L’undicesimo anno dal sisma in Emilia cade nel momento in cui siamo alle prese con un nuovo terremoto: l’alluvione che in questi giorni ha colpito il nostro territorio.
Stiamo fronteggiando un’altra emergenza di proporzioni enormi, che causa dolore e sofferenze, vittime, persone costrette a lasciare le proprie case, danni ai servizi, alle infrastrutture, al sistema economico.
L’Emilia-Romagna è di nuovo ferita. E di nuovo si rialzerà. Così come successe dopo il terribile sisma del 2012: ci siamo rimboccati le maniche e siamo ripartiti, dietro la spinta dell’allora presidente Errani, dei sindaci e delle sindache, grazie alla forza straordinaria di chi vive in questa terra, realizzando una ricostruzione che è stata un’impresa collettiva e definita ‘esemplare’ dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Adesso lavoriamo alla priorità assoluta, mettere in sicurezza persone e comunità colpite dall’alluvione, dopo ricostruiremo tutto, e lo faremo insieme.
Ciò che davvero non possiamo riavere sono coloro che non ci sono più, che persero la vita undici anni fa e che l’hanno persa in questi terribili giorni: il nostro pensiero va a loro e alle loro famiglie, cui esprimo vicinanza e solidarietà.
Stefano Bonaccini