Obbligatori a Milano i sensori salva ciclisti
🚛🚲 Dal 1 Ottobre in vigore la #delibera che introduce l’obbligo da parte dei veicoli pesanti di montare dispositivi per ridurre il rischio di collisione in ambiente urbano. In realtà, nello …
Sito di Politica e Attualità. email: info@politicamente.eu
🚛🚲 Dal 1 Ottobre in vigore la #delibera che introduce l’obbligo da parte dei veicoli pesanti di montare dispositivi per ridurre il rischio di collisione in ambiente urbano. In realtà, nello …
🚛🚲 Dal 1 Ottobre in vigore la #delibera che introduce l’obbligo da parte dei veicoli pesanti di montare dispositivi per ridurre il rischio di collisione in ambiente urbano.
In realtà, nello stesso atto la Giunta di Milano ha affrontato molti altri ambiti, dalla sosta su suolo pubblico alle licenze taxi, dalla micromobilità in condivisione alle regole delle ZTL. Sono provvedimenti che intervengono su scenari dove da tempo latita l’azione sia legislativa sia culturale di molti, troppi governi nazionali.
Provvedimenti quindi a modo loro fragili, impugnabili. Proprio per questo vanno sostenuti, non senza far mancare critiche e fermezza sulle inevitabili lacune. Affinché possano migliorare.
🛑 A oggi, la prima reazione delle categorie interessate è stata una diffida al Sindaco, piuttosto che altro. Le associazioni e le realtà che fanno capo a #cittàdellepersone, tra le quali il circolo Legambici di Milano, hanno rispedito al mittente l’ennesimo tentativo di colpevolizzare le vittime.
L’obiettivo è una città sicura per tutte le età, le abilità e i generi, non soltanto un cantiere! Link in bio per leggere la diffida e la risposta delle associazioni.
LEGAMBIENTE
EICMA, GIOVANI E MOBILITÀ URBANA AL CENTRO DELL’EDIZIONE 2023 Torna, dal 7 al 12 novembre, il più importante palcoscenico internazionale per l’industria delle due ruote. Oggi la presentazione al Piccolo Teatro …
EICMA, GIOVANI E MOBILITÀ URBANA AL CENTRO DELL’EDIZIONE 2023
Torna, dal 7 al 12 novembre, il più importante palcoscenico internazionale per l’industria delle due ruote. Oggi la presentazione al Piccolo Teatro Strehler di Milano: oltre 1700 marchi provenienti da 45 Paesi porteranno in scena il presente e futuro del mercato, tra spettacolo, anteprime, gaming, passione e racing
Sono pronti ad accendersi nuovamente i riflettori del più importante palcoscenico per l’industria delle due ruote e la sua community di appassionati. Torna nei padiglioni di Fiera Milano a Rho, dal 7 al 12 novembre prossimi, lo spettacolo di EICMA, l’Esposizione internazionale delle due ruote.
L’Edizione numero 80 dell’evento espositivo più longevo al mondo è stata presentata stamane al Piccolo Teatro Strehler – Scatola Magica di Milano. “Un luogo non casuale, perché – ha spiegato il presidente di EICMA Pietro Meda – in qualche misura EICMA è l’organizzazione di una complessa opera teatrale, che deve essere in grado di entusiasmare e soddisfare tanto il grande pubblico quanto gli espositori che salgono sul palco che allestiamo per loro”. E i numeri del “cartellone” 2023, che tornano con forza ai parametri pre-pandemici, annunciano già un’edizione di successo. Sono infatti 1700 i marchi che riempiranno gli otto padiglioni di questa Edizione, due in più rispetto al 2022.
Molto significativi e importanti i ritorni, sia tra le Case costruttrici che tra le imprese dell’intera filiera; il 28% sono invece nuovi espositori, mentre il 64% delle aziende presenti quest’anno proviene dall’estero in rappresentanza di ben 45 i Paesi. “Segno quest’ultimo della centralità strategica e della nostra attrattività internazionale, oltre che una conferma – ha evidenziato l’AD di EICMA Paolo Magri durante la conferenza stampa – della attualità di un modello espositivo dinamico e sempre più ricco di contenuti ed iniziative speciali”.
Due, tra gli altri, i nuovissimi temi espositivi e le aree d’interesse, che connotano l’impegno di EICMA per questa Edizione 2023: l’EICMA Esports Arena e un’area dedicata all’Urban Mobility. Il primo sarà uno spazio interamente dedicato al mondo degli sport elettronici e dei videogiochi motorsport, che accoglierà un ricco palinsesto di iniziative, tra cui le finali del campionato online di motocross su quattro tappe, che EICMA ha lanciato nei giorni scorsi in tutta Europa e negli Stati Uniti e che si sta giocando in queste settimane. “Un progetto nato per coinvolgere giovani e giovanissimi, e – ha commentato il presidente Meda – anche uno strumento per le imprese del settore per traguardare il mercato di domani. Non mancano certo i giovani in EICMA, ma con questa iniziativa, insieme a quella degli NFT lanciata lo scorso anno e che continua, vogliamo introdurre una sorta di ‘algoritmo EICMA’ in rete per ingaggiare il nostro pubblico e portalo a vivere un’esperienza diretta di passione tra gli stand”.
La seconda novità di EICMA, l’area Urban Mobility, rimarca invece il valore istituzionale della manifestazione. È lo stesso Amministratore Delegato della società organizzatrice, Paolo Magri, a sottolineare “quanto negli ultimi anni sia stato molto importante il lavoro per sviluppare le attività di advocacy e public affair a favore del nostro comportato e le occasioni di confronto e formazione per i top manager del settore”.
“L’Area destinata alla mobilità urbana – ha spiegato ancora Magri – accoglierà imprese, istituzioni e, soprattutto, le startup di settore, a cui offriamo una vetrina internazionale grazie al sostegno dell’ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ma ospiterà anche talk e incontri divulgativi: l’obiettivo è quello di rappresentare quanto le due ruote, a pedale e a motore, siano già e saranno sempre di più una risposta concreta a una nuova e più complessa domanda di mobilità che viene dalla città. Questo spazio, promosso con ANCMA, l’associazione dei costruttori e dell’intera filiera, è un seme nel terreno di EICMA che vogliamo far crescere e si configura anche come luogo privilegiato di ascolto delle istanze delle imprese e dei cittadini”.
