
Alessandro Barbero incontra gli studenti di Lecco
Alessandro Barbero incontra gli studenti di Lecco, del liceo Classico A. Manzoni10 Novembre 2023
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Alessandro Barbero incontra gli studenti di Lecco, del liceo Classico A. Manzoni10 Novembre 2023
Alessandro Barbero incontra gli studenti di Lecco, del liceo Classico A. Manzoni
10 Novembre 2023
Il progetto meloniano di costruire campi di trattenimento di migranti provenienti dall’Italia in Albania probabilmente decadrà per le troppe incongruenze giuridiche, che cozzano con le normative europee, e anche perchè è …
Il progetto meloniano di costruire campi di trattenimento di migranti provenienti dall’Italia in Albania probabilmente decadrà per le troppe incongruenze giuridiche, che cozzano con le normative europee, e anche perchè è evidentemente inutile traghettare i migranti avanti e indietro per l’Adriatico in attesa di verificare i loro diritti.
Però ha il merito di sollevare la questione albanese in Europa, come ben ha espresso il Premier Edi Rama.
Dico subito che a mio parere avrebbe molto più senso far entrare subito l’Albania nell’Unione Europea, piuttosto che un paese ormai più che disastrato economicamente e in guerra come l’Ucraina, ma questa è solo la mia opinione.
Rama ha dichiarato che il motivo della sua disponibilità, espressa quest’estate alla Meloni, è il sentimento di amicizia che lega i due paesi:”Se l’Italia chiama, Albania risponde”. Ottimo, ma al di là dei sentimentalismi è vero che ci sono legami profondi tra i due paesi.
A partire dai tempi medievali, quando forti gruppi albanesi si stabilirono in Puglia e in Calabria (La “Piana degli Albanesi”) già dai tempi del Regno angioino delle Due Sicilie (e probabilmente dai tempi dei Bizantini).
Ma rimaniamo al secolo scorso, il Novecento. Negli anni ’30 l’Albania, nata dalla dissoluzione dell’Impero ottomano dopo la I Guerra Mondiale, era già diventata un protettorato italiano. Mussolini guardava all’Albania per ricostruire un piccolo “Mare Nostrum” nell’Adriatico. Nel 1939, alla vigilia della II Guerra Mondiale, l’Albania entrò ufficialmente nell’ “Impero” italiano: l’invasione durò meno di una settimana, dal 7 al 12 aprile 1939, e il Re Zog costretto a fuggire in Grecia.
La resistenza albanese fu sostanzialmente minima, e questo illuse Mussolini che anche la Grecia fosse alla sua portata.
Ma non fu così. Il 28 Ottobre 1940, poco più di 4 mesi dopo la dichiarazione di guerra alle “potenze plutocratiche” del 10 Agosto, e 18″ anniversario della Marcia su Roma, Tirana e Valona si rivelarono ottime basi per la partenza del contingente italiano contro la Grecia : “Spezzeremo le reni alla Grecia” aveva dichiarato il dittatore.
Come andò è abbastanza noto: bastarono ben pochi giorni per rivelare la totale disorganizzazione e la vacuità dell’attacco italiano. Gli Alpini, tra cui vorrei ricordare il grande introbiese Mario Cerati, furono mandati sulle montagne del Montenegro a congelarsi (a Novembre già faceva parecchio freddo).
Dopo poche settimane ritornarono alle basi di partenza, umiliati e confusi, in Albania. La Grecia si era rivelata un osso molto più duro del previsto.
Il timore dello Stato Maggiore però era che anche gli Albanesi potessero ribellarsi. Ci sarebbe voluto poco, in quei momenti di grande confusione e smarrimento, per ribellarsi e far tornare gli Italiani alla loro primitiva base di partenza, cioè il porto di Brindisi.
Ma gli Albanesi non lo fecero: il loro legame con l’Italia era molto più solido della falsa retorica mussoliniana.
Un altro momento importante fu dopo l’8 Settembre 1943, quando l’Esercito italiano praticamente si sciolse dopo la dichiarazione di Armistizio.
Molti soldati italiani, di stanza nei Balcani, chiesero e ottennero rifugio presso le case dei civili albanesi, per nascondersi dai rastrellamenti tedeschi, in cerca di prigionieri da mandare in Germania.
