Mobilitazione del PD lecchese sulle Ferrovie Trenord
CARA TRENORD, I TRENI IN LOMBARDIA SONO UN DISASTRO 🚂Settimana prossima, da lunedì 11 a domenica 17 dicembre, saremo in presidio nelle stazioni delle province di Bergamo, Lecco, Monza e Sondrio …
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CARA TRENORD, I TRENI IN LOMBARDIA SONO UN DISASTRO 🚂Settimana prossima, da lunedì 11 a domenica 17 dicembre, saremo in presidio nelle stazioni delle province di Bergamo, Lecco, Monza e Sondrio …
CARA TRENORD, I TRENI IN LOMBARDIA SONO UN DISASTRO 🚂
Settimana prossima, da lunedì 11 a domenica 17 dicembre, saremo in presidio nelle stazioni delle province di Bergamo, Lecco, Monza e Sondrio al fianco dei pendolari, studenti e lavoratori.
La situazione del trasporto ferroviario in Lombardia ha raggiunto livelli inaccettabili. Ritardi e soppressioni sono all’ordine del giorno, manutenzione e sicurezza sui treni e nelle stazioni sono fortemente carenti.
Come se non bastasse, il costo del biglietto continua ad aumentare, come aumentato è lo stipendio dell’amministratore delegato di Trenord.
Regione Lombardia non può più nascondersi, si assuma le sue responsabilità e inizi ad intervenire seriamente per garantire un servizio pubblico degno di questo nome.
Ci vediamo in stazione.
PD LECCO
E’ sicuramente una ottima notizia, che finalmente va verso la strada giusta, quella di una possibile fusione, auspicata dai due Sindaci Sergio Galperti e Mauro Artusi, tra il Comune di Cortenova …
E’ sicuramente una ottima notizia, che finalmente va verso la strada giusta, quella di una possibile fusione, auspicata dai due Sindaci Sergio Galperti e Mauro Artusi, tra il Comune di Cortenova e quello di Primaluna.
Ricorderei tra l’altro, dal punto di vista storico, che Primaluna ha una ormai lunga serie di unificazioni: prima con Gero e Barcone, che all’epoca del Catasto Teresiano di metà Settecento erano Comuni a sè, uniti a Primaluna necessariamente dopo la terribile frana del 1762, che ne aveva dimezzato gli abitanti.
Più recentemente con Cortabbio, unificato al capoluogo, come ricordano molti anziani, in età fascista.
Cortenova invece, già unificatasi con Prato San Pietro e Bindo, ha sempre conteso con Introbio, in passato, il primato di capoluogo della Valsassina: tant’è che il Pretore, sempre nel Settecento, ogni tanto risiedeva a Introbio e ogni tanto a Cortenova, da sempre ricca di opifici industriali.
Bene ha ricordato quindi Riccardo Benedetti i tanti vantaggi amministrativi che una Unione comunale comporta : dalla razionalizzazione dei dipendenti, dei Segretari, degli Uffici amministrativi e dei Servizi.
E’ chiaro che più il Comune è grande numeroso, più ha diritto a corposi finanziamenti statali e più ha voce in capitolo per farsi sentire, anche a livello provinciale.
E’ proprio su questo aspetto allora che vorrei insistere: oggi la Valsassina è divisa in tanti piccoli comuni, che sì ogni tanto hanno anche dei finanziamenti da dividersi (vedi il caso di Premana e adesso ci sarà il GAL dei Laghi) ma sono troppo piccoli, e con troppi Sindaci, per contare qualcosa politicamente a livello provinciale, e non è un caso che dopo la vittoria del Centrodestra, nel Gennaio 2022, non abbiamo neanche un rappresentante nel Consiglio Provinciale, nonostante molti Sindaci e consiglieri valsassinesi abbiano votato per la presidentessa Alessandra Hofmann.
E’ quindi sul fattore umano che vorrei portare le mie considerazioni: augurandomi che al più presto anche Introbio si unica alla cordata (un unico Comune da Introbio, e magari anche da Pasturo, fino a Taceno sarebbe una cosa eccellente) in un unico Comune comprendente diverse migliaia di cittadini migliorerebbe a mio parere anche la qualità dei rappresentanti, cioè dei Sindaci e e degli Amministratori (visto che tra pochi mesi ci saranno le elezioni amministrative).
Ci sarebbe sicuramente una maggiore opportunità di selezione delle classi dirigenti e dei rappresentanti comunali, avendo uno spettro più ampio e più vario di candidati.
Avremmo probabilmente più Sindaci preparati e degli amministratori non solo di buona volontà, ma anche di una discreta base culturale (possibilmente giuridica, economica, amministrativa ma anche ambientale e storico-artistica) che non vogliano avere incarichi solo per appendersi una stelletta alla giacchetta.
Se oggi la Valsassina conta come il due di briscola, politicamente, è a mio parere anche perchè mancano appunto figure politiche di rilievo, che siano riconoscibili oltre Ballabio.
Comuni più grandi, con amministratori più qualificati, possono essere il primo passo per una Valsassina più presente negli ambienti decisionali, a livello provinciale e oltre.
Torneremo su questi argomenti: per il momento il mio auspicio è che non solo l’unione di questi due Comuni abbia successo, ma che vi si unisca al più presto anche quello di Introbio.