Per quanto riguarda ancora gli aspetti legati al business, EICMA ha poi implementato per questa edizione una nuova piattaforma di preregistrazione e di programmazione di incontri B2B (EICMA business meeting), ha sviluppato ulteriormente i servizi digitali per i giornalisti e gli operatori della comunicazione. Un’altra novità 2023, all’interno del padiglione 19, è l’allestimento di uno specifico spazio di lavoro dedicato ai content creator e influencer accreditati, che affiancherà l’ampia sala stampa.
Non mancheranno, infine, la consolidata proposta dell’area di test ride e-bike, il set fotografico EICMA EFFECT, dove i fotografi di EICMA immortaleranno gratuitamente le emozioni del pubblico accese dell’esperienza di visita, e il Temporary Bikers Shop, lo spazio commerciale dedicato ai motociclisti dove acquistare accessori, abbigliamento, caschi, componenti e attrezzatura di ogni tipo per la moto e tanto altro ancora. La settimana di EICMA sarà poi contraddistinta naturalmente dalla passione e dalle numerose presentazioni prodotto, dalle novità ed anteprime mondiale e dalle infinite iniziative che gli espositori proporranno nei loro stand. A questo si aggiunte l’immancabile spettacolo offerto nell’aera esterna MotoLive, dove il pubblico potrà godere gratuitamente del fitto palinsesto di iniziative, che comprendono spettacoli, test ride moto, musica, intrattenimento, esibizioni degli stuntmen, gare titolate sulla pista di motocross allestita per l’occasione, run di Freestyle e Trial Acrobatico.
Nel complesso, una proposta espositiva molto ricca, che EICMA mette a punto ogni anno anche grazie ai partener istituzionali e agli sponsor.
È quindi tutto pronto per scatenare quell’EICMA EFFECT scelto anche quest’anno come slogan ed obiettivo di questa edizione orami alle porte. Il 7 e l’8 novembre saranno le giornate dedicate ai professionisti del settore, con l’esclusivo press day del primo giorno e l’apertura alla stampa e agli operatori del secondo, mentre da giovedì 9 a domenica 12 cancelli aperti al grande pubblico.
I biglietti, 19 euro per gli adulti, sono in vendita sull’esclusivo ticket shop online www.eicma.it, unico canale di vendita ufficiale.
Condividendo le istanze della Camera di Commercio di Como-Lecco, delle diverse associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, ho presentato insieme al collega Vinicio Peluffo, capogruppo in Commissione Attività produttive, un’interrogazione ai …
Condividendo le istanze della Camera di Commercio di Como-Lecco, delle diverse associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, ho presentato insieme al collega Vinicio Peluffo, capogruppo in Commissione Attività produttive, un’interrogazione ai ministri delle Imprese e del Made in Italy, e dello Sviluppo economico affinché anche per il Distretto tessile di Como-Lecco vengano adottate specifiche politiche di sostegno al comparto aventi finalità e contenuti analoghi a quelli che hanno recentemente interessato le altrettanto importanti filiere tessili dei territori di Prato e di Biella.
Questo il testo dell’interrogazione presentata .
Al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, al Ministro dello Sviluppo economico — Per sapere – premesso che:
il Distretto Tessile lariano, al quale afferiscono oltre 1.300 imprese che occupano complessivamente 15.200 dipendenti, è custode di un patrimonio di esperienze e competenze tecnico-artistiche tramandate da generazioni, costantemente aggiornato nel tempo e rafforzato da un’innata propensione all’innovazione sostenuta da centri formativi d’eccellenza;
la filiera tessile del Distretto lariano è tra le più complete e articolate al mondo basti pensare che per
quanto concerne l’utilizzo della seta il 70% della produzione europea viene lavorato nella provincia di Como;
il legame tra cultura, industria e artigianato è presidiato sul territorio lariano, definito “The Italian Textile
Valley”, da una filiera che valorizza le competenze del Made in Italy, la creatività del saper fare, la ricerca,
l’innovazione. Como è peraltro “Città creativa UNESCO” con riferimento al cluster “Crafts and Folk Art”,
ambito della cultura del fare, dell’artigianato tessile, del design, dell’economia circolare, della filiera moda
sostenibile e di quella serica;
lo scorso agosto sono stati emanati due specifici decreti interministeriali che hanno consentito ai Distretti
Tessili locali rispettivamente di Prato e Biella di ricevere un aiuto per la ripartenza e il rilancio della loro
competitività colpita duramente dalla crisi pandemica da Covid-19 e dall’aumento dei costi energetici e
delle materie prime, con la destinazione di risorse complessivamente quantificate in 15 milioni di euro;
il Distretto Tessile di Como-Lecco, parimenti duramente segnato dalle conseguenze della crisi sanitaria e
dagli effetti negativi globali della guerra russo-ucraina con un aumento tendenziale dei costi energetici non regolamentati del 5,7%, e prezzi di gas e petrolio ben superiori a quelli precedenti al 2022 (dati Istat), non ha invece beneficiato di alcuna forma di sostegno;
nonostante la grave flessione della produzione industriale e artigianale del territorio, le imprese tessili
lariane hanno continuato a dimostrare una capacità di reazione e resilienza alle sfide proposte dalle
esigenze della digitalizzazione e della sostenibilità;
la Camera di Commercio di Como-Lecco, le Associazioni di Categoria e le Organizzazioni Sindacali si sono fatti portavoce di un documento condiviso e unitario nel quale evidenziano l’urgente esigenza di
un’applicazione equa e uniforme delle politiche di sostegno al settore tessile anche nel distretto di Como-
Lecco -:
se i ministri interrogati non ritengano opportuno dover applicare in modo equo e uniforme anche al
Distretto tessile di Como-Lecco adeguate politiche di sostegno, così come fatto per il Distretto tessile di
Prato e Biella, volte ad assicurare pari opportunità di ripresa e crescita economica.
