Quando si ha una #disabilità, in #Lombardia la scuola dell’obbligo diventa scuola a chiamata.
Questo perché gli enti accreditati della nostra Regione, per svolgere il servizio di assistenza scolastica, non hanno abbastanza personale per prendere in carico tutti i minori che hanno bisogno.
E allora succede che le famiglie si devono impuntare per fare in modo che i diritti dei propri figli vengano garantiti, come ha fatto Fortunato Nicoletti, papà di Roberta, affetta da una grave forma di displasia. Grazie alla sua ostinazione, la figlia è stata seguita da due enti che le hanno garantito cinque giorni di frequenza a scuola.
Ma non a tempo pieno. Con cambi continui di orario e solo fino ad aprile.
Non possiamo permettere che un diritto universale diventi un diritto a chiamata.
Quella di Roberta è la storia di tantissimi minori e non e delle loro famiglie, per questo ho presentato un’interrogazione per chiedere a #RegioneLombardia quali azioni intende intraprendere affinché portatori di disabilità grave e gravissima vedano riconosciuto il diritto allo studio e all’inclusione. E per evitare, inoltre, che le famiglie debbano trovarsi a riprogrammare di volta in volta compiti di cura e impegni di lavoro.
Una battaglia di civiltà che porteremo avanti, fuori e dentro il Consiglio regionale.

Pietro Bussolati

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