• 29 March 2024
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Tra la fauna selvatica italiana, i cinghiali sono le principali vittime della nostra era geologica, ovvero l’Antropocene e, come tutte le vittime, sono innocenti. Vengono puniti per l’ingordigia e la ferocia dei colpevoli.

Sappiamo che i cinghiali maremmani autoctoni stavano estinguendosi negli anni ’50 del secolo scorso.
Sono stati quindi importati, dai cacciatori e loro adepti, quelli alloctoni dell’est Europa, più grandi, più confidenti, più prolifici.

Sono stati allevati, reimmessi in tutta Italia, foraggiati e ibridati con i maiali domestici fino a che la tardiva legge n. 221/2015 ne ha proibito il ripopolamento e il foraggiamento. Inutilmente, perchè le illegalità della caccia restano sempre nascoste e sottolineate dal fatto che l’Italia, nel 2022, è risultata al 41mo posto fra i 180 Paesi del mondo per la corruzione https://www.transparency.it/.

I cinghiali non solo vengono allevati ma addirittura venduti on line vivi e morti https://www.subito.it/animali/cinghiali-in-purezza-palermo-309049286.htm per incrementare quella filiera alimentare che fa di un animale selvatico, un animale d’allevamento.

Nonostante l’alta diffusione dell’illegalità e del bracconaggio (80% dei cacciatori), a causa dell’omertà diffusa, i rari reati che vengono sottoposti a procedimento giudiziario, per la maggior parte ottengono l’assoluzione in primo grado di giudizio senza alcuna sanzione penale e altri procedimenti terminano con l’oblazione, con la non procedibilità per la tenuità del fatto, con la prescrizione.

L’informazione (suggestionata da cosa? dalla mancata conoscenza, da spinte interessate, da…..) tende a terrorizzare i cittadini e, considerato quanto questo sia facile in un Paese dove la Natura è una quasi perfetta sconosciuta, tali cittadini, nonostante che per l’80% siano contrari alla caccia (ovvero all’uccisione di animali per divertimento), cedono alle lusinghe della paura e dell’ignoranza.

Per questo, alleghiamo un resoconto https://gabbievuote.it/il-cinghiale-relazione-2023.html di chi sia il cinghiale, una creatura molto intelligente, nomade ed amante del quieto vivere, la cui presenza è incompatibile con un sovraffollamento umano, le cui principali caratteristiche sono la socialità, la vita notturna, la predilezione per la macchia folta, il desiderio di tranquillità. Il cinghiale non teme le persone che parlano, persone inoffensive come i gitanti, cercatori di funghi o boscaioli. Se non è provocato o ferito, il cinghiale non aggredisce l’uomo.

ll suo habitat è rasppresentato dai boschi folti, dalle macchie che noi abbiamo degradato e frammentato, mentre è ormai riconosciuto da scienziati e ricercatori che la caccia non ottiene se non il contrario di quello che pretende ottenere, ovvero l’aumento della natalità.

Siamo noi umani, i responsabili dei problemi, delle migrazioni periurbane, della confidenza che dimostrano questi animali, dell’attraversamento delle strade e siamo noi umani, con la nostra intelligenza e non con l’ottusa visione, che dobbiamo risolvere il problema dell’eccesso di popolazione per riportare il cinghiale, in modo incruento, ad essere regolato dalla legge biologica della “capacità portante”.

Ci auguriamo una riflessione.

Mariangela Corrieri
Presidente Associazione Gabbie Vuote

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