BRAGA, PELUFFO
OSPEDALE DI MERATE, ZAMPERINI (FDI): VERA E PROPRIA EMORRAGIA DI PROFESSIONISTI, SERVE UN CAMBIO DI ROTTA. HO CHIESTO UN INCONTRO A BERTOLASO. «E’ del tutto evidente che qualcosa al Mandic e …
OSPEDALE DI MERATE, ZAMPERINI (FDI): VERA E PROPRIA EMORRAGIA DI PROFESSIONISTI, SERVE UN CAMBIO DI ROTTA. HO CHIESTO UN INCONTRO A BERTOLASO.
«E’ del tutto evidente che qualcosa al Mandic e in generale nell’Asst di Lecco non funzioni. Per questa ragione, ho chiesto un incontro all’Assessore Regionale alla sanità, Guido Bertolaso. Senza dei segnali forti, senza un cambio di passo, temo che sarà inevitabile che venga chiuso qualche reparto entro Natale».
Il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini interviene così sulla situazione della sanità pubblica nel nostro territorio a seguito delle continue dimissioni di primari e professionisti dagli ospedali di Lecco e Merate.
Dopo le dimissioni della Dott.ssa Tiziana Dell’Anna, Primario di Ginecologia e Ostetricia e del Dott. Antonio Rocca, Primario di Ortopedia, oggi è il turno del Dott. Luca Pastore, Gastroenterologo.
«Ormai, – spiega Zamperini – possiamo parlare di una vera e propria emorragia di professionisti, tra primari e specialisti, i quali scappano dal presidio sanitario di Merate. Un fatto che sta creando forte preoccupazione fra i cittadini e gli amministratori locali del meratese e del casatese, a partire dai sindaci. Preoccupazione che a più riprese mi è stata espressa in questi giorni. E anche a Lecco, la situazione non è certo migliore. Bisogna domandarsi perché ci siano state così tante dimissioni volontarie dai presidi ospedalieri del nostro territorio. Capire quali siano i problemi e se ci sono delle responsabilità manageriali e gestionali. Inoltre, riflettiamo su come possiamo valorizzare chi decide di restare e su come gratificare chi decide di venire ad operare sul nostro territorio.»
Per l’esponente di Fratelli d’Italia è necessario un cambio di rotta: «Nel settore privato, ed a maggior ragione quando si amministra la cosa pubblica, chi dirige e governa deve essere capace di assumersi le proprie responsabilità, nel bene e nel male. Chi dirige e governa, ha l’onere e l’onore di prendere delle decisioni, non può limitarsi ad alzare le mani dicendo che non si può fare niente.
Certamente, è importante partire dall’ascolto dei diretti interessati. Io, per quanto di mia competenza, sono a disposizione per incontrare il personale sanitario che volesse fare proposte migliorative, partendo dalle piccole cose. È nella quotidianità che si fa la differenza e si costruiscono rapporti proficui di collaborazione.»
Da qui la richiesta di un incontro anche in vista del prossimo giro di nomine: «Penso che questa sia la grande sfida che dobbiamo porci come obbiettivo immediato. Ho chiesto all’Assessore Guido Bertolaso un incontro per poterci confrontare.», conclude il consigliere regionale Giacomo Zamperini.
La sanità lecchese è malata. Il 7 ottobre scenderemo in piazza a Roma anche per i “sopravvissuti” dell’ASST di LeccoLo tsunami che sta travolgendo l’ASST di Lecco continua a mietere vittime: …
La sanità lecchese è malata. Il 7 ottobre scenderemo in piazza a Roma anche per i “sopravvissuti” dell’ASST di Lecco
Lo tsunami che sta travolgendo l’ASST di Lecco continua a mietere vittime: la rinuncia all’incarico formalizzata dalla Direttrice delle Professioni Socio Sanitarie nei giorni scorsi si accompagna alle dimissioni dei primari di Ginecologia e di Ortopedia. Il tutto dopo il recente abbandono dell’intera equipe di Oculistica e le ulteriori dimissioni registrate all’interno del Dipartimento di Salute Mentale da parte di Medici Psichiatri che hanno deciso di migrare verso altri lidi: dei 26 medici psichiatri presenti all’interno del Dipartimento a pieno regime ne sono rimasti 12, che devono gestire CPS, Ambulatori e Guardie in Pronto Soccorso, oltre al reparto di Psichiatria; in queste condizioni è impossibile garantire adeguata assistenza specialistica ai 4.270 soggetti fragili, che negli ultimi 9 mesi si sono rivolti ai CPS della nostra provincia.
Se poi guardiamo al personale del comparto, il dato delle dimissioni registrate da inizio anno è in continuo incremento. La domanda sorge spontanea: perché questa Azienda continua a dimostrare la propria incapacità nel trattenere professionalità che per anni hanno operato al suo interno? Perché non raccoglie il loro grido di aiuto prima che abbandonino la nave? Qualcuno si sta interrogando su come implementare l’attrattività dei presidi territoriali?
La Sanità Pubblica sul territorio sta attraversando una crisi senza precedenti e, in questo stato di cose, la risposta ai bisogni sanitari e sociosanitari della popolazione sta vacillando, mettendo pericolosamente a rischio il diritto universale alla cura, sancito dall’art. 32 della Costituzione. Di fronte alle inadeguatezze del Sistema Sanitario Nazionale, è sempre più frequente il ricorso al Privato, che sopperisce alle gravi carenze del Pubblico, garantendo tempi di risposta più celeri; ma è giusto che venga curato soltanto chi può permettersi di “comprare il diritto alla salute”?
Perché a nessun livello viene ascoltato il grido di aiuto di chi, come la FP CGIL, da tempo chiede di aumentare strutturalmente il Fondo Nazionale Sanitario, a favore di politiche occupazionali concrete ed efficaci, che affrontino l’urgenza di un piano di assunzioni straordinario, in grado di garantire adeguate risposte al servizio sanitario pubblico, in affanno su tutto il territorio nazionale, alleggerendo il personale in forze dagli attuali carichi di lavoro insostenibili che stanno mettendo a rischio la sicurezza dei lavoratori e dei pazienti?
