PASSA LA LINEA M5S IN LOMBARDIA
L’Italia è in ritardo sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Gli obiettivi del 2022 sembrano essere stati conclusi solo sulla carta mentre quelli del 2023, a tre mesi dall’inizio dell’anno, sembrano essere distanti da un esito positivo.
Sono perciò a rischio i 19 miliardi del 2022 e anche quelli del 2023, visto che i 15 targets previsti, scadrebbero il 30 giugno, rischiando così di non essere portati a termine. Sprecare i fondi del PNRR, ottenuti grazie al lavoro del Presidente Conte è un rischio che non possiamo correre.
Per questo già durante il primo Consiglio Regionale della nuova legislatura, il 21 marzo scorso, come Movimento 5 Stelle abbiamo chiesto in Aula di istituire una Commissione speciale dedicata al PNRR. La Commissione avrà il compito di monitorare l’avanzamento dei lavori e la messa a terra dei fondi del PNRR in Lombardia.



Una proposta che è stata accolta con favore e condi­visa anche dalle altre forze politiche nella confe­renza dei capigruppo e ora dovrà passare al vaglio dell’assemblea.
Come ha ribadito anche il nostro Capogruppo Nicola Di Marco: “I ritardi accumulati dai governi Draghi e Meloni non sono più un mistero, ma anche le Regioni hanno le loro responsabilità. Rischiamo la paradossale situazione per cui Conte ha ottenuto le ri­sorse dall’Europa, Draghi se ne è vantato e Meloni non le ha sapute gestire. Questo non deve succedere.
Bene quindi che le nostre istanze siano state accolte e che anche le altre forze politiche siano andate nella direzione da noi auspicata, ovvero quella dell’istituzio­ne di una Commissione speciale dedicata al PNRR.
Il PNRR, è bene ricordarlo, può essere un’opportunità di crescita per tutta la Lombardia: ferrovie, sanità territoriale, rigenerazione. E il rischio di spre­care l’occasione ottenuta dal nostro Pae­se grazie al lavoro del Presidente Conte, è troppo grande. Il Consiglio regionale della Lombardia deve quindi mettersi al lavoro al più presto, per non perdere questi fon­di.
Questo è quello che il Movimento Cinque Stelle ha chiesto e questa è la strada che tutti i gruppi consiliari hanno scelto di se­guire.”

Movimento 5 Stelle

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