• 14 May 2024
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Il continuo richiamare della Schlein al “mettetevi comodi”, “siamo qui per restare” , ” le riforme non sono un pranzo di gala” , certamente ricordano alcune massime antiche e ben presenti nei cuori dei “vecchi” militanti.

Come quella , ad esempio, del “Grande Timoniere” Mao Tze Tung, già citato nella terza frase, anche se lui diceva “La Rivoluzione non è un pranzo di gala”, ma ormai non sono più i tempi. C’è una sua massima che però la Schlein sicuramente non ha dimenticato: “Aspettate il passaggio del cadavere del nemico sulla riva del fiume” , naturalmente “mettendosi comodi” e sdraiati sulla riva.

Ecco, è esattamente quello che molti di noi stanno facendo. E’ abbastanza innegabile che il PD, che ha cambiato nove segretari in poco più di dieci anni, varia il Segretario più che altro per avere una nuova fotografia da mettere al centro del bersaglio delle freccette. La Schlein è solo l’ultima, dopo Franceschini, Bersani, Renzi e Letta solo per citarne qualcuno.

Tanto più che la nuova Segretaria non è stata eletta dagli iscritti (e questo un po’ malignamente Bonaccini lo ha ricordato alla Festa dell’Unità di Lecco) ma da semplici passanti, a loro detta elettori del PD (ma su questo avrei milioni di dubbi) , che hanno capovolto il risultato delle Primarie.

Questo nuovo e strano insistere sulla “linea del Partito”, a cui gli iscritti dovrebbero adeguarsi oppure trarre le loro conclusioni (cioè andarsene dal PD) mi sembra una strana linea difensiva di arroccamento.

Ma qual è la linea del PD ? L’avevamo già scritto: la linea del PD è non avere una linea . A proposito di “vecchi”, mi viene in mente una bella canzone del fu cantautore Ivan della Mea “Quando il Partito finalmente sbaglia” ! Proprio perchè il PD è nato da una confluenza di forze democratiche e progressiste diverse: quella di tradizione cattolica avanzata, quella ex comunista, quella ex socialista, quella liberale.

Il PD non è il vecchio Partito Comunista, quello sì aveva una linea, e chi non si adattava, come ad esempio il gruppo del Manifesto, fuori dalla porta !

Non so come le abbia contate le “4850 cose in comune” che abbiamo tra le diverse aree del PD (quali sono ? Come le ha calcolate ? Sarebbe interessante saperlo).
Certo, abbiamo una preponderante “tendenza riformista” , ma come nella antica DC c’era una corrente di Destra (Fanfani) e una di Sinistra (Donat Cattin) che praticamente non avevano nulla in comune tra loro tranne la Religione Cattolica (e non era poco). Il bello del PD è che lì dentro hanno sempre convissuto orientamenti e linee diverse (un po’ come la Bosnia prima della guerra contro i Serbi).

Vogliamo distruggerlo e fare del PD un Partito monocratico , dove la “linea” venga imposta dall’alto e basta ? E’ una ipotesi che a me non piace, stravolgerebbe l’essenza del PD, per cui anche chi scrive l’ha fondato nel 2007. Non credo che ci riuscirà : il PCI è morto e sepolto, facciamocene una ragione.

Perciò, cara Schlein, siccome siamo stanchi per aver passato un anno faticoso, ci metteremo a riposare sulla riva del fiume. Quest’estate (finalmente) andremo al mare, visto che l’anno scorso le vacanze ci sono state rovinate da una fallimentare campagna elettorale, e le “attività militanti” personalmente le riprenderemo il prossimo autunno.

“Così è se vi pare” !

Enrico Baroncelli

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2 thoughts on “Cara Schlein, noi siamo già comodissimi

  1. Bravo Enrico,
    Hai già tradotto “l’estate militante” in una buona indicazione operativa…
    Anche se mi sarà difficile… cercherò di imitarti…!!!

    1. Vedo che anche tu non ti esimi dallo sport in voga nel PD dalla sua costituzione:
      ……”varia il Segretario più che altro per avere una fotografia da mettere al centro del tiro al bersaglio “…..

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