Enrico Baroncelli
E’ iniziato lunedi il “tour” della Lombardia pensato dal Gruppo consiliare del PD in Regione con il nostro Capogruppo a Palazzo Pirelli Pierfrancesco Majorino: prima tappa il lecchese, cui anch’io ho …
E’ iniziato lunedi il “tour” della Lombardia pensato dal Gruppo consiliare del PD in Regione con il nostro Capogruppo a Palazzo Pirelli Pierfrancesco Majorino: prima tappa il lecchese, cui anch’io ho partecipato, con una serie di incontri organizzata dal Consigliere dem eletto appunto a Lecco, Gian Mario Fragomeli. Lo scopo è costruire modalità con cui avvicinarci al territorio e ai suoi problemi, oltre che agli Amministratori locali e agli esponenti dei mondi associativi e produttivi che quei problemi devono affrontarli giorno per giorno.
Anzitutto abbiamo incontrato, a Lecco, i Sindaci, gli imprenditori e il mondo dell’Associazionismo per sentire dalla loro viva voce le principali questioni riguardanti sanità, viabilità, trasporti, infrastrutture, disabilità e tematiche abitative. Poi ci siamo spostati in uno dei presidi ospedalieri del territorio, il Leopoldo Mandic di Merate, la cui vicenda è comune a tante altre realtà simili della Lombardia: in questo nosocomio il dato reale delle ospedalizzazioni è inferiore della metà rispetto alle attese, vale a dire che molte persone che statisticamente si potrebbero appoggiare a una struttura del territorio sono di fatto costrette a rivolgersi altrove, anche fuori dai confini della locale ASST, proprio come prevedevamo viste le risposte al questionario ad hoc che il PD lombardo aveva proposto nei mesi scorsi. Manca insomma – da parte della Regione – una chiara visione sugli investimenti che servirebbero e su cui invece permane una vaghezza che non fa certo ben sperare sul futuro di questa struttura così come – è naturale temerlo – su quelle analoghe in tutta la Regione.
Se la chiave interpretativa, insomma, è quella della connessione territoriale tra le realtà esistenti, ecco che è proprio sulla valutazione di una coesione che sistematicamente viene meno che il nostro tour acquista valore e importanza.
Da parte nostra rispondiamo con l’esserci, lo studiare, l’ascoltare, il proporre un dibattito vero, che sia per noi democratici anche occasione per trovare e costruire insieme vie e soluzioni nuove.
PD LOMBARDIA
Ieri, mercoledì 6 dicembre, si sono svolte le celebrazioni per la Festa di San Nicolò, patrono di Lecco. La celebrazione della santa messa solenne nella Basilica dedicata al santo è stato …
Ieri, mercoledì 6 dicembre, si sono svolte le celebrazioni per la Festa di San Nicolò, patrono di Lecco.
La celebrazione della santa messa solenne nella Basilica dedicata al santo è stato un momento in cui le autorità cittadine e la comunità lecchese hanno chiesto protezione, desiderio di compiere il bene e rinnovare l’impegno di tutti per una vita all’insegna della fede, della carità e della giustizia.
Nell’omelia di mons. Davide Milani, Parroco di San Nicolò e Prevosto di Lecco: “A tutti gli oppressi da un peso nell’esistenza San Nicolò ha donato il bene, li ha liberati dall’affanno. L’intervento del Santo è decisivo con uno stile particolare: mediante un dono che egli fa, in modo discreto, senza mai apparire come colui che opera il prodigio, come un donatore nascosto, sta a chi riceve il beneficio riconoscerlo. San Nicolò è la festa che ci fa sentire il gusto del Natale che sta per arrivare, perché è anche la festa del dono. È una festa che ci ricorda la bontà di Dio che non ci lascia soli nelle nostre fatiche, ci visita nell’azione provvidente di tante persone generose per sostenerci, accompagnarci, aprirci alla speranza, salvarci”.
La generosità del dono è radicata nella comunità lecchese: “Per me oggi è l’occasione per ringraziare tutti coloro che operano direttamente in questa parrocchia e in tutte le sue molteplici articolazioni donando tempo, passione, competenze, energie, risorse economiche. Senza questi vostri doni, amici carissimi, non avremmo questa basilica aperta, accogliente, con celebrazioni ben fatte; l’oratorio così attivo e il nuovo in avanzata fase di costruzione, il Cinema Aquilone, la Caritas, la segreteria parrocchiale, la corale, l’associazione culturale con il Capolavoro per Lecco e le tante iniziative artistiche, la scuola dell’infanzia Papa Giovanni XXIII, le salite al Campanile, la Casa alpina Pio X. Tanti doni sono dentro anche la nostra città oggi in festa: nel volontariato così attivo a Lecco in tutti i campi dell’esperienza umana: assistenza, cura, educazione, cultura, montagna, tempo libero, sport…
La festa di oggi è la giornata in cui riconosciamo di quanti doni è impreziosita la nostra vita e di come anche noi possiamo divenire dono. Chi riconosce il dono ricevuto e ringrazia, comprende la gioia che il dono reca con sé e diventa capace di essere dono per l’altro. Così Lecco è e sarà sempre più unita, coesa, comunità in cui nessuno resta indietro, schiacciato dagli affanni della vita”.
Proprio per concretizzare questo auspicio, durante la cerimonia è stato proposto un gesto di dono per l’Emporio della Casa della Carità. Presso la Casa della Carità di Lecco è infatti attivo da gennaio un Emporio della Solidarietà, uno strumento di sostegno alla povertà, un mini-market in cui gli assistiti possono ricevere in dono la spesa periodica, in base dei bisogni del nucleo familiare. Accompagnati dai volontari, gli utenti possono scegliere i prodotti, nel rispetto della loro dignità e autonomia. L’Emporio ha bisogno di un approvvigionamento costante di generi di prima necessità, alimentari e non, da mettere a disposizione: è possibile dare la disponibilità per farsi carico, mensilmente o per un anno, di una quota dei prodotti necessari.
