• 20 April 2024
2 Comments

Giulia Tramontano, di Senago, è stata uccisa dal suo compagno.
Un femminicidio che ci lascia senza parole, attoniti, simile a troppi altri. Non assecondiamo la morbosa curiosità sui dettagli del delitto, sarebbe ignobile.
Però una cosa vogliamo dirla: non possiamo continuare a “stringerci intorno alle famiglie” dopo che queste cose accadono, vorremmo una vera prevenzione: questi non sono “raptus improvvisi”, e per questo dobbiamo esigere l’aumento dei fondi dei centri antiviolenza, aumentare i punti di ascolto e di aiuto, attivare percorsi di formazione e prevenzione che partano dalle scuole.
Sui social è partito l’hastag #losapevamotutte ed in effetti purtroppo è così: in Italia quando scompare una donna, l’esito è troppo spesso già scritto.
Noi non ci arrendiamo, è una emergenza che riguarda la società in cui viviamo e la risposta deve essere culturale, sociale, collettiva.

PD LOMBARDIA

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2 thoughts on “Proposte contro i femminicidi

  1. Forte è la necessità di porre rimedi ma la situazione complessa può rendere inefficaci le iniziative.
    Molte sono le componenti del disagio- degrado.
    L’educazione permissiva, finalizzata ad assecondare ogni bisogno, ha reso le nuove generazioni più fragili rispetto a quelle del passato.
    L’affermazione dell’individualismo, di un soggettivismo esasperato in cui l’io diventa Dio determina conseguenze nefaste.
    L’abiura alla religione non ha favorito e non favorisce un progresso di tipo morale e spirituale.
    Aggiungo ,tra queste che sono solo alcune delle cause, il fatto che la donna esprime una evoluzione maggiore nel processo di maturazione rispetto all’uomo, il quale è rimasto in molti casi fermo allo stadio elementare e in una condizione di incapacità ad accettare frustrazioni e rifiuti.
    A mio avviso, il potenziamento degli studi umanistici in tutte le scuole di ogni ordine e grado potrebbe far parte delle proposte da attuare per arginare il fenomeno. Lo studio dei testi di letteratura serve ,infatti, a conoscere i sentimenti, a capire come funzionano gli esseri umani, ad allargare gli orizzonti. Se l’uomo non conosce sé stesso, non ha la consapevolezza di sé, può diventare o inautentico , atteggiamento che non libera e non realizza il sé più intimo, o distruttivo.

    1. Giusto Teresa, la Scuola potrebbe/dovrebbe avere un ruolo importante in questo senso. Si potrebbero istituire dei corsi di Educazione Civica riguardanti la parità di genere (cosa che la mia amica Irene Riva propone da anni) e soprattutto i rapporti corretti tra uomini e donne. Si potrebbero fare già dei bei passi in avanti, e uscire da una visione ancestrale e preistorica come se le donne fossero perennemente possesso degli uomini. Ciao Enrico

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