Anche per questo il 7 ottobre, come FP CGIL, aderiremo alla manifestazione Nazionale “La Via maestra – Insieme per la Costituzione”, chiedendo al Governo, ancora una volta, di stanziare adeguate risorse sul rinnovo dei contratti nazionali di settore: è la prima cosa da fare se vogliamo dare adeguate risposte a tutto il personale che oggi opera nel sanitario e nel socio sanitario, elevandone il potere d’acquisto dei salari e uniformandone le condizioni contrattuali a parità di mansione. Questa è la strada giusta se non vogliamo aggravare ulteriormente i danni arrecati al Sistema Sanitario Nazionale da Leggi Regionali (n. 33 del 30.12.2009 e n. 22 del 14.12.2021) con cui Regione Lombardia, accomunando il Pubblico al Privato nell’erogazione dei servizi sanitari e sociosanitari, non soltanto ha messo in discussione il diritto universale alla salute, costituzionalmente stabilito, ma ha creato il “mercato delle professioni sanitarie”: le strutture Private accreditate, beneficiando di risorse economiche che la stessa Regione Lombardia ha messo a loro disposizione, si sono sostituite al Pubblico, incapace di far fronte alle liste di attesa ormai fuori controllo.
Un Pubblico che finirà per soccombere se non si troverà al più presto una soluzione per fermare l’emorragia di personale, che fugge alla ricerca di prospettive economiche migliorative ma soprattutto, come dichiarato dagli stessi lavoratori che hanno “abbandonato la nave”, per trovare una conciliazione dei tempi di vita-lavoro che il mondo della sanità pubblica non è più in grado di garantire, a causa della grave carenza di risorse umane impiegate nell’erogazione dei servizi.
In una politica basata unicamente sul profitto, mentre il Pubblico decide di sospendere i servizi ospedalieri erogati all’interno del Dipartimento di Salute Mentale per mancanza di personale (come è successo al SPDC di Merate), il Privato Privato allunga i suoi tentacoli su tutti quei servizi che gli garantiscono maggiori margini di guadagno, spesso fagocitando le risorse umane già esigue, all’interno del pubblico.
Le soluzioni non possono essere cercate negli “affidamenti selvaggi” a cooperative sociali, chiamate a sopperire alle carenze di organico registrate in reparti come la medicina riabilitativa e, novità delle ultime settimane, nelle sale operatorie. Bisogna invertire il trend e reinternalizzare i servizi se non vogliamo aggiungere ulteriore divario al profondo divario economico già esistente tra i lavoratori che, pur essendo impiegati nell’erogazione dei medesimi servizi, risultano assoggettati a differenti contratti di lavoro. Allo stesso tempo occorre investite sulla prevenzione, perché non dobbiamo dimenticare che un sistema sanitario pubblico basato sulla prevenzione migliora l’aspettativa di vita e abbatte i costi correlati alla cura.
Questa è la via maestra e, insieme a noi, ci saranno centinaia di lavoratori che sabato scenderanno in Piazza per chiedere in necessario cambiamento di rotta
La Segreteria FP CGIL Lecco
Nessun bambino dovrebbe sentirsi discriminato nel gioco. Invece, nell’Italia di oggi, si compie l’ennesimo passo indietro, l’ennesima scelta pessima: la FIGC ha abrogato la norma sul cosiddetto “ius soli sportivo”, che …
Nessun bambino dovrebbe sentirsi discriminato nel gioco. Invece, nell’Italia di oggi, si compie l’ennesimo passo indietro, l’ennesima scelta pessima: la FIGC ha abrogato la norma sul cosiddetto “ius soli sportivo”, che consentiva ai ragazzini che nascono in Italia da genitori stranieri di essere iscritti alle squadre di calcio, anche senza la cittadinanza.
La FIGC in questo modo alza una barriera e crea una discriminazione odiosa, spegnendo i sogni di tante ragazze e tanti ragazzi. Per non parlare del danno che viene arrecato al calcio italiano, che perde così la possibilità di arricchirsi di nuovi talenti.
Daremo battaglia. (02/10/23)
Scampato pericolo, la mobilitazione e l’indignazione hanno pagato: la FIGC ha chiarito con una circolare che lo “ius soli sportivo” non verrà abolito. Certo, la nuova burocrazia lo ha reso molto più difficile da applicare e lo certificano le proteste che sono arrivate a decine e decine da tantissime società calcistiche sui territori, ad esempio la Progetto Aurora che si è vista negare i tesseramenti dei ragazzi nati in Italia da genitori stranieri.
La circolare, che mette nero su bianco che tutti i minori privi di cittadinanza italiana possono essere tesserati (senza più il vincolo di aver compiuto i 10 anni di età) semplicemente dimostrando di avere un anno di frequentazione scolastica è una vittoria di chi non si rassegna alla barbarie e alle discriminazioni.
(04/10/23)
Pierfrancesco Majorino
COOKING4CARE: dagli incontri di showcooking nasce un libro di ricette buone e salutari Promozione della salute e benessere della popolazione: questi sono gli elementi alla base della pubblicazione de “IL RICETTARIO”, …
COOKING4CARE: dagli incontri di showcooking nasce un libro di ricette buone e salutari
Promozione della salute e benessere della popolazione: questi sono gli elementi alla base della pubblicazione de “IL RICETTARIO”, una raccolta di ricette buone e sane realizzate dagli studenti di scuole alberghiere e centri di formazione professionale per la ristorazione delle provincie di Lecco e di Monza, successivamente perfezionate dai professionisti del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione di ATS Brianza.
La pubblicazione è l’ultimo passo del progetto progetto Interreg Italia-Svizzera “C4C – City for Care. La cura degli anziani e l’invecchiamento attivo nello sviluppo e nella pianificazione delle città del futuro: la comunità di cura diffusa come sperimentazione locale”, concluso lo scorso luglio, che ha visto la collaborazione tra Enti pubblici e privati del territorio lecchese.
Le scuole coinvolte sono:
Agenzia Provinciale per le Attività Formative – A.P.A.F. – Casargo
Ist. Prof.le Graziella Fumagalli – Casatenovo
Societa’ cooperativa sociale IN-PRESA – Carate Brianza
Azienda speciale di Formazione scuola Paolo Borsa – Monza
E.C.FO.P. Ente Cattolico Formazione Professionale Monza e Brianza – Monza
A.F.O.L. Monza Brianza – Ist. Sandro Pertini – Seregno
QUI è POSSIBILE SCARICARE IL RICETTARIO
ATS BRIANZA
Presentato ieri a Milano il primo treno a idrogeno d’Italia. Entrerà in servizio commerciale in Valcamonica tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, lungo la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo …
Presentato ieri a Milano il primo treno a idrogeno d’Italia. Entrerà in servizio commerciale in Valcamonica tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, lungo la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo di Ferrovienord. Alla presentazione erano presenti, tra gli altri, gli assessori regionali Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche).