Una volta data la disponibilità, sarà proposto un elenco di prodotti con relativi quantitativi tra cui scegliere e per i quali impegnarsi. È un modo semplice di sostenere chi si trova in difficoltà, considerandolo in qualche modo come “uno di famiglia”.
La celebrazione si è conclusa con la Benedizione con la Reliquia del Santo, molto partecipata e sentita dai fedeli.
La serata ha poi visto la Basilica di San Nicolò piena per lo spettacolo “La lunga notte dell’Innominato”, di e con Matteo Bonanni: un omaggio ad Alessandro Manzoni nell’anniversario dei 150 anni della sua morte nell’ambito del progetto “Circondati dalla bellezza”, realizzato con il contributo di Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus e Lario Reti Holding.
Una lettura drammatizzata con accompagnamento musicale dei capitoli XXI e XXIII dei Promessi Sposi, una delle pagine più alte dell’opera manzoniana: il racconto della crisi esistenziale di un uomo e la descrizione del suo incontro con Dio. Un momento di riflessione per riscoprire la fede come strumento di comprensione e di soluzione della storia e delle vicende umane, che, personalizzata nella ‘provvidenza’ è la vera protagonista del grande romanzo ambientato a Lecco.
GENERAZIONI IN PIAZZA
TINO MAGNI | ha presentato una interrogazione parlamentare sulla comunità militante dei Dodici Raggi (Do.Ra.) Il Senatore di Sinistra Italiana Tino Magni ha presentato una interrogazione parlamentare sulla comunità militante dei …
TINO MAGNI | ha presentato una interrogazione parlamentare sulla comunità militante dei Dodici Raggi (Do.Ra.)
Il Senatore di Sinistra Italiana Tino Magni ha presentato una interrogazione parlamentare sulla comunità militante dei Dodici Raggi e sulle vicende accadute presso il Monte San Martino (Va).
Nell’interrogazione, il senatore Tino Magni chiede al Ministro dell’Interno chiede:
se i cittadini di Azzate e comuni limitrofi debbano ormai sentirsi intimoriti nello svolgimento della libera iniziativa democratica prevista dalla Costituzione;
i motivi per i quali la Questura non sia intervenuta per tempo al fine di impedire i fatti riferiti in premessa;
se il Governo non ritenga di dover procedere in tempi brevi all’adozione di un provvedi-mento di scioglimento e confisca dei beni dell’organizzazione neofascista “Do.ra.”.
La notte tra il 18 e il 19 novembre 2023, la comunità dei Dodici Raggi (Do.ra) ha nuovamente deturpato il Monte San Martino a Varese, piantando rune di legno e srotolando striscioni in memoria dei caduti nazisti fascisti che morirono sul posto nella prima battaglia della Resistenza nel 1943.
Una delegazione di circa venti uomini con torce, fiaccole ed una corona sarebbe salita sul San Martino a mettere uno striscione, una runa e una corona; lo striscione recava la scritta “Sia posta gloria sul vostro volto”. La stessa delegazione, in occasione dello scorso 25 aprile, aveva fatto irruzione ad Azzate (Va) , interrompendo violentemente un’ iniziativa antifascista con tanto di striscione di rivendicazione: “Nessuno si illuda si possa scordare il sangue versato per non tradire”, nonchè cori dedicati a Benito Mussolini.
www.sinistraitaliana.si
PEREQUAZIONE, TAGLI PESANTISSIMI ALLE PENSIONI. LO SPI SCENDE IN PIAZZA: “BASTA USARE GLI ANZIANI COME BANCOMAT” La revisione da parte del Governo del meccanismo di adeguamento delle pensioni al costo della …
PEREQUAZIONE, TAGLI PESANTISSIMI ALLE PENSIONI. LO SPI SCENDE IN PIAZZA: “BASTA USARE GLI ANZIANI COME BANCOMAT”
La revisione da parte del Governo del meccanismo di adeguamento delle pensioni al costo della vita, la cosiddetta perequazione, si traduce in tagli pesantissimi sugli assegni superiori a 4 volte il trattamento minimo, circa 1700 euro netti. Una decisione che toglierà dalle tasche dei pensionati italiani 60 miliardi di euro da qui al 2032. Un provvedimento inaccettabile per lo SPI CGIL, che il 15 dicembre tornerà nuovamente in piazza a Roma con una manifestazione nazionale dal titolo emblematico: “i conti non tornano. Ci avete rotto le tasche”. Non solo la perequazione, diversi i temi al centro della protesta. Nonostante gli slogan infatti, il Governo non soltanto non ha cancellato la Riforma Monti Fornero, ma ne ha peggiorato le condizioni, azzerando nei fatti le già insufficienti forme di flessibilità in uscita. Per non parlare dei tagli alla sanità e alla non autosufficienza.
“Siamo al fianco di chi vede sempre più allontanarsi il momento della pensione e ha compreso come alcune promesse elettorali in realtà fossero solo propaganda. – spiega Pinuccia Cogliardi, segretaria generale dello SPI CGIL Lecco – E’ necessario individuare meccanismi flessibili di uscita dal lavoro che tengano conto del tipo di attività svolta, oltre che dei differenti percorsi lavorativi e delle condizioni personali e familiari. Una discussione seria e attenta alle trasformazioni in corso in una società con una popolazione destinata a essere sempre più anziana, come dicono tutte le ricerche demografiche, e che presenta vecchie e nuove fragilità”.
