Si possono discutere i progetti politici di Elly Schlein, si può raccontare il disagio di una parte del mondo cattolico verso le sue posizioni in campo bioetico, si può non condividere la scelta di farsi intervistare da Vogue ma oggi a leggere i giornali si resta sbigottiti. La segretaria Pd è accusata di avere una consulente d’immagine, come se non l’avessero tutti i leader politici. Per esempio se confrontate Giorgia Meloni sui manifesti elettorali con quella vera sembrano a malapena parenti. Soprattutto la colpa di Schlein è di farsi consigliare da un’armocromista. Un mestiere, il suo, di cui si ignorava l’esistenza, ho letto. Male, se fai il giornalista ti informi e il modo per farlo è semplice: ci si mette in ascolto dell’unica fonte che non inganna mai: la realtà. Sbaglierò, ma chi racconta il mondo per mestiere dovrebbe leggere almeno un paio di libri nella cinquina dello Strega, ascoltare le canzoni (anche se non ci piacciono) in cima alle classifiche, sapere come si vestono i ragazzi, frequentare i social. Insomma informarsi per poter informare. Mettiamola così: grazie a Vogue molti hanno conosciuto una disciplina, l’armocromia, di cui non sapevano. E una parola nuova al giorno non è poco. Anzi per dirla alla moda di oggi è tanta roba.

Riccardo Maccioni

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