Il direttore di Libero Vittorio Feltri sul suo quotidiano ha scritto un editoriale contro la diretta dell’incoronazione di re Carlo III.
Vittorio Feltri, con la sua solita verve polemica, si è scagliato contro la diretta della Rai dell‘incoronazione di re Carlo III d’Inghilterra che si è tenuta sabato 6 maggio. Una diretta “inflitta” dalla tv di Stato che paghiamo con il canone “non per scoppiare di noia ma per essere informati in modo sobrio e possibilmente non ripetitivo” precisa il direttore di Libero.
L’evento, dice Feltri, agli italiani non suscita alcun interesse: “le vicende del primo Palazzo inglese suscitano lo stesso interesse, pari a zero, che ci stimola il comportamento sessuale degli scarafaggi“. Infatti, ci siamo liberati dei Savoia “mediante un referendum notoriamente taroccato, e non abbiamo alcuna nostalgia sia del trono sia dei glutei che lo occuparono” mette in chiaro.
L’incoronazione di Carlo III è stato nominato da Feltri “il festival della retorica”, qualcosa di “disgustoso” impossibile da apprezzare. “I casini che hanno creato fratelli e figli di Carlo ci lasciano indifferenti, figurate se ci premono le giravolte d’amore che hanno turbato il clima della intera casa”. Non ci interessa nulla di Camilla, per non parlare del primo matrimonio di Carlo con Diana fatto di tradimenti che ha riscosso un grande capitolo della corona britannica “dato che i tradimenti coniugali sono i soli elementi in cui ci riconosciamo anche noi poveri plebei”.
Feltri conclude il suo intervento dicendo che non avrebbe acceso il televisore per vedere l’incoronazione. “A meno che non vi sia una partita di calcio, perfino di serie B”.