“Ma il tema che noi pensionati stiamo mettendo al centro della mobilitazione – prosegue Cogliardi – è il diritto ad avere un assegno pensionistico adeguato al costo della vita, salvaguardando così il potere d’acquisto degli anziani. Un principio basilare improvvisamente messo in discussione e stravolto senza neppure un minimo confronto. Un assegno pensionistico che non è una concessione. Ma il risultato di anni e anni di lavoro e di tasse pagate fino all’ultima lira e poi euro. Una vita di lavoro e di contributi versati in rapporto allo stipendio percepito, nulla di meno”.
“In questi giorni – dice la segretaria generale dello Spi lecchese – c’è chi sta provando a far passare l’adeguamento delle pensioni all’inflazione, ovvero la perequazione, come un aumento delle pensioni. Non è così, non è una concessione. E’ un meccanismo automatico, e in un momento come questo in cui l’inflazione sta mettendo in crisi molti bilanci familiari, è inaccettabile che il Governo abbia forzatamente e senza mediazione alterato il calcolo delle rivalutazioni”.
Nel dettaglio, secondo i calcoli del Dipartimento Previdenza della CGIL e dello SPI-CGIL, chi percepisce una pensione netta di 1786 euro perderà nel biennio 2023-2024 la somma di 585 euro. Chi prende 2095 euro di pensione netta, nello stesso periodo si ritroverà sul conto 2171 euro in meno. Ciò si traduce in una perdita netta media, durante l’intero periodo della pensione, nel primo caso di tra i 6 e i 8 mila euro, nel secondo caso tra i 24 e i 28 mila euro, fino ad arrivare a 36 mila euro per gli assegni più elevati.
“Ci opponiamo fermamente a questa logica. – spiega Pinuccia Cogliardi – Basta usare le pensioni come bancomat per mettere a posto i conti dello Stato! Questa operazione permetterà, a spese dei pensionati, un risparmio per le casse dell’INPS di 3,5 miliardi nel 2023 e di 6,8 miliardi nel 2024. Tagli che resteranno per tutta la durata della nostra vita, mentre in alcuni paesi europei dopo i 75 anni si è esonerati dal pagare le tasse perché viene riconosciuto che l’anziano ha più spese di cura, basti pensare alle rette in RSA”.
SPI CGIL LECCO
RISORSE PER LE PROVINCE DI BG, BS, CO, CR, LC, MN, MB, PV E SO Regione Lombardia ha completato le procedure per finanziare, con oltre 63 milioni di euro, le ‘Strategie …
RISORSE PER LE PROVINCE DI BG, BS, CO, CR, LC, MN, MB, PV E SO
Regione Lombardia ha completato le procedure per finanziare, con oltre 63 milioni di euro, le ‘Strategie Leader’ presentate da 15 società GAL-Gruppi di azione locale. Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi.
“Dopo la verifica di costituzione delle società – dichiara l’assessore Beduschi – che comprendono amministrazioni locali e soggetti privati impegnati in progetti per valorizzare i territori, mettiamo a disposizione le risorse del Complemento per lo sviluppo rurale del Piano strategico nazionale della Pac 2023-2027 della Regione Lombardia, che arriveranno nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Mantova, Monza e Brianza, Pavia e Sondrio”.
“Nei prossimi anni – prosegue Alessandro Beduschi – i GAL avranno un ruolo fondamentale per mettere in campo numerose azioni, che vanno dalla tutela dell’ambiente e del patrimonio boschivo e zootecnico, ma che saranno inoltre dedicate alle imprese con attività di formazione, aggiornamento e scambio di buone pratiche”.
I fondi saranno inoltre utilizzabili per la realizzazione di infrastrutture di viabilità forestale, per l’avvio di startup agricole o per attivare azioni di informazione e di promozione dei prodotti e dei territori.
“L’obiettivo più importante – conclude Beduschi – è alimentare un processo virtuoso di contrasto allo spopolamento delle aree rurali e dare impulso allo sviluppo e alla creazione di servizi ai cittadini, oltre alla valorizzazione del patrimonio naturale, culturale ed economica di aree considerate, a torto, periferiche”.
Di seguito il riparto delle risorse suddiviso per GAL:
GAL PRESOLANA E LAGHI BERGAMASCHI 4.514.750 euro;
GAL GARDAVALSABBIA 4.293.500 euro;
GAL OGLIO PO 4.000.000 euro;
GAL DELLE COLLINE BERGAMASCHE 3.900.000 euro;
GAL OLTREPO PAVESE 4.000.000 euro;
GAL LARIO CERESIO 3.288.000 euro;
GAL VALLE TROMPIA BEE GREEN VALLEY AGENZIA DI SVILUPPO 4.200.000 euro;
GAL SEBINO VALLE CAMONICA VAL DI SCALVE 5.100.000 euro;
LAGO DI COMO GAL 4.217.500 euro;
GAL PARCHI E VALLI DEL LECCHESE 4.800.000 euro;
GAL VALLE BREMBANA 2020 4.000.000 euro;
GAL TERRE DEL PO 2.0 4.000.001,25 euro:
GAL GARDA E COLLI MANTOVANI 4.000.000 euro;
GAL VALTELLINA 5.100.000 euro;
GAL RISORSA LOMELLINA 4.200.000 euro. (LNews)
Continua fino al 10 Dicembre Artigiano in Fiera, presso il polo espositivo di Rho Milano
Continua fino al 10 Dicembre Artigiano in Fiera, presso il polo espositivo di Rho Milano
Lunedi 4 dicembre il gruppo consigliare del PD in Regione Lombardia ha visitato la Provincia lecchese, come prima tappa di un percorso di confronto con i territori.A Lecco, Merate e Casatenovo …
Lunedi 4 dicembre il gruppo consigliare del PD in Regione Lombardia ha visitato la Provincia lecchese, come prima tappa di un percorso di confronto con i territori.