ASSESSORE LUCENTE – “Una giornata importante – ha sottolineato Lucente – non solo per la Lombardia ma per tutta l’Italia: celebriamo un progetto che sarà apripista per l’intero Paese. L’investimento nell’idrogeno dimostra che per Regione l’obiettivo della neutralità tecnologica e’ strategico: entro il 2025 rinnoveremo completamente la flotta dei treni, con mezzi rispettosi dell’ambiente e a emissioni ridotte. Un impegno verso il ‘green’ che deve contemplare diverse soluzioni, dall’elettrico all’idrogeno, come dimostra lo sforzo che stiamo compiendo sulla Brescia-Iseo-Edolo. Un impegno che tradurremo in atti concreti, rispettando i tempi dell’immissione in servizio dei treni”.
ASSESSORE TERZI – “Regione Lombardia – ha evidenziato Terzi – dall’inizio è partner di questo progetto portato avanti dalle società pubbliche lombarde. Un’innovazione che farà scuola. Il treno a idrogeno cambierà le sorti non solo della Brescia-Iseo-Edolo ma del sistema del trasporto pubblico in Italia. Un’opportunità anche per l’economia del territorio, se consideriamo la filiera che si svilupperà all’attorno all’idrogeno”.
RIDUZIONE EMISSIONI – L’evento di oggi fa seguito all’accordo firmato da FNM e Alstom nel novembre 2020 che prevede la fornitura a Trenord di 6 treni a celle a combustibile a idrogeno, con opzione per ulteriori otto. Il treno a idrogeno si inserisce nell’ambito del progetto H2iseO, che mira a realizzare la prima Hydrogen Valley italiana nel territorio bresciano. Il Coradia Stream, questo il nome del convoglio, risponde all’obiettivo europeo di ridurre del 100% le emissioni di C02 entro il 2050 ed è il primo treno a zero emissioni dirette di CO2 per l’Italia dotato di celle a combustibile a idrogeno, con una capacità totale di 260 posti a sedere e un’autonomia superiore a 600 chilometri.
(LNews)
In stazione centrale a Milano per la commemorazione dei 10 anni dalla strage del 3 Ottobre a Lampedusa, dove morirono circa 300 migranti.Il Movimento 5 Stelle Lombardia era presente con il …
In stazione centrale a Milano per la commemorazione dei 10 anni dalla strage del 3 Ottobre a Lampedusa, dove morirono circa 300 migranti.
Il Movimento 5 Stelle Lombardia era presente con il nostro Consigliere Regionale Nicola Di Marco, per ribadire che certe cose non dovrebbero mai accadere. Mai.
È compito delle Istituzioni ricordare per non dimenticare. È compito delle Istituzioni, agire politicamente per evitare delle tragedie simili.
Mov. 5 Stelle
Il 3 ottobre di dieci anni fa il naufragio di Lampedusa ci costringeva a fare i conti con la realtà: il mediterraneo si era ormai trasformato in un cimitero di donne, uomini e bambini che cercavano la speranza e avevano trovato la morte.
368 vite spezzate a poche miglia dal porto di Lampedusa, una strage che ancora oggi non ha risposte.
Una strage a cui questo Governo, quello che da sempre indica i migranti come colpevoli, quello che ha persino colpevolizzato le madri che fanno partire i propri figli e chiesto, come fossero i peggio scafisti, 5.000 euro ai migranti per essere rilasciati.
Dopo quel giorno reagimmo con “Mare Nostrum”, la missione di soccorso in mare per salvare vite. Ma non è bastato e non basta: ancora decine di migliaia di persone hanno perso la vita nel Mediterraneo e l’Europa, per scelta dei sovranisti alleati di Meloni, è ancora priva di una vera politica comune.
Con la destra al Governo che porta avanti politiche disumane e continua a isolarsi in Europa.
Non dimentichiamo l’orrore di quel 3 ottobre a Lampedusa e continueremo a batterci perché tutto questo non accada più, perché aprano canali legali e sicuri e l’Europa faccia un vero passo in avanti.
(Silvia Roggiani)
L’obbiettivo della Pace tanto auspicato da tutti, impone una rimessa in discussione di tutti noi, del nostro modo di pensare ed agire, nel collocarsi storicamente negli eventi vissuti, individuarne gli errori …
L’obbiettivo della Pace tanto auspicato da tutti, impone una rimessa in discussione di tutti noi, del nostro modo di pensare ed agire, nel collocarsi storicamente negli eventi vissuti, individuarne gli errori compiuti, nel contempo immedesimarsi nelle ragioni dei “nostri avversari”o presunti tali, che hanno subito le nefaste conseguenze di uno sviluppo ineguale per il tracotante dominio militare imposto dai regimi e dai potentati Occidentali della vecchia Europa.
Dalla conquista del “nuovo modo” della Corona Spagnola, fu la prima potenza coloniale, al Continente Latino Americano alla ricerca di un suo autogoverno dopo secoli di colonialismo spagnolo e dominio USA, all’Africa il continente ancora oggi violato, alla ricerca di un futuro che garantisca il riscatto e la dignità dei loro popoli.
Gli stessi popoli asiatici, non sono stati indenni dalle nostre malefatte, la crisi indocinese, la guerra del Vietnam lo testimonia palesemente, assieme alla crisi Medio Orientale rappresentata dal mancato riconoscimento del popolo e dello Stato di Palestina e lo stato d’Israele, l’invasione dell’Irak e la vergognosa fuga, dopo 20 anni di guerra dall’Afghanistan.
Non paghi di queste storiche disfatte, le èlites Occidentali anglosassone guerrafondaie, hanno magistralmente orchestrato i Governi dell’intera Europa debole e subalterna, dal dissolvimento della Unione Sovietica, per accerchiare e colpire il nemico storico di sempre, la Russia.