Allora bisogna sapere che gli Albanesi hanno un altissimo concetto dell’ospitalità (come era per gli antichi Greci di Omero): una volta che un ospite entra in casa tua, liberamente accettato, egli diventa una persona sacra, intoccabile.
Moltissimi Italiani ed anche Ebrei hanno trovato rifugio nelle case albanesi. L’Albania è probabilmente l’unico paese europeo che non ha mai collaborato con i Nazisti, e non ha mai consegnato neanche un Ebreo alle SS (diversamente da quanto hanno fatto Italiani Fascisti, Francesi, per non parlare di Ungheresi, Rumeni, Lituani ed Ucraini).
Moltissimi Albanesi si sono fatti fucilare (dal 1943 al 1945) piuttosto che rivelare ai Tedeschi dove avevano nascosto i loro scottanti “ospiti” nelle loro case, fienili e nascondigli segreti.
Un’ultima cosa: quando si parla della nave Vlora, che in un colpo solo portò nel 1991 25.000 Albanesi sulle sponde italiane, sempre a Brindisi, bisognerebbe anche ricordare che era la prima volta dopo decenni di dittatura di Henver Hoxa che gli Albanesi poterono uscire dalle loro frontiere, bloccate per moltissimi anni (dal 1945 al 1990) da un regime oppressivo che non permetteva nè di uscire nè di entrare in Albania, e che non era alleata neanche alla Russia sovietica ma alla Cina di Mao Tze Tung, in un regime di totale isolazionismo !
Insomma, diamo ascolto a Edi Rama: l’Albania merita di più, e lo sappiamo bene anche noi valsassinesi, che abbiamo ampie comunità integrate di integerrimi lavoratori !
ENRICO BARONCELLI
Manuel Tropenscovino, segretario provinciale del Partito Democratico, commenta la manifestazione PD di sabato scorso a Roma, organizzata dalla Segretaria nazionale Elly Schlein “Per un futuro più giusto”.Salario minimo e sanità pubblica, …
Manuel Tropenscovino, segretario provinciale del Partito Democratico, commenta la manifestazione PD di sabato scorso a Roma, organizzata dalla Segretaria nazionale Elly Schlein “Per un futuro più giusto”.
Salario minimo e sanità pubblica, queste le principali richieste al Governo Meloni da parte delle 50.000 persone riunitesi a Roma in Piazza del Popolo da tutta Italia. Tra queste, c’erano anche 50 iscritti e simpatizzanti dalla Provincia di Lecco, partiti alle 6 del mattino dal Bione per partecipare alla mobilitazione nazionale nella capitale. Durante la manifestazione si sono susseguiti sul palco gli interventi di rappresentanti del mondo del lavoro, della sanità pubblica, dell’associazionismo, della cultura, dell’ambientalismo e del mondo studentesco. Ad inaugurare la manifestazione il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, mentre a chiuderla sono stati gli interventi del Presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini e della Segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. Numerosissimi in piazza anche i giovani, come segnalato anche dall’abbondanza di bandiere arancioni dei Giovani Democratici.
“Mentre il centrodestra quotidianamente tradisce le proprie promesse e discute di una legge di bilancio che lascerà indietro la sanità e la scuola pubblica, il diritto allo studio, il diritto ad un lavoro pagato dignitosamente, abbiamo voluto essere presenti anche noi lecchesi in piazza per ribadire che questo Paese merita un futuro migliore. -commenta il Segretario provinciale Manuel Tropenscovino – Eravamo in più di 50 da Lecco per sostenere le richieste di chi subisce le scelte scellerate di Salvini e Meloni. Eravamo lì per chiedere che vengano investite più risorse sulla sanità, per approvare una leggere che introduca un salario minimo, per sostenere davvero le famiglie, con sussidi per il diritto allo studio e più posti negli asili nido. Invece di trovare soluzioni concrete a questi bisogni, l’attuale Governo risulta quotidianamente più impegnato a trovare capri espiatori e a combattere nemici invisibili. Forse si sono resi conto di non essere in grado di fare quello che hanno promesso? La riforma delle pensioni, con l’opzione donna ormai cancellata, e i tagli sulle accise, tanto urlati in campagna elettorale o ai tempi dell’opposizione, sembrano oggi delle barzellette.