A Lecco, Merate e Casatenovo sono stati incontrati amministratori e amministratrici locali, iscritte e iscritti, rappresentanti sindacali, delle imprese e del terzo settore.
I temi affrontati moltissimi: dal cantiere immobile della Lecco-Bergamo all’Ospedale Mandic, sempre più depotenziato da una destra ormai lontanissima dai bisogni di cittadine e cittadini lombardi.
Per la mobilità come per la sanità pubblica non ci sono interventi di gestione e programmazione, ma solo di tamponamento.
L’inefficienza della macchina regionale e l’assenza di pianificazione sono un problema per i territori: i soldi vengono impegnati ma non spesi, e quindi assistiamo a una perdita di servizi per i cittadini.
Le problematiche accumulate negli ultimi trent’anni hanno una genitorialità chiarissima: le destre di Formigoni, Maroni e Fontana.
La nostra opposizione continuerà martellante.
PD LECCO
“Il Generale Vannacci ha espresso opinioni personali che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione repubblicana. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto. Non vanno, in alcun modo, utilizzate …
“Il Generale Vannacci ha espresso opinioni personali che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione repubblicana. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto. Non vanno, in alcun modo, utilizzate le farneticazioni personali di un Generale, ancorché in servizio, per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate”. Lo scriveva il Ministro Crosetto qualche mese fa parlando delle sparate contenute nel libro di Vannacci. Passano i mesi e oggi apprendiamo che quello stesso Vannacci viene nominato capo di Stato Maggiore del comando forze operative terrestri!
“Il mondo al contrario” non è solo il titolo del libro di Vannacci ma ormai è l’imperativo del Governo Meloni. Chi porta con onore e sacrificio la divisa, rispettando i valori della Costituzione, viene spesso dimenticato; chi scrive le sue “farneticazioni” in un libro fa carriera.
GIUSEPPE CONTE
CALCIO LECCO 1912 PARTITA PERFETTA ED IL BARI E’ BATTUTO Calcio Lecco – Bari: 1 – 0Lecco: Saracco; Lemmens, Celjak, Bianconi, Caporale; Ionita, Degli Innocenti (dal 1′ s.t. Galli), Crociata; Lepore …
CALCIO LECCO 1912 PARTITA PERFETTA ED IL BARI E’ BATTUTO
Calcio Lecco – Bari: 1 – 0
Lecco: Saracco; Lemmens, Celjak, Bianconi, Caporale; Ionita, Degli Innocenti (dal 1′ s.t. Galli), Crociata; Lepore (dal 18′ s.t. Di Stefano), Novakovich (dal 32′ s.t. Eusepi), Buso (dal 40′ s.t. Agostinelli). (Bonadeo, Giudici, Tordini, Battistini, Pinzauti, Donati, Marrone, Boci, Agostinelli). All. Bonazzoli.
Bari: Brenno; Dorval, Di Cesare, Vicari, Ricci; Maita (dal 31′ s.t. Aramu), Benali, Acampora (dal 42′ s.t. Edjouma); Achik (dal 31′ s.t. Morachioli), Nasti (dal 12′ s.t. Diaw), Sibilli. (Pissardo, Zuzek, Pucino, Matino, Frabotta, Astrologo, Bellomo, Benali, Akpa-Chukwu, Aramu, Morachioli, Diaw). All. Pasquale Marino.
Marcatori: Buso (L) al 25′ s.t.
Arbitro: Baroni di Firenze, ass. Miniutti e Arace; IV uomo: Catanoso; Var: Pairetto, ass. Var Longo.
Note: spettatori paganti 3.033, di cui 823 ospiti; abbonati 1.845; 4878 per un incasso di 74.302,32 euro. Ammoniti: Celjak, Degli Innocenti, Nasti, Vicari, Di Stefano, Lemmens, Novakovich.
Partita perfetta quella disputata oggi dal Lecco, contro un avversario di tutto rispetto come il Bari, dove i Blucelesti hanno giocato un primo tempo molto attento a non concedere nulla agli ospiti, con 45’ minuti in sostanziale parità, se si esclude una gran punizione di Crociata, nel finale della prima frazione di gioco, che si stampa all’incrocio dei pali, dando l’illusione del gol a tutti i tifosi che già avevano esultato.
Nel secondo tempo il Bari sparisce dal campo ed il Lecco comincia a sciorinare il gioco di cui ci ha abituato da quando la panchina è guidata dal duo Bonazzoli-Malgrati, mettendo spesso in difficoltà i pugliesi che, a fatica, riuscono a contenere i Blucelesti, in pratica padroni del centrocampo.
Da rilevare, tra le altre anch’esse meritevoli di lode, le prestazioni di Caporale, un vero e proprio incubo per la fascia destra del Bari, e di Buso autore della rete e perfetta spalla in attacco di Novakovich.
Ad inizio gara è il Bari ad essere più brillante ed infatti è Sibilli a provarci al 12’ da lontano, palla fuori di poco. Cinque minuti dopo Dorval crossa dalla destra per la testa di Nasti che manca di poco la sfera. Dopo un tentativo debole di Lemmens, al 23’ è Ricci a calciare forte a rete, ma Saracco risponde presente.
Dopo alcuni tentativi in attacco da entrambe le parti si arriva al 41’, quando Crociata calcia una splendida punizione che stampa la palla sull’incrocio dei pali, occasionissima.