Il buco nero, la “pancia molle” era stata ben individuata, dai nostri alleati di oltreoceano sin dagli anni’90, era l’Ucraina. La molla che li animava era l’anticomunismo, l’antisovietismo, la russofobia da sempre esistita e scientemente alimentata, su popolazioni che una volta acquisita la loro indipendenza, dal potere centrale di Mosca, hanno trovato buon gioco sia tra gli Stati facenti parte il blocco sovietico o meglio del Patto di Varsavia, ma anche dalle stesse ex Repubbliche Sovietiche dominate in precedenza dall’impero zarista, l’Armenia, la Georgia, le Repubbliche Baltiche.
Lo stesso popolo russo, ne trasse dei vantaggi dal punto di vista delle libertà democratiche, la formazione di altri partiti e forme associative, non ne erano per nulla abituati, vi fù chi ne approfittò nel primo decennio sotto la guida disastrosa di Eltsin, si formarono gli oligarchi “ladri legalizzati”, la Russia non era più lo Stato guida del Socialismo reale, ma un paese depredato, tutto cambiò con la elezione di Putin a capo della Federazione Russa.
Fomentare l’odio ed i rancori supiti da oltre 70 anni di dominio sovietico, risvegliare i nazionalismi, cavalcare il populismo e addirittura chi collaborò con i tedeschi durante la seconda guerra mondiale come Bandera ed altri filonazisti ucraini della Galizia, fù un gioco da ragazzi, il tutto oleato da armi e miliardi di dollari non solo americani ma dalla stessa NATO.
Si è giunti alla destituzione del Presidente Ianukovic, filo russo, con il colpo di Stato di Piazza Maidan, del Febbraio 2014, immediatamente riconosciuto dal Governo USA, si dissociarono le popolazioni della Crimea che senza colpo ferire grazie ad un referendum al 96% scelse di rimanere con la Federazione Russa a differenza delle popolazioni russofone del Donbass che vennero sistematicamente bombardate dal Governo di Kiev.
La comunità internazionale, alcuni Stati dell’Unione Europea intervennero con gli accordi di Minsk Settembre 2014, per favorire una pacificazione, un cessate il fuoco, purtroppo con un nulla di fatto.
L’elezione dell’attuale Presidente Zelenski avvenuta nel 2019 fece ben sperare per la Pace, si presentò con un programma che prevedeva il riconoscimento e l’autonomia amministrativa del Donbass, l’insegnamento della lingua russa nelle scuole, in precedenza vietata, la non entrata nella NATO da parte dell’Ucraina, a salvaguardia della sicurezza della stessa Federazione Russa.
Lo stesso discorso di insediamento al Parlamento ribadiva tali principi, ma venne invitato a recarsi sul luogo dei combattimenti del Donbass per accertarsi dell’accordo delle milizie filonaziste coinvolte ormai da 5 anni nei combattimenti, lo invitarono a rinunciare a tali propositi, pena la sua impiccagione e dei suoi familiari nel viale principale di Kiev.
Questo fu il clima interno e la complicità internazionale a noi occultato, nel quale si verificò la scelta scellerata di Putin di intervenire militarmente in Ucraina il 24 Febbraio 2022, dopo avere arbitrariamente assimilato le due Repubbliche del Donbass, a territorio della Federazione Russa.
Il 19 Settembre u.s. abbiamo assistito alla definitiva aggressione dell’esercito dell’Azerbaijan nel Nagorno Karabak contro la popolazione armena imponendo di fatto l’esodo di oltre 120 mila Armeni che da millenni vivono in quelle terre montane ricche di storia e di monasteri, ponendo arbitrariamente fine alla autonominata Repubblica dell’Artsax, nel complice silenzio interessato della comunità internazionale e dell’Unione Europea che per coerenza avrebbe potuto e dovuto evitare.
Anche il dramma del popolo Armeno colpisce le nostre coscienze e impone una seria riflessione ed offre un insegnamento universale che induce a favorire la coesistenza pacifica nel rispetto delle reciproche credenze e culture, un motivo in più per abiurare l’uso delle armi in alternativa all’uso della ragione e della cultura.
Le forze progressiste nazionali ed europee devono uscire dalla loro ambiguità, non possono più nascondersi dietro il mantra o la nenia dell’aggressore e dell’aggredito, devono recuperare la loro credibilità, in Ucraina si continua a morire non certo in difesa della nostra libertà, nessuno sarà vincitore, nessuno deve uscire umiliato fermiamoci.
Sergio Fenaroli
“La via maestra, insieme per la Costituzione”: Cgil e associazioni sabato prossimo in piazza a Roma “La via maestra, insieme per la Costituzione”: è questo lo slogan scelto dalla Cgil e …
“La via maestra, insieme per la Costituzione”: Cgil e associazioni sabato prossimo in piazza a Roma
“La via maestra, insieme per la Costituzione”: è questo lo slogan scelto dalla Cgil e da più di cento associazioni, che a loro volta raccolgono tantissime realtà della società civile, per la grande manifestazione nazionale che si terrà sabato 7 ottobre a Roma.
Si sfilerà per le strade della Capitale per il lavoro, contro la precarietà, per il contrasto alla povertà, contro tutte le guerre e per la pace, per l’aumento dei salari e delle pensioni, per la sanità e la scuola pubblica, per la tutela dell’ambiente, per la difesa e l’attuazione della Costituzione contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare.
Previsti due cortei che partiranno alle ore 13.45 da Piazza della Repubblica e da Piazzale dei Partigiani per arrivare a Piazza San Giovanni, dove a partire dalle ore 15.15 inizieranno gli interventi dal palco. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini chiuderà la manifestazione.
Sono 9.750 le somministrazioni effettuate in Lombardia nella giornata di domenica 1 ottobre, primo appuntamento regionale per vaccinarsi contro l’influenza e il Covid. Grande affluenza, quindi, negli 80 centri in cui …
Sono 9.750 le somministrazioni effettuate in Lombardia nella giornata di domenica 1 ottobre, primo appuntamento regionale per vaccinarsi contro l’influenza e il Covid. Grande affluenza, quindi, negli 80 centri in cui è partita la campagna vaccinale con una giornata dedicata a persone over 60, bambini dai 2 ai 6 anni, donne in gravidanza, operatori sanitari, appartenenti alle Forze dell’ordine, Polizia locale, Vigili del fuoco, insegnanti e personale scolastico.
