Salute e sicurezza nelle aziende
Da molto tempo come Fim Cisl Monza Brianza Lecco denunciamo una situazione di criticità sulla sicurezza del lavoro nel nostro territorio, chiedendo nelle aziende dove siamo presenti azioni concrete per migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici metalmeccanici, e per costruire un percorso preventivo di formazione e informazione che serva ad abbattere il numero degli infortuni e prevenire conseguenze a volte anche serie degli stessi lavoratori e lavoratrici.
In questo senso apprendiamo con amarezza che alla MDG di Lierna, una lavoratrice adibita a mansioni
operaie con dieci anni di servizio, è stata licenziata perché colpita da problema di salute, le cui cause sono
ancora tutte da accertare, che a parere dell’azienda e del medico aziendale la rende inidonea a svolgere
qualsiasi altra mansione presente in azienda.
La vicenda di questa lavoratrice ci dice che sicuramente in quella realtà , come in molte altre, ci sono aspetti su cui come organizzazione sindacale vogliamo intervenire al fianco delle RSU e delle RLS a rafforzare la tutela delle persone.
Ci preoccupa in questo caso come in altri, la mancata assunzione di “responsabilità sociale” delle imprese
che di fronte a situazioni di questo genere dovrebbero costruire attorno alle lavoratrici e ai lavoratori una
rete di protezione e non pensare di risolvere il problema con i licenziamenti.
Ricordiamo a tutti e per primi a noi stessi che anche la Costituzione Italiana prevede da parte delle aziende l’esercizio dello svolgimento dell’attività economica senza pregiudizio alla salute delle lavoratrici e dei lavoratori.

Nonostante le leggi, gli enti preposti, e tutti gli sforzi messi in atto dai vari soggetti sul territorio ribadiamo la necessità che la tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici sia prioritaria nel nostro territorio dove ci sono aziende che si distinguono sotto il profilo della sicurezza ma anche tante in cui essa è vista come un intralcio alla produzione e un costo inutile.
Riteniamo sbagliato ridurre a mero costo la vita delle persone nelle aziende mentre deve essere elemento
di dignità e di vanto da parte di tutte le aziende avere luoghi di lavoro salutari e sicuri, non solo sul nostro
territorio ma in tutti i luoghi di lavoro del paese

FIM CISL Monza Brianza Lecco

Sale la febbre per il prossimo fine settimana quando è prevista l’ Adunata nazionale delle penne nere a Udine. Migliaia di alpini, saranno circa 90.000, invaderanno Udine e il Friuli per quella che si annuncia un adunata veramente speciale.
Centinaia di alpini valsassinesi, della Valvarrone e Riviera sono già partiti, altri partiranno oggi, e Sabato saranno saranno presenti con familiari e amici al grande evento.

Domenica nel primo pomeriggio inizieranno a sfilare le sezioni lombarde Lecco Como Sondrio e le altre province.

A Udine, città di tradizione alpina e pronta al grande evento, non sono mancate alcune polemiche per i prezzi alle stelle , ma era anche prevedibile in una occasione di questa portata.

E’ importante che tutto vada per il meglio e che l’amicizia la convivenza lo spirito di gruppo la facciano ancora una volta da padrone per le penne nere provenienti da ogni angolo di questo mondo che saranno presenti a Udine.

Mario Grigi, capogruppo sez. ANA di Cortenova

Venerdi 12 Maggio alle ore 10.00 ho organizzato a Milano la presentazione del Rapporto Donne Gravemente Sfruttate di Slaves No More, associazione che dal 2012 è in prima linea nel combattere questo fenomeno.
Una tematica più che mai attuale ed è ancor più significativo che il rapporto venga presentato proprio nella settimana nella quale al Parlamento Europeo abbiamo dato il via alla ratifica della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne.

I numeri sono drammatici: nel 2022 in Italia si sono registrati 125 femminicidi e nel mondo una donna su tre subisce ancora oggi violenza fisica o sessuale. Ma c’è anche un altro fenomeno sommerso molto più drammatico, ossia quello del traffico di persone, che riguarda milioni di donne e ragazze sfruttate sessualmente e lavorativamente.

Il rapporto di Slaves no More si sofferma sulle forme di sfruttamento più gravi e maggiormente lesive dei diritti fondamentali che hanno conseguenze sulla vita, sulla salute e sull’inclusione delle donne e delle ragazze ed analizza il contesto sociale, i luoghi e le modalità con le quali avviene nel lavoro domestico, nel lavoro agricolo e a livello sessuale. Inoltre, nel rapporto, vengono evidenziate quali azioni sono necessarie per contrastare questo fenomeno.

Alla presentazione del rapporto saranno presenti anche importanti rappresentati del mondo istituzionale ed accademico, oltre ai dirigenti dell’associazione.
Qui potete trovare il programma dell’evento https://www.slavesnomore.it/2023/05/09/12-maggio-milano-presentazione-del-rapporto-donne-gravemente-sfruttate/, mentre per partecipare potete iscrivervi al link https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdddxzwaf21D6NmY98SbJrYBLdjUy2nzc0zgEivx9MNts6J_w/viewform oppure potete seguire l’evento in diretta qui sulla mia pagina Facebook. 

PATRIZIA TOIA