Nel secondo tempo entra Galli per Degli Innocenti, già ammonito ed il gioco passa, pressochè, sempre dalle sue parti. Il Lecco ci crede, ma pur non concedendo nulla al Bari in difesa, non riesce ad essere incisivo in attacco. Passano i minuti e si arriva all’episodio decisivo. Crociata calcia una perfetta punizione dalla sinistra, Novakovich stacca di testa più alto di tutti ed indirizza la palla dalla parte opposta per l’accorrente Buso che al volo batte Brenno. I pugliesi accusano il colpo del possibile K.O. e per parecchi minuti non riescono ad imbastire una contro replica che arriva nei minuti finali con i tentativi prima di destro di Edjouma e poi di testa Aramu, ma la difesa del Lecco regge il colpo, con i Blucelesti che incassano tre punti preziosissimi.
GIUSEPPE MAZZOLENI
La CISL deposita le firme della Legge sulla partecipazione in ParlamentoMercoledi mattina una delegazione della CISL, guidata dal Segretario Generale Luigi Sbarra e con la presenza, tra gli altri, del Segretario …
La CISL deposita le firme della Legge sulla partecipazione in Parlamento
Mercoledi mattina una delegazione della CISL, guidata dal Segretario Generale Luigi Sbarra e con la presenza, tra gli altri, del Segretario Generale CISL Lombardia Ugo Duci, ha depositato alla Camera le firme a sostegno della Legge di iniziativa popolare CISL sulla partecipazione dei lavoratori nelle imprese
CISL NAZIONALE
Ventottesima conferenza ONU sul clima, COP28Coalition e CGIL proclamano il 9 dicembre una giornata globale di azione per la giustizia climatica Dal 30 novembre al 13 dicembre si svolgerà a Dubai …
Ventottesima conferenza ONU sul clima, COP28Coalition e CGIL proclamano il 9 dicembre una giornata globale di azione per la giustizia climatica
Dal 30 novembre al 13 dicembre si svolgerà a Dubai la ventottesima conferenza ONU sul clima (COP28).
L’Emission gap report 2023 – appena pubblicato dall’UNEP, l’agenzia ONU per l’ambiente – denuncia, senza infingimenti, l’attuale fallimento delle politiche climatiche portate avanti dai governi e dalle aziende che si sottraggono alle proprie responsabilità, allungando i tempi dell’uscita dalle fonti fossili. Nonostante l’accelerazione dei disastri climatici, le emissioni continuano a crescere.
Con gli impegni volontari di mitigazione assunti dai vari governi (NDCs), nell’ambito dell’Accordo di Parigi, il riscaldamento globale aumenterà di 3°C rispetto ai livelli preindustriali, superando di gran lunga l’obiettivo di 1.5°C, indicato dagli scienziati come soglia di sicurezza per evitare un progressivo incremento degli effetti devastanti del riscaldamento globale. Per centrare l’obiettivo di 1.5°C, le emissioni devono essere ridotte del 42% entro il 2030 a livello globale, mentre gli NDC attualmente adottati, se complessivamente rispettati, porterebbero ad una riduzione di solo il 9%. Inoltre, molti di questi NDC – in particolare quelli dei paesi più poveri e in via di sviluppo – sono condizionati dal sostegno dei paesi più ricchi. Senza questo sostegno finanziario e tecnologico, attualmente assente, non saranno mai rispettati.
La COP dovrebbe essere un’occasione per rafforzare l’azione climatica globale, per impegnarsi per l’eliminazione graduale ma rapida, giusta ed equa di tutti i combustibili fossili; per promuovere una transizione giusta verso sistemi democratici di energia rinnovabile per i lavoratori e le comunità; per rispettare gli impegni di finanziamenti per il clima ai paesi più poveri e prevederne altri aggiuntivi, che non creino debito, e siano adeguati, come parte delle riparazioni ai paesi che meno contribuiscono, e hanno responsabilità, nel cambiamento climatico ma che pagano il prezzo più pesante delle conseguenze del riscaldamento globale; per coniugare giustizia climatica e sociale, rispetto dei diritti umani e del lavoro.
Purtroppo, non ci sono particolari speranze che la COP riuscirà a fare passi in avanti in questa direzione e il fatto che la conferenza si svolga in un paese fra i più grandi esportatori di fonti fossili – che viola sistematicamente i diritti umani e del lavoro, in cui non c’è libertà di associazione e in cui non esistono organizzazioni sindacali – non alimenta le aspettative. Dobbiamo vigilare affinché eventuali passi in avanti nella trattativa non si riducano ad individuare false soluzioni o superficiali operazioni di greenwashing, non accompagnate da impegni vincolanti e adeguati finanziamenti. Inoltre, dobbiamo impedire che il nostro paese continui a negare, nei fatti, il cambiamento climatico, promuovendo una politica energetica regressiva, ideologicamente concentrata sui combustibili fossili, che rallenta lo sviluppo di efficientamento e rinnovabili, con gravi ripercussioni su clima, costi energetici, competitività delle imprese, difficoltà economiche per i cittadini.
Il movimento per la giustizia climatica, di cui la CGIL fa storicamente parte, vuole lanciare forte il suo messaggio alla politica, denunciarne i fallimenti e le responsabilità e richiamare i governi al dovere di agire con equità e rapidità, rivendicando soluzioni e azioni concrete e urgenti.
