Comitato che presiedo ha svolto e continuerà a svolgere, sulla questione, il proprio lavoro di vigilanza. Certo, l’evasione di Uss solleva molti interrogativi su cosa non abbia funzionato e ha esposto il nostro paese a una situazione oggettivamente imbarazzante. In ossequio al dovere di sobrietà a cui debbo attenermi in virtù del ruolo che ricopro – conclude Guerini – non ritengo opportuno esprimere ulteriori osservazioni, anche perché come ha detto il ministro Nordio nella sua informativa alla Camera sono in corso altri approfondimenti, e lascio alle valutazioni di chi ha ascoltato ieri il ministro se la sua relazione abbia o meno fornito risposte esaustive”.
Simona Malpezzi Senatrice PD
Fabio Pizzul nuovo presidente della Fondazione culturale Ambrosianeum Il grazie del Consiglio direttivo a Marco Garzonio che ha guidato la Fondazione negli ultimi 25 anniIl Consiglio direttivo della Fondazione Ambrosianeum ha …
Fabio Pizzul nuovo presidente della Fondazione culturale Ambrosianeum
Il grazie del Consiglio direttivo a Marco Garzonio che ha guidato la Fondazione negli ultimi 25 anni
Il Consiglio direttivo della Fondazione Ambrosianeum ha designato come nuovo presidente Fabio Pizzul, che prende il posto di Marco Garzonio, che ha guidato la Fondazione negli ultimi 25 anni.
Prendendo atto delle dimissioni di Garzonio, che ha scelto di fare un passo indietro per favorire un ricambio generazionale e rilanciare le attività della Fondazione, il Consiglio ha anche indicato come proprio segretario Paolo Dell’Oca, che prende il posto di Alessandra Guarracino che ha a lungo affiancato il presidente Garzonio.
Al Consiglio, Garzonio ha ripercorso gli anni della sua presidenza, vissuta sulla scia di due Maestri, il prof. Lazzati e il card. Martini, esprimendo la sua gratitudine per il cammino fatto e ricordando come Ambrosianeum abbia raccolto e rilanciato l’eredità dei padri fondatori e sottolineando come la Fondazione compia i suoi 75 anni assieme alla Costituzione Italiana antifascista, che Garzonio nel suo commiato al Consiglio ha “definito gemelli, ovviamente in ruoli e ambiti diversi, nel nome della libertà, della democrazia, della lotta alle disuguaglianze e alle discriminazioni”. Una felice coincidenza che esprime al meglio l’idea che ha sempre guidato Ambrosianeum nel valorizzare il contributo del mondo cattolico ambrosiano alla promozione del bene comune a servizio della città. Garzonio, ringraziando per la collaborazione avuta in questi anni, ha motivato con chiarezza la sua scelta di fare un passo indietro: “Ho deciso di lasciare la Presidenza dell’Ambrosianeum perché sono convinto che i contenuti, il ruolo, la vivacità della Fondazione abbiano bisogno di forze meno gravate dagli anni, capaci di ascoltare la città (i giovani e i meno fortunati in particolare), di elaborare pensieri e progetti con linguaggi e mezzi consoni alla modernità, ricchi di umanità competenze generosità prossimità evangelica, di immaginare risposte credibili e coerenti con le grandi trasformazioni in atto e in sintonia con la tradizione specifica nostra: un patrimonio umano, culturale, spirituale di cui andare orgogliosi”.
Fabio Pizzul, giornalista, già presidente dell’Azione Cattolica Ambrosiana dal 2002 al 2008, nel 2010 è stato eletto consigliere regionale come indipendente nelle liste del PD e ha mantenuto questo ruolo istituzionale fino al termine della passata legislatura. Intervenendo davanti al Consiglio direttivo dopo la nomina, Pizzul ha espresso la sua gratitudine ai consiglieri e si è augurato di essere all’altezza di un ruolo così prestigioso che il suo predecessore Garzonio ha così autorevolmente ricoperto negli ultimi 25 anni. “Ho sempre guardato ad Ambrosianeum con grande attenzione” – ha sottolineato il neo presidente – “apprezzando in particolare il grande lavoro fatto per riscoprire e valorizzare il contributo dei cattolici alla storia repubblicana, a partire dall’esperienza della Resistenza e della stagione della Costituente a cui tanti cattolici ambrosiani hanno offerto un contributo determinante. Ringrazio il presidente uscente Garzonio per il grande lavoro in questi 25 anni e per la grande capacità di proporre Ambrosianeum come significativo punto di riferimento per la città di Milano grazie anche all’annuale Rapporto sulla città e a tante altre iniziative di grande livello”. Ne è conferma ultima “Storie di ribelli per amore”, il docufilm dedicato a don Giovanni Barbareschi, prete della Resistenza, nato da un’idea di Marco Garzonio, realizzato da Giacomo Perego e Simone Pizzi, di cui attualmente sono in corso molte presentazioni sul territorio lombardo.
Il Consiglio direttivo, nominando Garzonio Presidente emerito, ha anche preso atto delle dimissioni di Ferruccio de Bortoli, che ha recentemente assunto la presidenza della Fondazione Corriere della Sera; a lui va il grazie per il lavoro fatto insieme e un caloroso augurio per il suo nuovo incarico che ci si augura possa essere foriero di nuove collaborazioni tra le due realtà.
Ideale momento per il passaggio di consegne tra i due presidenti sarà la prossima iniziativa promossa dalla Fondazione: lunedì 8 maggio alle 20.45, presso l’Auditorium San Fedele di via Hoepli 3/b a Milano, verrà presentato “Il primo sguardo”, film intervista di Marco Manzoni dedicato a Ermanno Olmi a 5 anni dalla sua scomparsa. Si tratta di un vero e proprio omaggio della città di Milano realizzato in collaborazione con Fondazione Banca Popolare di Milano, Fondazione Culturale San Fedele e Studio Oikos.
Per maggiori informazioni sull’attività della Fondazione Culturale Ambrosianeum e per partecipare alla serata dell’8 maggio su Ermanno Olmi o organizzare una proiezione del docufilm “Storie di ribelli per amore”, ci si può rivolgere alla segreteria della Fondazione (info@ambrosianeum.org , 0286464053 – www.ambrosianeum.org )