Alcune strutture hanno inoltre avviato specifiche iniziative sul territorio come l’offerta in co-somministrazione della vaccinazione anti-pneumococco e anti-herpes zoster per i soggetti in target.
“Sono molto soddisfatto – ha dichiarato l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso – per l’affluenza nella prima giornata, un segnale di responsabilità. La Lombardia è partita subito con le somministrazioni proprio perché riteniamo fondamentale vaccinarsi. È questo il miglior modo per proteggere noi stessi e gli altri”.
Durante la giornata è stata offerta la possibilità di co-somministrazione della vaccinazione anti-Covid.
“Ricordo – ha aggiunto – che è importante difendersi non solo dall’influenza ma anche dal Covid, una malattia che rimane molto insidiosa soprattutto per i più fragili. Nella giornata di avvio della campagna vaccinale non tutti hanno scelto la co-somministrazione e vorrei assicurarmi che alcuni messaggi siano ben chiari: il vaccino è sicuro e non si tratta di un richiamo ma di una nuova vaccinazione che copre le varianti attualmente in circolazione. Come da anni ci siamo abituati a fare l’antinfluenzale – ha concluso Bertolaso – così deve diventare per la vaccinazione contro il Covid”.
Da oggi, 2 ottobre, potranno vaccinarsi sanitari, pazienti di ospedali e ospiti di Rsa e dal 16 ottobre tutti gli appartenenti alle categorie per cui la vaccinazione è raccomandata.
Le prenotazioni sono attive dal 9 ottobre sulle piattaforme vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it e prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it.
Per tutta la durata della campagna vaccinale, inoltre, sarà disponibile il numero verde dedicato ai cittadini 800.894.545 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 per prenotazioni e informazioni.
Le categorie a cui è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale sono: persone a rischio per patologia, familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze, donne in gravidanza, operatori sanitari inclusi dentisti, farmacisti, veterinari, infermieri ed altri, gli over 60 anni, i bambini da 6 mesi a 14 anni. Ed ancora le Forze dell’ordine, Polizia locale, Vigili del fuoco, insegnanti e personale scolastico.
La vaccinazione anti Covid-19 con vaccino XBB 1.5 è indicata per i bambini da 5 a 11 anni, le persone da 12 a 59 anni per categoria di rischio per stato di salute o professione (Forze dell’ordine, Polizia locale, Vigili del fuoco, insegnanti, personale scolastico, etc.), gli over 60 anni. (LNEWS)
Si sono conclusi come previsto i Congressi del PD regionale, provinciale e locale(Valsassina).A livello regionale l’unica candidata, la deputata milanese Silvia Roggiani (già portavoce della eurodeputata di lungo corso Patrizia Toia) …
Si sono conclusi come previsto i Congressi del PD regionale, provinciale e locale(Valsassina).
A livello regionale l’unica candidata, la deputata milanese Silvia Roggiani (già portavoce della eurodeputata di lungo corso Patrizia Toia) è stata eletta Segretaria regionale del PD, prendendo il posto di Vinicio Peluffo.
A livello provinciale anche qui un unico candidato, Manuel Tropenscovino, che con 454 voti è stato eletto Segretario provinciale del PD di Lecco. Tropenscovino è un giovane di promettente carriera: è stato per alcuni anni rappresentante degli studenti universitari nel Consiglio di Amministrazione dell’Università Statale di Milano dal 2018 al 2020 ( si sta laureando in Giurisprudenza.)
Abita a Ballabio, è nel Consiglio comunale di Ballabio, come esponente della minoranza “Ballabio Futura” che nelle elezioni del 15 Maggio di quest’anno non è riuscita a scalzare il Sindaco Bruno Bussola.
Essendo appunto di Ballabio ha un occhio particolare per la Valsassina.
Qualche patema d’animo invece si è vissuto a Lecco, dove il candidato Fausto Crimella, già segretario provinciale del PD per diversi anni e soprattutto rappresentante della corrente di Elly Schlein alle Primarie del PD del 24 Febbraio 2023, ha superato per 125 voti contro 78 la sfidante Elena Villa, succedendo ad Alfredo Marelli come segretario cittadino del PD lecchese.
Per il Circolo Valsassina del PD invece anche qui l’unico candidato, Enrico Baroncelli, è stato confermato Segretario di Circolo. Nel Direttivo saranno presenti anche il medico di Pasturo Giorgio Pigazzi , Elio Spotti di Introbio, oltre a Leonello Caddeo.
“Stiamo ricostruendo le basi per rilanciare l’azione del PD anche in Valsassina” dice Baroncelli “dove abbiamo sempre avuto anche parecchi voti, ma manca una adeguata rappresentanza politica. Credo però che dopo i disastri sempre più evidenti di questo Governo Meloni di Destra, la gente comprenderà che l’unica vera alternativa è quella proposta dal PD e dal CentroSinistra, perciò sono fiducioso nel futuro”.
Baroncelli è stato eletto anche nell’Assemblea provinciale del PD, nella lista che supportava Tropenscovino, come rappresentante della Valsassina nell’organismo dirigente del PD lecchese.
La commissione congressuale del Partito Democratico ha concluso i propri lavori nel pomeriggio di oggi dopo il percorso congressuale che si con il voto di questa mattina, 1 ottobre, con il …
La commissione congressuale del Partito Democratico ha concluso i propri lavori nel pomeriggio di oggi dopo il percorso congressuale che si con il voto di questa mattina, 1 ottobre, con il voto nei circoli per l’elezione del segretario provinciale, dell’assemblea provinciale e dei nuovi segretari di circolo.
Hanno partecipato al congresso oltre 450 iscritti, più del 60% degli aventi diritto
Manuel Tropenscovino, candidato unitario, ha ottenuto 448 voti.
Si chiude un percorso partecipato che in questo mese ha visto la Federazione di Lecco ritrovarsi in diversi appuntamenti nel territorio per ragionare sul percorso futuro del PD nella Provincia di Lecco e che ha visto il rinnovo di 27 segretari, tra cui il segretario della città Lecco.