Noi trasformeremo le parole di queste settimane in azioni reali sul territorio, perché anche nella nostra Provincia viviamo i problemi legati alle scelte del centrodestra sulla sanità (competenza di una Regione governata per trent’anni dalla destra), sui cantieri per le infrastrutture necessarie che continuano ad essere rinviati, sui trasporti e anche sul lavoro.”
PD LECCO
EICMA 2023: EDIZIONE DA MEDAGLIA D’ORO, OLTRE 560MILA LE PRESENZE ALL’EVENTO ESPOSITIVO L’Esposizione internazionale delle due ruote traguarda il suo 110° anniversario con numeri e risultati che confermano una indiscutibile leadership …
EICMA 2023: EDIZIONE DA MEDAGLIA D’ORO, OLTRE 560MILA LE PRESENZE ALL’EVENTO ESPOSITIVO
L’Esposizione internazionale delle due ruote traguarda il suo 110° anniversario con numeri e risultati che confermano una indiscutibile leadership internazionale
EICMA cala il sipario e si spegne la fiamma su quelle che erano stante definite in apertura “le olimpiadi della passione e della mobilità su due ruote”. Ben 2036 i marchi presenti, (record storico della manifestazione), oltre 700 gli espositori diretti, di cui il 67% proveniente dall’estero in rappresentanza di 45 Paesi. Più del 30% le aziende presenti per la prima volta negli otto i padiglioni occupati, due in più rispetto al 2022 e tre in confronto al 2021.
Le premesse dell’edizione numero 80 dell’Esposizione internazionale delle due ruote, che si è chiusa domenica sera a Fiera Milano Rho, erano già quelle di un successo annunciato e i risultati, al termine della settimana espositiva, assegnano alla kermesse milanese l’ennesima medaglia d’oro.
Le presenze hanno infatti superato quota 560mila, 563.848 più precisamente, pari a un +19% sul 2022, numeri che attestano l’edizione 2023 come la migliore nella storia di EICMA.
Molto consistenti i dati legati all’ambito business: sono stati 39.392 gli operatori del settore, selezionati e profilati con i rinnovati criteri di qualità introdotti nel 2022, che hanno visitato l’Esposizione in questa edizione 2023. Di questi il 52% proveniva dall’estero e in particolare da 120 differenti nazioni.
Buone notizie anche sui dati che riguardano la presenza dei media: di poco sopra le 7000 persone provenienti da 62 Paesi, i giornalisti, tecnici e professionisti della comunicazione, content creator, che hanno approfittato dell’esclusivo press day del martedì e raccontato, anche durante tutta la settimana espositiva, lo spettacolo offerto dentro e fuori i padiglioni. E a proposito dell’intrattenimento proposto dall’Esposizione, considerevole è anche il successo dell’arena di MotoLive, lo spazio esterno dedicato alle gare, all’intrattenimento e allo spettacolo, con gli oltre 3000 posti a sedere delle tribune sempre occupati. Sono quasi 9.000 anche i visitatori che hanno approfittato delle aree di test ride dedicata all’e-Bike e ai veicoli degli espositori, mentre è stata presa d’assalto l’Esports Arena, il nuovissimo e coinvolgente contenuto espositivo dedicato al mondo gaming, che ha visto la presenza di tantissimi giovani e numerosi VIP e piloti. Degno di nota anche l’interesse sviluppatosi attorno all’area YUM (Your Urban Mobility), altra novità del 2023, che ha accolto imprese, istituzioni, Forze dell’ordine, ma anche le startup più innovative di settore, a cui EICMA offre una vetrina internazionale grazie al sostegno dell’ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Positivo, infine, il riscontro sui servizi digitali e in particolare quelli legati alla biglietteria online, modalità di acquisto scelta dall’88% del grande pubblico, mentre il 12% ha optato per il botteghino fisico.