Per questo la COP28Coalition – una coalizione di oltre 200 organizzazioni fra cui la CGIL – ha proclamato per il 9 dicembre prossimo una giornata globale di azione per la giustizia climatica, con l’obiettivo di realizzare azioni coordinate a livello locale, in tutto il mondo, e presso la sede della COP
9 dicembre 2023 Giornata globale di azione per la giustizia climatica, documento della COP28Coalition
CGIL LOMBARDIA
Il mercato tutelato delle tariffe energetiche sta per scadere e, senza una proroga, i cittadini lombardi dovranno pagare bollette molto più alte. Secondo le stime del Codacons, la mancata proroga costerà …
Il mercato tutelato delle tariffe energetiche sta per scadere e, senza una proroga, i cittadini lombardi dovranno pagare bollette molto più alte. Secondo le stime del Codacons, la mancata proroga costerà ai cittadini italiani circa 2500 euro di spesa (+17%) per le forniture di gas e luce nel prossimo anno.
Il Movimento 5 Stelle Lombardia chiede a Regione Lombardia di intervenire e di chiedere al Governo di prorogare il mercato tutelato. Questa è una misura a costo zero per il Governo, che invece ancora una volta sceglie di tutelare gli interessi privati a scapito dei cittadini.
Chiediamo a tutti i cittadini lombardi di contattare i propri rappresentanti regionali e di chiedere loro di sostenere la mozione del M5S Lombardia sulla proroga del mercato tutelato delle tariffe energetiche, che sarà discussa nel corso del Consiglio regionale in programma martedì 5 dicembre.
MOV. 5 STELLE
L’addio al mercato tutelato deciso dal Governo Meloni rischia di far aumentare di colpo il costo delle bollette a cinque milioni di famiglie italiane.
Il compito della politica è quello di dare risposte alle cittadine e ai cittadini, soprattutto a chi è più in difficoltà. Alla destra ricordiamo che siamo chiamati ad aiutare queste persone: durante la crisi energetica le famiglie e le piccole imprese hanno patito più di chiunque altro gli aumenti spropositati delle bollette, e non possiamo permettere che ricapiti. Per questo motivo, come Partito Democratico, abbiamo chiesto di prorogare il mercato tutelato e fermare queste aste, per costruire una transizione graduale.
La destra al governo, per una volta, dimostri di avere a cuore davvero le famiglie.
PD MILANO METROPOLITANA
Un nuovo scandalo scuote il governo Meloni.Come riportato dal quotidiano Huffington Post, dodici ministri hanno usufruito dei bonus edilizi, quegli stessi incentivi che in pubblico hanno più volte criticato.Tra i ministri …
Un nuovo scandalo scuote il governo Meloni.
Come riportato dal quotidiano Huffington Post, dodici ministri hanno usufruito dei bonus edilizi, quegli stessi incentivi che in pubblico hanno più volte criticato.
Tra i ministri coinvolti ci sono Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti e anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Questa vicenda è un’ulteriore dimostrazione dell’ipocrisia di questo governo.
Da una parte criticano i bonus edilizi, dall’altra parte ne usufruiscono per risparmiare soldi.
Il Movimento 5 Stelle, da sempre favorevole a questi incentivi, pretende le scuse di tutti i ministri coinvolti per la campagna denigratoria che hanno portato avanti sui bonus edilizi mettendo a rischio migliaia di imprese e di famiglie.
MOV. 5 STELLE
CENTRALI SEGGIOVIE SICURE E VELOCI. NUOVI IMPIANTI DEBUTTANO A PONTEDILEGNO/TONALE (BS) E COLERE (BG) “Alla vigilia di una nuova stagione invernale, di cui si vedranno i risultati nei primi mesi del …
CENTRALI SEGGIOVIE SICURE E VELOCI. NUOVI IMPIANTI DEBUTTANO A PONTEDILEGNO/TONALE (BS) E COLERE (BG)
“Alla vigilia di una nuova stagione invernale, di cui si vedranno i risultati nei primi mesi del 2024, la montagna in Lombardia nel 2023 ha segnato un sorpasso del 7% rispetto al 2019, anno d’oro del turismo italiano”. Ne parla Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia, illustrando i numeri dell’Osservatorio regionale sul Turismo.
I DATI – “Dall’analisi dei flussi della montagna lombarda emergono dati molto positivi – spiega l’assessore- . Il trend vede, infatti, un aumento molto rilevante di arrivi e presenze, soprattutto grazie al traino dei turisti italiani, da sempre bacino di affluenza principale della montagna lombarda”. Andando ai numeri, Mazzali spiega: “Sono stati 4,2 milioni i turisti che hanno soggiornato complessivamente sui monti lombardi quest’anno, con un aumento del 7% rispetto al 2019, pari a 268.292 presenze in più. Numeri positivi anche sul fronte “degli arrivi totali (1,1 milioni), per i quali si registra un aumento del 5,4%, corrispondenti a 56.344 visitatori in più nel 2023 rispetto a 4 anni fa”. La crescente voglia di montagna lombarda si traduce anche nelle ricerche via Web: “Il sentiment registrato nel periodo gennaio – settembre 2023 è molto positivo: 92,3% ed è superiore alla media regionale (85,5%)”, osserva ancora Mazzali.
