Che una folgore d’amore la colpisca generale Vannacci.
Si generale Vannacci amore e non odio, il suo ciarpame di libro è da buttare nella spazzatura, il suo odio è negativo per lei stesso e per tutta l’umanità.
Lei scrive che Paola Enogu ha la cittadinanza italiana ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità.
Quali sono i tratti somatici degli italiani?
Che cos’è per lei l’italianità?
Lei che si reputa orgoglioso di appartenere ad Enea, a parte che è solo un’invenzione di Virgilio ma con un fondo di verità che l’umano in quel periodo non era stanziale ma nomade,
per fortuna, perché noi italiani non saremmo mai stati raffigurati, con un corpo da dio greco.
Come lei sa Enea veniva da Troia, che si trovava sulle coste turche, la mescolanza tra umani ha fatto in modo che la razza diventasse sempre più forte, intelligente e affascinante.
Provi solo un momento a pensare se fossimo rimasti piccoli e brutti come i primi stanziali che abitarono l’Italia.
Lei generale Vannacci ha tre lauree, conosce diverse lingue e popolazioni ma dimentica la nostra costituzione.
Epperò dovrebbe conoscerla, un generale che dedica la sua vita per servire la nostra Repubblica democratica deve sapere che la Costituzione italiana si fonda sui principi di uguaglianza, dignità e rispetto per ogni individuo, senza alcuna distinzione di sesso, razza, lingua, religione o convinzioni personali.
Quindi lei deve sapere che il razzismo e l’omofobia non sono solo incompatibili con i valori che hanno dato le Madri e i Padri costituenti alla nostra Costituzione ma sono reati previsti dal nostro ordinamento
Esiste solo una razza ed è quella umana che per rinnovarsi ha bisogno di nuova linfa.
E poi lei scrive che per quanto esecrabile, l’odio è un sentimento, un’emozione che non può essere represso in un’aula di tribunale. Se questa è l’era dei diritti allora, come lo fece Oriana Fallaci, lei rivendica a gran voce anche il diritto all’odio e al disprezzo e a poterli manifestare liberamente nei toni e nelle maniere dovute.
No lei non può rivendicare il diritto all’odio, non solo non gli è permesso come servitore della Repubblica ma soprattutto come cittadino, le leggi Scelba e Mancino condannano ogni forma di razzismo.
Lei non può denigrare, insultare le minoranze, non può prendersela con i gay, con i migranti, con le femministe, altri prima di lei hanno instaurato dittature, hanno aperto lager, hanno ucciso inneggiando alla razza, sono stati sconfitti e sa perché? L’amore per il prossimo prevale sempre sull’odio.
E come scriveva Terzani:
“L’occasione è di capire una volta per tutte che il mondo è uno, che ogni parte ha il suo senso, che è possibile rimpiazzare la logica della competitività con l’etica della coesistenza, che nessuno ha il monopolio di nulla, che l’idea di una civiltà superiore a un’altra è solo frutto di ignoranza, che l’armonia, come la bellezza, sta…”
Quei libri di Terzani si che sono da leggere, li legga e vedrà che l’odio rappresenta il male, l’oscurità e la morte, invece è con l’amore, con la solidarietà e la pace che costruiremo un mondo migliore e daremo un futuro all’umanità intera.
Apra il suo cuore rancoroso, triste e nero all’amore e vedrà che sarà lei stesso a rinnegare il suo libro.

Rete Italiana Antifascista

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