“È stata una grande giornata di partecipazione per la nostra federazione – afferma il segretario provinciale rieletto Manuel Tropenscovino –
Ci tengo a ringraziare tutti i segretari e le segretarie di circolo, vecchi e nuovi che saranno la forza del PD nel nostro territorio.
Nessuna forza politica garantisce una discussione e percorsi di tutti i propri iscritti per eleggere i ruoli della propria organizzazione.
Ora ci rimbocchiamo le maniche perché da questo congresso è emersa una necessità chiara: c’è bisogno di tornare ad essere protagonisti anche qui, partendo dal dire con chiarezza quali sono le proposte del Partito Democratico a Lecco per risolvere le esigenze reali dei cittadini sul lavoro, la sanità pubblica, l’istruzione, dare sostegno ai nostri amministratori e costruire nuove alleanze, con le associazioni, i giovani e tanti altri per dare risposte ai problemi della Provincia. Costruire un grande progetto ed una visione condivisa per la Provincia di Lecco. Aggiungo che, assieme alle tante priorità di questi tempi, gli ultimi giorni ci hanno detto che dobbiamo tornare ad occuparci della presenza mafiosa nel nostro territorio, lo faremo fin da subito con coraggio per tornare a contrastare e avere tutti gli strumenti per combattere un fenomeno ancora troppo presente nella nostra provincia. Siamo pronti a ripartire.”
Entro la metà di ottobre si riunirà la nuova assemblea provinciale del Partito Democratico per concludere definitivamente il percorso congressuale avviato a livello regionale durante il mese di luglio.
PD LECCO
Oggi, nel giorno che sarebbe stato l’87° compleanno di Silvio Berlusconi, abbiamo deciso di intitolargli la sala del Belvedere al 39° piano di Palazzo Lombardia. Una posizione privilegiata, da cui si …
Oggi, nel giorno che sarebbe stato l’87° compleanno di Silvio Berlusconi, abbiamo deciso di intitolargli la sala del Belvedere al 39° piano di Palazzo Lombardia. Una posizione privilegiata, da cui si può vedere tutta Milano e ben oltre, nelle giornate di bel tempo come quella di oggi. Da qui si può percepire il dinamismo della Città e della Regione a cui lui ha dato molto.
Ringrazio la figlia Barbara Berlusconi, il fratello Paolo Berlusconi, il Vice Premier Matteo Salvini e tutte le autorità che hanno partecipato a questo momento.
Alcuni dei commenti
In via Sammartini 126 nasce il temporary store dedicato alla distribuzione alle persone senza dimora di beni materiali di prima necessità, acquistati con un finanziamento di 4 milioni di euro messo …
In via Sammartini 126 nasce il temporary store dedicato alla distribuzione alle persone senza dimora di beni materiali di prima necessità, acquistati con un finanziamento di 4 milioni di euro messo a disposizione dal Comune di Milano.
Uno spazio, aperto cinque giorni alla settimana, dove le persone più vulnerabili saranno accolte e accompagnate nella scelta dei prodotti: dai kit di prima necessità, per l’igiene personale, per il primo soccorso o di abbigliamento a quelli, più specifici, per la formazione e il lavoro.
L’obiettivo è dare risposte tempestive, individualizzate ed efficaci, ma anche di agganciare le persone in condizioni di fragilità la cui diffidenza è spesso un ostacolo alla presa in carico da parte dei servizi territoriali. Ancora una volta viene ribadito un metodo – quello dell’alleanza con un Terzo settore – che a Milano si è rivelato vincente in questi anni.
Lavoriamo insieme ogni giorno per fare in modo che la povertà e la condizione di marginalità possano essere momenti temporanei nella vita delle persone e non situazioni croniche che si incancreniscono.
Crediti foto: Daniele Lazzaretto
Fondazione Progetto Arca Onlus Spazio Aperto Servizi Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano Cooperativa sociale Comunità progetto Fratelli di San Francesco d’Assisi – Onlus
Oggi con le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento di Crevalcore di Magneti Marelli, in provincia di Bologna.229 persone rischiano di perdere il posto di lavoro dopo l’annuncio di chiusura dello …
Oggi con le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento di Crevalcore di Magneti Marelli, in provincia di Bologna.
229 persone rischiano di perdere il posto di lavoro dopo l’annuncio di chiusura dello stabilimento. Tra di loro ci sono almeno venti coppie, che rischiano di veder azzerato in un colpo solo l’intero reddito familiare.
Chiediamo che si ritiri la decisione di chiusura dello stabilimento e si garantisca continuità produttiva al sito, si tuteli l’occupazione e non si disperdano le competenze. Il governo ha 6 miliardi stanziati da quello precedente sull’automotive, si investano senza indugi per rafforzare tutta la filiera, con investimenti, innovazione, ricerca per accompagnare i cambiamenti che servono.
Il fondo americano KKR che qui decide la chiusura di uno stabilimento importante per una filiera strategica come l’automotive è lo stesso che vorrebbe acquistare un’altra infrastruttura strategica come la rete di TIM. Se il buon giorno si vede dal mattino, è un pessimo segnale. Serve un impegno preciso per la reindustrializzazione della Magneti Marelli a Crevalcore, evidentemente le risorse non mancano. Non si può far pagare sulla pelle di lavoratrici e lavoratori l’assenza di politiche industriali.
Siamo dall’inizio e continueremo ad essere, come Partito Democratico, al fianco di questi lavoratori e lavoratrici e delle loro famiglie. Ci siamo per dare loro pieno supporto, non è un passaggio temporaneo, saremo qua domani, dopodomani, ogni giorno che serve. Come saremo anche a seguire da vicino il tavolo del 3 ottobre a Roma al Ministero.
Elly Schlein
“Transumanza dall’Africa all’Europa”. #Giambruno, prima ancora di un problema etico e deontologico, ha proprio un problema linguistico. Aiutiamolo.(Corrado Formigli)
“Transumanza dall’Africa all’Europa”. #Giambruno, prima ancora di un problema etico e deontologico, ha proprio un problema linguistico. Aiutiamolo.
(Corrado Formigli)