IL RUOLO CHIAVE DEGLI IMPIANTI DI RISALITA – Guardando ai prossimi obiettivi per quanto riguarda la stagione sciistica, l’assessore aggiunge: “Centrali sono gli impianti di risalita, che devono essere sicuri, moderni e veloci. Ne è un esempio la nuova seggiovia a sei posti, ‘Valena’, prossima al debutto nel comprensorio sciistico Pontedilegno-Tonale (BS). Capace di trasportare tremila persone all’ora in poco più di 2 minuti, eviterà code, moltiplicando il piacere di sciare”. Importanti investimenti sono stati fatti dalla Regione Lombardia anche sulle montagne della Bergamasca, dove, ieri sono stati inaugurati i nuovi impianti di risalita in Val di Scalve. “Qui, grazie alla sinergia tra Finlombarda, Banca Sella e Istituto per il Credito Sportivo per un ammontare di 6 milioni di euro, si lavora, inoltre, a una nuova cabinovia a dieci posti”, ricorda Mazzali, che chiude con parole di fiducia: “La Lombardia ha tante potenzialità ancora da sfruttare per accrescere la sua competitività turistica, sia d’inverno che d’estate, rispetto ad altre Regioni dell’Arco alpino”. (LNews)
Intanto oggi domenica 3 Dicembre aprono tutti gli impianti a Bobbio Valsassina, ben innevato con le nevicate dei giorni scorsi
VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE GRATUITA, ASSESSORE BERTOLASO: PROVVEDERE OGGI PER ESSERE IMMUNI A NATALE. SPRAY NASALE PER BIMBI “Andiamo a vaccinarci: il vaccino è sicuro, disponibile e gratuito, per cui non vi sono …
VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE GRATUITA, ASSESSORE BERTOLASO: PROVVEDERE OGGI PER ESSERE IMMUNI A NATALE. SPRAY NASALE PER BIMBI
“Andiamo a vaccinarci: il vaccino è sicuro, disponibile e gratuito, per cui non vi sono alibi per non farlo. Inoltre, chi si vaccina adesso a Natale sarà ‘coperto’ dal punto di vista immunitario, così da evitare i fastidi causati dall’influenza”.
È l’invito rivolto ai cittadini da Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare, in un’intervista pubblicata sui profili social di Lombardia Notizie Online.
“I numeri sono in crescita – aggiunge Bertolaso – e prevediamo il picco proprio nei giorni di Natale. È arrivato l’inverno quindi ci sono anche le conseguenze di natura epidemiologica collegate ai raffreddamenti, per cui esorto tutti ad approfittare di questa disponibilità. È un’ottima possibilità per evitare disagi familiari durante le feste”
Per i bambini da 2 a 14 anni il vaccino è sotto forma di spray nasale, senza iniezione.
Ci si può prenotare direttamente sul portale di Regione Lombardia all’indirizzo https://vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it/ , oppure chiedendo informazioni in farmacia al proprio medico di famiglia o chiamando il numero verde 800.894.545
“Prevediamo nuovi ‘Open day’ – prosegue l’assessore regionale – vista la grande partecipazione in quelli precedenti su tutto il territorio regionale, grazie a un importante sforzo del sistema del Welfare di Regione Lombardia e alla straordinaria disponibilità di tutto il personale sanitario che si presta a queste attività. Stiamo studiando, ad esempio, la possibilità di offrire l’antinfluenzale proprio nei pressi dei centri commerciali ‘presi’ d’assalto alla ricerca dei regali di Natale”.
“Il miglior riconoscimento per chi si mette a disposizione per vaccinare nei giorni festivi e semifestivi quello di ‘ripagarli’ – conclude Bertolaso – recandosi a ricevere il vaccino. (LNews)
Nel nostro Paese ci sono bambine, bambini e adolescenti “italiani” di fatto ma non di diritto. Anche se nati o arrivati in Italia da piccolissimi e vissuti sempre qui, in base …
Nel nostro Paese ci sono bambine, bambini e adolescenti “italiani” di fatto ma non di diritto.
Anche se nati o arrivati in Italia da piccolissimi e vissuti sempre qui, in base ad una legge vecchia trent’anni, questi minori possono ottenere la cittadinanza solo quando diventano maggiorenni e dopo un complesso iter burocratico. Solo nelle nostre scuole sono più di 800 mila i bambini che vivono questa situazione.
In una fase delicata come quella della crescita, non avere la cittadinanza italiana, sentirsi diversi rispetto ai compagni di classe con i quali si condividono gusti, passioni e aspettative per il futuro, può avere gravi ripercussioni sia pratiche – come la possibilità di partecipare alle gite scolastiche e alle attività sportive – che psicologiche, nella maturazione del senso di appartenenza alla comunità nella quale si vive. Tutto questo ha anche un impatto sul successo scolastico.
Riconoscere attraverso la cittadinanza a queste bambine e bambini la piena appartenenza alla comunità nazionale è un’opportunità che il nostro Paese non può perdere.
COSA CHIEDIAMO IN CONCRETO CON LA TUA FIRMA
Per queste ragioni chiediamo di:
Il Parlamento ha già più volte affrontato il tema. Sono state avanzate diverse proposte: dal riconoscimento della cittadinanza alla nascita per i figli di genitori stranieri regolarmente residenti (ius soli temperato) sino al cosiddetto ius scholae che lega l’acquisizione della cittadinanza al compimento di un ciclo di studi. Le associazioni e i giovani che sperimentano direttamente questa condizione sono stati chiamati dalle istituzioni ad esprimersi e ad avanzare le loro proposte. Ma il processo legislativo allora non ha portato ad una riforma e in seguito si è arenato. La riforma della cittadinanza è uscita dall’agenda della politica. Non è accettabile che i diritti di questi minori siano lasciati in sospeso.
Chiediamo al Parlamento che una riforma della legge sulla cittadinanza al passo con i tempi e rispondente alla domanda di appartenenza delle nuove generazioni sia finalmente discussa e approvata.
Unisciti a noi!
Firma ora la petizione.
SAVE THE CHILDREN