Paolo Magri, amministratore delegato di EICMA S.p.A.: “Non c’è un pre o un post-pandemia, c’è EICMA. La lettura di questi risultati non lascia spazio a interpretazioni e conferma quanto il nostro appuntamento sia oggi ancora l’opportunità di business e relazioni, e soprattutto, di marketing e comunicazione, più performante per le aziende del nostro settore. Continuiamo a dimostrare un’attrattività internazionale e un valore unici al mondo, crescendo ininterrottamente e in modo esponenziale in tutti gli indicatori dal 2021, quando alcuni pensavano che il nostro evento fosse obsoleto. A questo si aggiunge l’attenzione crescente delle istituzioni, che rilancia anche il valore di EICMA come momento indispensabile per accendere un riflettore sulle istanze del comparto e accrescerne e rilevanza e autorevolezza”.
Pietro Meda, presidente di EICMA S.p.A.: “EICMA non ha solo continuato a investire sulla sua evoluzione da fiera ad evento espositivo, ma entra nel suo 110° anno di storia con uno sguardo aperto al futuro e all’innovazione della manifestazione stessa, attestandosi in qualche misura anche come un appuntamento trasversale e di costume. I padiglioni erano stracolmi di famiglie e di giovani, di passione, di nuovi contenuti speciali, intrattenimento ed eventi, che affiancano in modo sempre più completo e coinvolgente il grande impegno degli espositori, a cui va il nostro più sentito ringraziamento per la fiducia e la fedeltà che continuano a dimostrarci. La stessa riconoscenza la tributiamo anche ai nostri sponsor, ai partner e alle istituzioni che sostengono EICMA”.
L’appuntamento con EICMA 2024 è dal 5 al 10 novembre.
Pronti per la stagione di sci da fondoI consigli dell’ortopedico Anghileri Grande interesse e molta attenzione, tante domande ed altrettante risposte puntuali sulla “cura” dell’apparato cardiovascolare anche in relazione all’attività fisica …
Pronti per la stagione di sci da fondo
I consigli dell’ortopedico Anghileri
Grande interesse e molta attenzione, tante domande ed altrettante risposte puntuali sulla “cura” dell’apparato cardiovascolare anche in relazione all’attività fisica e alla qualità della vita. L’intervento del cardiologo dottor Luigi Piatti ha tenuto banco venerdì scorso nella prima serata organizzata dal Gruppo fondisti “Città di Lecco – Il Campaniletto”, in collaborazione con il Circolo Acli Campaniletto “Contardo Ferrini” di Pescarenico, come momento di preparazione fisica e tecnica per lo sci da fondo in vista della stagione invernale 2023-2024: una stagione sciistica per alcuni già scattata grazie alle nevicate di questi giorni.
Una cinquantina di persone ha partecipato alla serata inaugurale del corso libero – ormai giunto alla sua sedicesima edizione – che si tiene presso la sede del Circolo Acli in via Previati 21 a Lecco e che vedrà in settimana un nuovo appuntamento (stessa sede, inizio alle ore 21): venerdì 17 novembre salirà infatti in cattedra l’ortopedico Matteo Anghileri, che attualmente ricopre l’incarico di responsabile dell’Unità operativa e Ambulatori dell’Unità complessa di Ortopedia e traumatologia all’Ospedale di Gravedona. Il dottor Anghileri interverrà sul tema: “La prevenzione e la cura dei traumi nell’attività fisica” e risponderà poi alle domande dei partecipanti.
Venerdì 24 novembre è invece in programma la tradizionale serata conviviale aperta a tutti i fondisti, ai loro parenti e agli amici. Il ritrovo al Circolo Campaniletto per un aperitivo è previsto alle ore 19.30, la cena a partire dalle ore 20. Prenotazione e pagamento della quota di partecipazione di 30 euro da versare entro venerdì 17 novembre con riferimento a Paolo (3387966644) o Osvaldo (3332380325).
Venerdì 1° dicembre, sempre alle ore 21, al Circolo Campaniletto interverrà Gianfranco Polvara, l’atleta valsassinese che ha partecipato a cinque Olimpiadi ed è stato preparatore della squadra azzurra di fondo. Polvara parlerà della preparazione più strettamente tecnica: “Siamo aggiornati sulle scioline e capaci di preparare bene gli sci da fondo o ci accontentiamo di pelli e scagliette sotto gli sci? Quali novità sulla preparazione degli sci e sui nuovi materiali?”. Dopo la sua relazione spazio a domande e ad approfondimenti.
A fine serata scambio di auguri di buon Santo Natale 2023.